ABI, innovare nel settore dei pagamenti

ABI, innovare nel settore dei pagamenti

Semplificare ulteriormente le attività di pagamento, garantendone la sicurezza, secondo l’Associazione Bancaria Italiana è uno degli obiettivi del settore in termini di innovazione. Euro digitale e bonifico istantaneo sono tra i temi in discussione a livello europeo

Rendere l’atto di pagamento sempre più immediato, consapevole e semplice per l’utente. secondo ABI, l’Associazione Bancaria Italiana che raggruppa le banche della Penisola, questo è uno degli obiettivi del settore in termini di innovazione per il 2023. Un obiettivo che è stato ben evidenziato anche in occasione del Il Salone dei Pagamenti, evento che si è svolto a Milano, a fine novembre.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

«In un atto di pagamento – ci spiega Pierfrancesco Gaggi, Vice Direttore Generale Innovazione e Sistemi di Pagamento di ABI – è fondamentale che l’utente abbia il massimo controllo e che il tutto avvenga nel minor tempo possibile. Questo lo si ottiene grazie all’innovazione tecnologica e alla cultura che si può diffondere sulle nuove iniziative di ottimizzazione ed efficientamento dei pagamenti.

Il Salone dei Pagamenti ci ha stupito non solo per la partecipazione massiccia dei colleghi del settore bancario e di quanti si occupano di pagamenti e tecnologia, ma anche per la forte presenza di giovani, talvolta sollecitati dalle proprie scuole, che hanno visitato gli stand e partecipato a sessioni dedicate a loro, in cui abbiamo cercato di avvicinarli ai nuovi sistemi di pagamento».

DIGITALIZZARE L’EURO

Un tema di cui si sente sempre più parlare, oggi, affrontato anche in occasione del Il Salone dei Pagamenti, è quello dell’euro digitale. «Su questo argomento è ancora in corso un processo di studio, di analisi e di approfondimento» – afferma Gaggi. «Di conseguenza non siamo ancora in grado di dire, con certezza, cosa sarà. Ci stiamo però facendo un’idea abbastanza precisa e dettagliata dai lavori in corso in ambito BCE (Banca centrale europea) e banche centrali nazionali, in cui sono coinvolti rappresentanti del settore bancario e di altri ambiti. In corso è un dibattito aperto su questi temi; l’eurosistema sembra orientarsi su un euro digitale che si affiancherà al contante. L’euro sarà quindi diffuso ai cittadini in tre forme fra loro equivalenti: banconote, monete ed euro digitale. Rimarrà dunque l’insieme degli strumenti di pagamento messi a disposizione dalle banche a fronte di depositi bancari disponibili.

Leggi anche:  Gli italiani continuano a preferire il contante: più di un terzo lo usa per i pagamenti

Fare un pagamento con l’euro digitale, invece, equivale ad agire direttamente con il contante e sulla moneta di banca centrale; sarà inoltre possibile collegare un conto corrente alla posizione in euro digitali per avere accesso ad alcune funzionalità specifiche, come ricevere pagamenti oltre l’ammontare massimo che sarà stabilito o alimentare la posizione in euro digitali. Ma quello che a noi banche italiane, e non solo, sembra importante è accompagnare questa novità ad un’altra, quella della programmabilità dei pagamenti, con funzioni che potrebbero risultare estremamente utili per il cittadino. In questo modo potremo contare su un euro digitale adatto all’era digitale e in grado di competere con monete digitali di banca centrale emesse in altri paesi».

La decisione, relativamente al procedere sull’euro digitale, è attesa per la fine del 2023, mentre l’entrata in vigore è prevista per fine 2026. A quel punto, secondo Gaggi, le banche saranno pronte perché saranno state definite le specifiche tecniche che ne agevoleranno l’introduzione.

INNOVAZIONI E SICUREZZA

Quella dell’euro digitale, tuttavia, non è l’unica innovazione prevista. «In ambito europeo – dice Gaggi – è allo studio un nuovo regolamento sui bonifici istantanei, già ampiamente diffusi in Italia, ma non altrettanto in tutti i Paesi europei. La commissione europea ha ritenuto necessario procedere con una regolamentazione nuova, ora in discussione, che porterà a un maggiore utilizzo del bonifico istantaneo, uno strumento molto pratico perché consente l’esecuzione di un bonifico in soli 10 secondi. A nostro avviso sarà importante arricchire questo strumento di pagamento con funzioni complementari che consentano anche il riconoscimento e la contabilizzazione da parte dell’impresa dell’avvenuto pagamento». Anche i bonifici istantanei sono stati tra gli argomenti protagonisti della settima edizione del Il Salone dei Pagamenti. Quest’anno i lavori del Salone si sono sviluppati attraverso 70 tra sessioni e workshop di dibattito, con più di 300 relatori e 97 partner, tra cui il CBI, società consortile che annovera, tra i propri soci e clienti, oltre 400 banche e intermediari finanziari e favorisce l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione nell’industria bancaria e finanziaria nazionale e internazionale.

Leggi anche:  OCS: leader in Italia nel Consumer Finance

ABI sta lavorando molto sul tema della sicurezza, grazie a iniziative di informazione e comunicazione. «Quanti usano un sistema di home banking sono allertati da messaggi di attenzione riguardo all’uso del dispositivo, alla gestione della password, all’utilizzo del sito Internet» – dichiara Gaggi. «Al mondo non esiste niente che possa definirsi sicuro al 100%, ma importante è che le banche siano impegnate per essere sempre all’avanguardia in termini di tecnologie utilizzate. Serve anche tanta consapevolezza da parte degli utilizzatori, perché si possono avere migliori e più avanzati sistemi tecnologici per la rilevazione dei rischi e quant’altro, ma se il cliente non è attento alle proprie attività potrebbe cadere vittima di truffe».

INTERAGIRE CON L’ESTERO

Anche sul mercato extraeuropeo c’è molto da fare. «Istituzioni pubbliche internazionali, come il Financial Stability Board (FSB), hanno fatto riflessioni su come migliorare i trasferimenti di denaro cross-border, soprattutto per quanto riguarda l’invio di denaro all’estero, per esempio da parte dei migranti» – puntualizza Gaggi. «Anche in questo caso il tema della sicurezza è molto importante; i pagamenti fatti in modalità elettronica attraverso una rete di intermediari, di fornitori di servizi di pagamento riconosciuti e controllati è molto più sicura rispetto all’affidare contanti a un connazionale.

Fra Paesi europei abbiamo costruito uno schema standard per le banche europee, basato su regole omogenee per tutte le nazioni dell’UE e oltre (Islanda, Norvegia, Liechtenstein, ma anche Svizzera, San Marino e Regno Unito anche dopo la sua uscita dall’UE). Queste regole determinano che in ogni Paese europeo il bonifico si faccia allo stesso modo, con analoghe regole antiriciclaggio (Anti Money Laundering) e regole per contrastare il terrorismo internazionale.

Leggi anche:  Minsait Payments, l’experience oltre la transazione

A livello internazionale le difficoltà sono legate alle diverse valute ma anche alle regole alla base delle transazioni che differiscono da una nazione all’altra e che possono rendere il bonifico uno strumento complicato. L’obiettivo è ridurre questa complessità grazie a una standardizzazione di almeno una parte delle regole, aspetto su cui banche e istituzioni pubbliche stanno lavorando».