Tra le tante fotografie che accompagnano in questo eBook il lungo racconto dei progetti costruiti da Sinfo One con i suoi clienti, in Italia e non solo, ce n’è una particolarmente evocativa. Costantino Vaia, DG del Consorzio Casalasco del Pomodoro (oggi Casalasco
Spa) con l’AD della software house parmense Paola Pomi in pieno campo di fronte a uno degli stabilimenti del popolare marchio Pomì.

È un’immagine che dice tanto del rapporto profondo tra Sinfo One e il territorio emiliano, e della sinergia tra le tradizioni dell’agricoltura e l’innovazione dell’industria alimentare. Il software non assomiglia in alcun modo a una zappa, ma aiuta da un lato i contadini
e gli agronomi del Consorzio a selezionare, seminare e raccogliere i loro pomodori nel momento giusto e dall’altro gli esperti della produzione a trasformarli in una miriade di ricette di salsa, verificandone la qualità e governando la complessa logistica commerciale di
migliaia di confezioni.

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Un prodotto semplice e antico, gestito con precisione industriale. La stessa logica just-in-time che rende più fluida e reattiva la produzione dei carrelli sollevatori, assemblati, sempre in Emilia-Romagna, da una storica fabbrica italiana acquisita dal potente gruppo Toyota.
Che siano le salse di Pomì e Mutti, i fragranti prodotti dei forni a controllo numerico di Italpizza, i “muletti” Toyota oppure il pregiato Brunello invecchiato da Banfi, Sinfo One è un “coltivatore” di buon software e un seminatore di moderna cultura gestionale che
pervade processi addirittura millenari per produrre valore economico e assicurare non solo qualità di prodotto, ma anche qualità di vita lavorativa, più leggera, sicura e gratificante.

Le radici, per Sinfo One, non sono una catena, o un vincolo. Sono cordoni ombelicali che permettono di ricevere – e donare – nutrimento. Da sempre, nella visione della famiglia di imprenditori del software, c’è la giusta ambizione di poter agire in un contesto geografico senza confini. Sul rapporto di fiducia coltivato con la tedesca Tönnies, uno dei maggiori
gruppi di trattamento della carne in Europa, il Fondo Agroalimentare Italiano (entrambi soci di minoranza) e con altri clienti internazionali, inizialmente europei, ma oggi con apertura e presenza nei 5 continenti – la software house di Parma ha saputo costruire relazioni
che nel corso del tempo hanno infuso solidità e ulteriore capacità di crescita. Passo dopo passo.
Ambizione è un termine bellissimo e potente: viene dal latino amb- (a sua volta dal greco amph che ritroviamo anche in “anfiteatro”) e -ire, muoversi, procedere tutto intorno. È la stessa etimologia di ambiente, che poi vuole sempre dire territorio e richiama costantemente a quell’urgenza di attenzione agli obiettivi di sostenibilità che il software può
contribuire a raggiungere e che oggi sono addirittura certificati da un vero e proprio bilancio.

Sostenibilità e qualità della vita. Da qui nasce la volontà di essere al centro di iniziative come la sponsorizzazione dell’eccellenza anche nello sport di squadra. La presenza del marchio Sinfo One sulle maglie nei campionati femminili e maschili di pallavolo,
oltre a regalare molti momenti di entusiasmo nei palasport di tutta Italia, ci ricorda che l’unico modo per vincere contro la complessità del business è lavorare insieme. Facendo leva sul meglio della tecnologia ma soprattutto sulle persone.

Seminatrice di tecnologia. Coltivatrice di talento. Il famoso cordone che lega Sinfo One ai suoi territori e ai suoi talenti, è anche un veicolo di competenze.
Un continuo scambio con il mondo della scuola e dell’università, arricchito da massiccio sforzo di formazione e training sul campo, di quella che è la materia prima più preziosa per l’industria del bit.
La squadra, anzi le squadre di Paola Pomi vincono proprio in virtù di questo circolo virtuoso di opportunità che in Italia e nel mondo distilla le forze migliori (non necessariamente le più giovani, come dimostra il recente reclutamento di un “ragazzo” super-preparato che ha soffiato su più di sessanta candeline!); le aggiorna sui fronti più avanzati dell’ingegneria del software, della gestione aziendale, della scienza dei dati; e le inserisce in un contesto di
lavoro ispirato alla diversità, all’eguaglianza e alla responsabilità sociale.
Anche il software, a Parma, può avere le scarpe grosse e il cervello fino…

Scarica qui gratuitamente l’eBook che racconta le tante storie di Sinfo One