Unified communication per la coesione sociale

Unified communication per la coesione sociale

L’interconnessione di persone, processi e oggetti continua a cambiare il modo di lavorare, creando nuovi modelli di organizzazione.

Un cambiamento reso ancora più pervasivo dagli strumenti di video-collaborazione, come spiega Guido Petillo, responsabile commerciale Sud Europa & MENA di Zoom: «La modalità di lavoro è cambiata e ora il lavoro si svolge ovunque si trovino i dipendenti, che sia in ufficio, a casa o altrove. In questo nuovo scenario, i dipendenti vogliono la libertà di stabilire modelli di lavoro che si adattino alle loro vite. Gli strumenti di video-collaborazione supportano i dipendenti in questa trasformazione e permettono loro di aumentare e migliorare le comunicazioni, avere una maggiore integrazione tra strumenti e disporre di più flessibilità». Il lavoro ibrido che obbliga l’IT ad abbracciare senza tabù nuovi modelli distribuiti di infrastruttura e applicazioni pone tuttavia diverse sfide nella gestione dell’accesso e della sicurezza: «La transizione al lavoro ibrido ha ridefinito totalmente il concetto di sicurezza, introducendo la necessità di effettuare dei controlli che riconoscano e risolvano i nuovi tipi di minacce che i lavoratori moderni si trovano ad affrontare. La piattaforma Zoom – dichiara Petillo – è sviluppata secondo i principi zero trust e offre funzionalità di sicurezza avanzate come l’autenticazione a due fattori e il single sign-on che possono aiutare le organizzazioni IT a implementare una strategia zero trust».

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LA FIDUCIA ELEMENTO DI SISTEMA

La comunicazione a distanza può aiutare la coesione sociale e l’incontro delle persone ma occorre cambiare anche la cultura delle organizzazioni. «Quando si parla di lavoro ibrido – afferma Petillo – spesso si intende solo ed esclusivamente la regolamentazione dell’alternanza tra casa e ufficio, dimenticando quello che è l’obiettivo principale del lavoro agile: la definizione degli obiettivi, la loro misurazione e un approccio incentrato sulla corresponsabilità di azienda e lavoratore nel raggiungimento degli stessi. Il lavoro per obiettivi però passa da un intervento sulla cultura aziendale e sul concetto di fiducia da parte dei responsabili. Occorre quindi favorire lo sviluppo dei dipendenti all’interno del loro percorso. Così come è importante valorizzare i dipendenti per non perderli; la fiducia diventa quindi un elemento del sistema». La comunicazione a distanza può impattare positivamente anche sulla diminuzione dei consumi e degli spostamenti. Questo era vero anche in passato, ma oggi lo è ancora di più in una ottica di sostenibilità.

«Gli strumenti di video-comunicazione supportano le persone e le aziende nel passaggio al lavoro ibrido e contribuiscono alla sostenibilità ambientale»

LAVORO IBRIDO E SOSTENIBILITÀ

Secondo uno studio europeo del 2021 di Carbon Trust, un utilizzo adeguato dell’istituto del lavoro agile potrebbe permettere all’Italia di risparmiare fino a 8,7 mega tonnellate equivalenti di CO2 all’anno, pari alle emissioni di 60 milioni di voli da Londra a Berlino. Per ogni persona che lavora da remoto in Italia, hanno calcolato i ricercatori considerando le emissioni legate al pendolarismo, all’assenza dagli uffici e a ulteriori emissioni domestiche, il risparmio equivalente sarebbe di oltre una tonnellata di anidride carbonica. «Un modello di lavoro ibrido flessibile può sicuramente rendere le società più sostenibili a livello ambientale, a cominciare dalla riduzione delle emissioni legate a viaggi d’affari e spostamenti verso l’ufficio», afferma Petillo.

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In un contesto di lavoro ibrido e istruzione a distanza, l’elemento differenziante di Zoom risiede nel fatto di avere stabilito, fin dall’esordio, uno standard di riferimento. «Qualunque sia la tipologia di utilizzo che si voglia fare, Zoom è caratterizzato da un’estrema semplicità di utilizzo, elemento che lo rende adatto a utilizzi diversi, che si tratti di lavoro ibrido o di istruzione a distanza. La piattaforma di Zoom – prosegue Petillo – è l’unica a essersi basata inizialmente sul video, stabilendo da allora uno standard nell’innovazione. Per questo motivo riesce a rappresentare una scelta intuitiva, scalabile, sicura e semplice per grosse e piccole imprese, come anche per gli studenti e gli utenti singoli».

UNA CLOUD PLATFORM

Zoom è una piattaforma di unified communication basata sul cloud che offre servizi di videoconferenze tramite Zoom Meetings, soluzioni telefoniche tramite Zoom Phone, soluzioni video per sale conferenze tramite Zoom Rooms e messaggistica tramite Zoom Chat. Di recente, Zoom ha commissionato a Forrester Consulting uno studio sul Total Economic Impact (TEI) per esaminare il potenziale ritorno sull’investimento (ROI) che le aziende possono ottenere implementando la piattaforma di unified communication. Lo scopo della ricerca è fornire agli utenti un quadro di riferimento per valutare il potenziale impatto finanziario della piattaforma di unified communication Zoom sulle loro organizzazioni.

Per comprendere meglio i benefici, i costi e i rischi associati all’investimento, gli analisti di Forrester hanno intervistato un campione di decisori con esperienza nell’utilizzo di Zoom appartenenti a quattro organizzazioni con un numero di dipendenti tra 5.000 e 255.000 unità. Le testimonianze raccolte sono state successivamente aggregate, combinando i risultati come se facessero parte di un’unica organizzazione. Gli intervistati hanno evidenziato che, prima di utilizzare Zoom, le loro organizzazioni avevano speso molto in soluzioni video e telefoniche multiple, le quali però risultavano difficili da accedere e utilizzare da parte di dipendenti e utenti. Inoltre, le soluzioni legacy presentavano una qualità delle chiamate inaffidabile, con un impatto negativo sulle relazioni con i clienti e sulla soddisfazione dei dipendenti. La scarsa qualità del software e i rischi per la sicurezza di questi strumenti appesantivano anche il lavoro dei dipartimenti IT e dei decision maker.

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BENEFICI TANGIBILI

Dopo avere adottato la piattaforma di unified communication di Zoom, le organizzazioni hanno rapidamente incrementato la produttività dei dipendenti, grazie alla facilità di utilizzo dello strumento. La qualità delle videoconferenze e delle chiamate è migliorata, a vantaggio delle relazioni con i clienti e della soddisfazione dei dipendenti. Il team preposto alle vendite è stato agevolato nelle interazioni con i clienti, mentre l’IT ha guadagnato efficienza utilizzando Zoom anche per le operazioni di help desk virtuale. Infine, l’aspetto economico: le aziende degli intervistati hanno registrato un sensibile risparmio con la dismissione dei sistemi di videoconferenza tradizionali e delle soluzioni di telefonia, riducendo al contempo i costi relativi agli account personali e ai viaggi. Secondo lo studio di Forrester, Zoom ha aumentato di 52 minuti alla settimana la produttività di ciascun dipendente. Un ultimo dato: durante la pandemia, Zoom ha svolto un ruolo importantissimo nel supportare la collaborazione e la resilienza di tantissime organizzazioni. Per la sua facilità di utilizzo, la versatilità e la possibilità di collegare fino a 500 partecipanti, è stata l’applicazione più scaricata e utilizzata in assoluto per le videoconferenze.