Apple accetta richieste dagli sviluppatori per i Vision Pro

Apple inizia i pre-ordini del Vision Pro

I developer possono candidarsi per ricevere il primo visore della Mela 

Se Apple renderà Vision Pro un successo, avrà bisogno di app avvincenti e ciò significa fornire hardware agli sviluppatori in anticipo. Di conseguenza, la società sta rendendo disponibili i kit per gli sviluppatori. Oltre al dispositivo in sé, i developer “prescelti” riceveranno assistenza per l’installazione, “check-in” di esperti e richieste di supporto extra oltre a quelle normalmente ricevute dagli sviluppatori. Sono molti i criteri da soddisfare per potersi mettere in lista: oltre a far parte dell’Apple Developer Program, lo sviluppatore, o software house, dovrà descrivere in dettaglio le app esistenti e il talento generale del team. La società favorirà i creatori che hanno in cantiere di realizzare app che “sfruttino” le funzionalità di Vision Pro. Chi non farà parte del programma dovrà accontentarsi di un accesso al software beta visionOS. 

Inoltre, Apple richiede agli sviluppatori di mantenere Vision Pro in uno spazio di lavoro sicuro a cui possono accedere solo i membri del team autorizzati. L’azienda potrà anche richiedere la restituzione di un’unità in qualsiasi momento. Di conseguenza, il kit attuale potrebbe finire solo nelle mani degli sviluppatori più grandi. Tuttavia, il lancio mostra come Apple intende corteggiare i creatori di app e quali titoli probabilmente si vedranno quando Vision Pro arriverà all’inizio del prossimo anno. L’attenzione si concentra su esperienze limitate ma uniche, che aiutino a posizionare l’oggetto come un unicum sul mercato, qualcosa non così semplice vista la manciata di concorrenti validi, tra cui Meta e Microsoft. Di per sé, Vision Pro è rivolto principalmente alle aziende e agli appassionati, e dunque potrebbe essere necessario attendere un po’ prima che i piccoli studi rilascino app per il grande pubblico, che aumentino l’interesse della massa e non dell’utente particolare.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Leggi anche:  Amazon non crede di dover rientrare nelle norme del DSA