Cisco Broadband Survey: una vita sempre più digitale

Cisco Broadband Survey: una vita sempre più digitale

La maggioranza dei consumatori italiani ritiene che entro i prossimi cinque anni avrà auto, elettrodomestici, energia e acqua connessi a internet

La sicurezza è una priorità per tutto ciò che abbiamo e facciamo online

La diffusione sempre maggiore del lavoro ibrido e l’uso della rete domestica per motivi professionali e non solo personali, ha generato nuovi rischi. Nonostante gran parte degli utenti  usi una connessione casalinga per accedere ai servizi bancari o per entrare nei propri sistemi lavorativi,  ancora oggi metà degli italiani (50%) e metà degli europei (51%) usa solo una password per proteggere la rete di casa e tutto ciò che ad essa viene connesso. Solo il 19% degli italiani, (ancora meno della media europea che è il 24%) ha attivato il firewall sul proprio router.

Questa scarsa propensione a una protezione evoluta contrasta nettamente con l’attenzione alla sicurezza dichiarata da coloro che intendono passare a un servizio broadband più performante entro il prossimo anno. In Europa la richiesta di maggiore sicurezza supera di un punto la richiesta di maggiore velocità (37% vs 36%). In Italia invece il desiderio di un a rete più veloce abbraccia il 38% degli intervistati, mentre l’esigenza di una rete più sicura si ferma al 35%.

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Vite digitali sempre più ricche: le connessioni aumentano

Il numero delle “cose” connesse a Internet sta passando dall’ordine dei miliardi all’ordine delle migliaia di miliardi, e ciò aumenta la domanda di banda e di capacità di calcolo per analizzare tutti i dati prodotti. Secondo lo studio Cisco Broadband Survey i consumatori stanno andando verso una vita digitale sempre più ricca e “smart”.

Il 52% degli italiani ha già connesso alla rete i sistemi di home entertainment, in linea con il resto dei consumatori europei; seguono i device legati a salute e benessere (39%, più della media europea che è del 33%); l’illuminazione domestica (24,3%), i sistemi di riscaldamento o condizionamento (23,5%), gli elettrodomestici (22%), gli strumenti per regolare i consumi energetici (21%), l’auto privata (19%) e, al 10%,  l’acqua.

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Guardando ai prossimi cinque anni si prevede di arrivare al 57,8% degli elettrodomestici, al 61,5% degli strumenti di gestione dell’energia, al 59,8% dell’illuminazione e quasi al 40% dell’utenza idrica.

Questo significa che la rete dovrà rispondere a esigenze sempre più elevate facendo i conti anche on con l’aumento del costo della vita. A tale proposito  il 66% degli italiani ha dichiarato che l’aumento del costo della vita ha inciso in generale sulla propria spesa per servizi digitali: nel dettaglio, il 20% degli interpellati ha rimarcato di essere passato recentemente a un’offerta broadband più economica e il 12% ha cancellato servizi in streaming che prima utilizzava.  In Europa il peso della crisi dei prezzi si sente ugualmente, ma in modo un po’ diverso: più che passare a offerte meno costose (18%) si è scelto di tagliare sui servizi streaming (15%).

“Si stima che l’impronta di carbonio del settore ICT rappresenti circa il 2,1 – 3,9% delle emissioni globali di gas serra, e che più della metà provenga da reti e data center. Cisco è impegnata a trasformare l’economia e la sostenibilità di Internet per il futuro. Ciò significa progettare i prodotti tenendo conto dell’efficienza energetica e della sicurezza, adottare i principi dell’economia circolare nello sviluppo dei prodotti e nelle operazioni aziendali e adottare un approccio intelligente e sostenibile alla gestione del ciclo di vita. Oltre al panorama delle minacce alla sicurezza informatica in continua evoluzione ed espansione, dobbiamo affrontare la crescente minaccia del cambiamento climatico. Dare priorità alla sostenibilità e alla sicurezza dell’infrastruttura a banda larga è quindi fondamentale per consentire una trasformazione digitale duratura e resiliente”, ha dichiarato Gordon Thomson, Vice President Service Provider – EMEA, Cisco.

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“Il vecchio adagio tecnologico “più veloce, più economico, migliore” non è più attuale da tempo. Ora si tratta di semplificare le soluzioni e costruire reti in grado di alimentare la connettività globale e la crescita economica, facilitando e proteggendo la digitalizzazione e l’automazione delle attività quotidiane, il tutto senza perdere di vista il nostro impatto sul futuro”, ha concluso.