Apple, buy now pay later non è ancora pronto

Apple, buy now pay later non è ancora pronto

Il servizio potrebbe “leggere” le transazioni dei clienti Apple prima di concedere il prestito

Apple farà affidamento sulla cronologia di acquisto degli utenti e sulle loro abitudini per attivare, o meno, il servizio “compra ora, paga dopo”, ossia il famoso “buy now-pay later”. Secondo Mark Gurman di Bloomberg, il gigante della tecnologia intende valutare l’idoneità dei consumatori al servizio, analizzando quella che è stata la loro spesa precedente, almeno nei negozi fisici e gli store online dell’azienda. Nel merito dell’indagine, potrebbero finire anche gli acquisti in-app e il download stesso delle applicazioni per i vari dispositivi Apple.

Stando a quanto riferito, anche il fatto che l’utente abbia richiesto o meno una Apple Card in passato influirà sull’importo che la società presterà, insieme alle abitudini di spesa, utilizzando qualsiasi altra carta collegata ad Apple Pay. La società prenderà in considerazione anche i dispositivi Apple in possesso, continua Bloomberg. Apple Financing, la filiale fondata dalla società lo scorso anno, dovrebbe essere incaricata di condurre controlli sui precedenti dei clienti e le approvazioni dei prestiti. Il gigante della tecnologia ha annunciato per la prima volta la funzionalità “acquista ora, paga dopo” per Apple Pay al suo evento WWDC nel giugno 2022 con l’intenzione di lanciarla entro la fine dell’anno. 

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Anche se il colosso non ha spiegato perché la piattaforma non è arrivata, come previsto, con iOS 16, Gurman ha affermato che i ritardi potrebbero essere stati causati da “sfide tecniche e ingegneristiche piuttosto significative nell’implementazione del servizio”. Per testare la funzione, Apple avrebbe concesso ai suoi dipendenti al dettaglio l’accesso ai propri acquisti. Nell’ultimo rapporto di Gurman, afferma inoltre che i tester hanno visto approvazioni di prestiti fino a 1.000 dollari. Quando ha annunciato per la prima volta l’offerta di pagamento, Apple ha affermato che darà un modo per dividere il costo degli acquisti in quattro rate uguali da pagare in sei settimane. È un breve lasso di tempo, ma almeno i consumatori non dovranno sostenere interessi o commissioni aggiuntivi.

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