Startup lancia l’IA che può “fiutare” gli incendi boschivi

Startup lancia l’IA che può “fiutare” gli incendi boschivi

Dryad dota boschi e foreste di una serie di sensori per scovare le fiamme prima che si propaghino

Quest’anno, dall’Italia alla Grecia, abbiamo visto centinaia di incendi andare fuori controllo. E mentre il mondo si surriscalda, si prevede che “incidenti” come questi diventeranno peggiori e più frequenti, un po’ ovunque. Di fronte a questa minaccia, le autorità stanno cercando di capire come muoversi, anche grazie alla tecnologia. Ad esempio puntando su Dryad Networks, con sede a Berlino, una startup che, sfruttando IA e Iot, spera di ridurre i tempi di rilevamento degli incendi da diverse ore a pochi minuti, dando ai vigili del fuoco il tempo di rispondere in modo più efficace. “Oggi ci affidiamo ancora in gran parte agli avvistamenti umani per rilevare gli incendi. Ma nel momento in cui qualcuno riesce a vedere un incendio che brucia, è già tardi”, ha riferito a TNW il CEO di Dryad, Carsten Brinkschulte. “Il messaggio che riceviamo più e più volte è che quando si tratta di combattere gli incendi, il tempismo è tutto”.

Dryad ha sviluppato una serie di tecnologie che vengono installate in un bosco col fine di rilevare gli incendi prima che si diffondano: un “Internet degli alberi”, qualcosa del genere. A differenza degli strumenti convenzionali, come satelliti, telecamere e torri di guardia, la rete di Dryad non ha bisogno di vedere un incendio per sapere che è lì. I sensori a energia solare, posizionati circa uno per ettaro nel sottobosco della foresta, rilevano gli incendi nella loro fase iniziale di combustione “annusando” gas rivelatori come idrogeno e monossido di carbonio in quantità microscopiche. Monitorano anche la temperatura, l’umidità e la pressione dell’aria.

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Un algoritmo di apprendimento automatico integrato addestra continuamente i sensori all’odore specifico della foresta in cui si trovano. Ciò è fondamentale affinché i sensori possano, ad esempio, distinguere tra il fumo emanato da un camion diesel che passa nelle vicinanze e un vero e proprio incendio boschivo. Se i sensori rilevano un incendio, inviano un avviso a un cosiddetto gateway mesh che agisce come un router di rete, inviando i dati dal sensore a un gateway di confine più grande. Questi gateway sono situati ai margini della foresta dove è possibile accedere a connessioni con larghezza di banda maggiore, come 4G o satellite. I gateway di frontiera trasmettono informazioni potenzialmente salvavita direttamente ai vigili del fuoco, che possono interpretare i dati su una piattaforma cloud. Fondata nel 2020, Dryad ha finora raccolto finanziamenti per 14,5 milioni di euro e impiega circa 44 dipendenti dalla sua sede a Brandeburgo, in Germania. La startup ha già venduto 10.000 sensori lo scorso anno, principalmente a servizi pubblici e comuni dell’Europa meridionale, Canada e Stati Uniti. Attualmente è in corso un esperimento nel cuore della foresta di Eberswalde a nord-est di Berlino, un punto caldo degli incendi nel paese. Nella zona sono stati installati più di 400 sensori.