Sempre più vicino: il 5G porterà le applicazioni all’edge

Perché il 2024 sarà l'anno del 5G

A cura di Nathan Howe, VP of Emerging Technology and 5G di Zscaler

Il clamore intorno al 5G si è attenuato. O almeno, questa è l’impressione emersa in base alle considerazioni seguite al Consumer Electronics Show (CES) di quest’anno. In effetti, una delle principali osservazioni condivise dai partecipanti all’evento tecnologico più influente a livello internazionale è stata che la presenza del 5G non era così rilevante come nelle edizioni passate. Non si tratta di una sorpresa: gran parte del presunto fascino del 5G si basa sulla velocità, che è ormai praticamente acquisita. Gli utenti sono in grado di guardare i loro video su YouTube più velocemente, e questo è ciò che conta di più per loro.

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Tuttavia, i casi d’uso industriali per il 5G sono ancora rari e il Mobile World Congress dovrà fornire prove che dimostrino i progressi compiuti nel rendere i workload più dinamici e facilmente accessibili in modo sicuro. Il settore ha esigenze diverse che vanno al di là di una rete veloce. I casi d’uso più interessanti devono colmare il divario rendendo disponibili i workload dove possono essere facilmente utilizzati dalla rete veloce.

Mettere a frutto la promessa del 5G

Quando un utente accede a un’applicazione basata su AWS o a un sistema di controllo robotico in una fabbrica tramite smartphone, il percorso dei dati deve lasciare la rete 5G per andare su Internet prima di tornare all’utente. Questa deviazione aggiunge latenza e riduce i vantaggi della connettività ultraveloce.

Per avvicinare il cloud all’utente è necessario compiere due passi. Il primo è soddisfare l’esigenza delle aziende di disporre di segnali radio ultraveloci. La buona notizia è che i fornitori di servizi di telecomunicazione sono arrivati a un punto in cui la velocità del 5G è raggiungibile, anche per i casi di utilizzo industriale.  E la domanda è in aumento, come dimostra il Report State of Zero Trust Transformation 2023 di Zscaler. Il 62% dei responsabili delle decisioni intervistati a livello globale ha dichiarato che l’accesso alle applicazioni ad alte prestazioni e a bassa latenza diventerà in qualche modo molto importante per la connettività aziendale nei prossimi dodici mesi per casi d’uso come la realtà aumentata, l’accesso remoto per la manutenzione e la progettazione, la progettazione e la costruzione virtuale (VDC) o i digital twin, solo per citarne alcuni. Per un terzo (32%) l’implementazione delle tecnologie 5G per una maggiore connettività è una delle principali priorità.

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Il secondo passo richiede la messa in campo di forze più innovative. Per portare i workload a un punto in cui siano disponibili localmente è necessaria una riprogettazione architetturale. Le aziende hanno già vissuto un’evoluzione simile quando sono diventate  imprese cloud-first, con servizi distribuiti ospitati nel cloud. Ora devono capire come rendere disponibili questi workload più vicino agli ambienti in cui devono essere utilizzati.

Ripensare la distribuzione delle applicazioni

Molte aziende sono arrivate a un punto nello sviluppo delle loro applicazioni in cui stanno iniziando a ripensare il loro modello di distribuzione. Uno dei motivi principali è che le loro applicazioni sono sempre più rivolte al consumatore e che gli utenti finali vogliono poter accedere alle applicazioni il più rapidamente possibile. Di conseguenza, gli sviluppatori stanno iniziando a pensare a come portare le loro applicazioni più vicino all’edge e i fornitori di servizi di telecomunicazione stanno intervenendo con il 5G per nuovi modelli di distribuzione dei contenuti. In un mondo tridimensionale, i modelli di distribuzione non sono più statici ma dinamici e il livello applicativo deve essere più vicino all’utente finale. Questo è esattamente il percorso evolutivo che vedremo nei prossimi dodici mesi, quando le aziende inizieranno a implementare il 5G privato per casi d’uso specifici in base al settore.

Al di là della rete tradizionale, il 5G abilita già scenari applicativi completamente nuovi, in base ai quali la trasmissione dei dati e le autorizzazioni di accesso devono essere protette. La piattaforma Zero Trust sarà una valida guida all’interno del percorso che porterà le aziende a sfruttare il pieno potenziale del cloud per proteggere utenti, applicazioni e dispositivi. I workload non solo devono poter essere eseguiti all’edge e diventare più dinamici, ma devono anche essere protetti. Pertanto, le implementazioni 5G, l’orchestrazione delle applicazioni e la sicurezza dovranno andare di pari passo con la modularizzazione del 5G come parte integrante di qualsiasi cambiamento. A fronte dell’attuale clima economico, le aziende di ogni settore e dimensione dovranno trovare nuovi modi per ottenere un vantaggio competitivo. Inoltre, poiché le applicazioni basate sul 5G sono intrinsecamente legate a un’altra tecnologia ampiamente diffusa, l’automazione, questa è sicuramente una strada che vale la pena esplorare, come verrà sottolineato al Mobile World Congress di quest’anno.

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