Rivive online il mito di Palm

Rivive online il mito di Palm

Uno sviluppatore carica sul web centinaia di app del vecchio sistema operativo Palm OS

Quando HP ha chiuso senza tante cerimonie il marchio Palm nel 2011, la società ha cercato, per anni, di ritagliarsi un ruolo di nicchia tra Apple e Google. Non a caso, chiunque ha avuto possibilità di utilizzare un Palm PDA alla fine degli anni ’90 o all’inizio degli anni 2000 ricorderà quel mix sapiente tra hardware e software che ha reso possibile il successo dell’azienda prima dell’esplosione dell’iPhone. Per capire cosa rendeva Palm OS così speciale ai suoi tempi, l’archivista Jason Scott ha caricato un database di app per Palm OS su Internet Archive. In tutto, ci sono circa 560 programmi da visionare, incluse pietre miliari come DopeWars e SpaceTrader. Un buon modo per rendersi conti di quanto le cose sono cambiate da quando Palm OS era un attore dominante nel mercato.

Ad esempio, c’è un’intera sezione dedicata allo shareware ed è interessante vedere quanto alcuni sviluppatori abbiano ritenuto opportuno pagare per il loro software. In un’intervista con The Verge, Scott ha affermato che ci sono voluti circa sei mesi per far funzionare l’emulatore CloudpilotEmu con Internet Archive. C’è ancora del lavoro da fare ma, nello specifico, ad alcune delle app mancano descrizioni e metadati. Scott spera anche di scrivere istruzioni per ogni programma. Tuttavia, a meno di acquistare un vecchio dispositivo Palm su eBay, questo è il modo migliore per vivere un’era informatica passata. Questo perché CloudpilotEmu consente di navigare attraverso Palm OS e persino di avviare il database dal telefono, con il pieno supporto per il sistema di riconoscimento della grafia di Palm.

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