Twitter sta lavorando ancora ad Articles

X potrebbe chiedere ai nuovi utenti di pagare per cominciare a postare

La funzione permetterà di scrivere blogpost direttamente sul social

Ricorderete le note di Twitter, la funzione per consentire agli utenti del social di scrivere ciò che vogliono, superando il tipico limite di caratteri del microblog. Dopo diversi aggiornamenti, gli abbonati a Twitter Blue possono twittare fino a 25.000 caratteri ma questo non vuol dire che Twitter Notes sia scomparsa. Il proprietario della piattaforma, Elon Musk, ha confermato che la società sta ancora lavorando alla funzione, che prenderà il nome di Twitter Articles. In una risposta a un tweet in cui si nota il cambio, Musk conferma che Articles sarà il luogo in cui pubblicare “articoli lunghi e complessi con contenuti misti”. L’ex CEO continua dicendo che “potresti pubblicare un libro se vuoi”. Annunciato ufficialmente lo scorso anno, Notes è stato presentato come “un modo per scrivere più a lungo su Twitter” ed era inizialmente limitato a utenti selezionati in Canada, Ghana, Regno Unito e Stati Uniti. 

Da quando Musk è divenuto proprietario del social, è la prima volta che Twitter riconosce la funzione ufficialmente. Per quanto riguarda l’aspetto, si può pensare ad Articles come ai post di un blog ma su Twitter. Gli articoli, che saranno separati dalla timeline principale, sono un’area in cui gli utenti possono pubblicare contenuti di lunga durata senza le limitazioni tipiche di un tweet. Ciò significa poter integrare foto, video e altri tweet all’interno di uno stesso articolo. Gli utenti potranno condividere gli articoli nei tweet, con quelli pubblicati che verranno visualizzati nel profilo personale. Non è chiaro in questo momento quando o se gli articoli saranno disponibili al pubblico visto che la funzione è ancora nella fase sperimentale in cui si trova dallo scorso anno ed è disponibile solo per un numero selezionato di utenti.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Leggi anche:  Meta compie un altro passo verso la traduzione multimodale IA