AniCura, benessere animale data-driven

AniCura, benessere animale data-driven

AniCura, la trasformazione digitale delle cliniche veterinarie. La rivoluzione dei sistemi di data management e di refertazione digitale permette di ottimizzare i cost, ridurre i tempi di attesa e gli errori, migliorare la qualità del servizio per clienti e pazienti

Quando si parla di trasformazione digitale, un ambito che negli ultimi anni è stato coinvolto in maniera concreta dall’innovazione è quello della sanità. Prima la pandemia, poi le “buone pratiche” imparate negli anni della crisi, hanno spinto le organizzazioni ad approcciare in maniera diversa il percorso di presa in carico del paziente, introducendo nuovi processi e mantenendo i flussi sempre più veloci, dinamici ed estremamente operativi. Pillar che contraddistinguono anche il cambio di passo in un settore specifico, quello dei servizi di medicina veterinaria. In tale contesto, un ruolo di primo piano è svolto da AniCura, leader globale in tanti segmenti della cura degli animali da compagnia.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

AniCura ha il primato europeo nei servizi veterinari specialistici ed è a sua volta parte di MARS Veterinary Healthcare, che l’ha acquisita tre anni fa. L’azienda conta oltre 500 cliniche in 15 paesi in Europa, più di seimila collaboratori e un fatturato di oltre 800milioni di euro nel 2022. Nasce nel 2010 in Svezia, nel 2018 apre in Italia, un anno dopo in Spagna. Gestisce cliniche di eccellenza per servizi erogati a clienti e pazienti, attrezzature di avanguardia e professionisti top standard. Nel 2019, AniCura inizia il suo programma di digital transformation.

IL REFERTO SPEECH-TO-TEXT

«Operiamo in Italia con circa 1200 professionisti, come una startup all’interno di uno scenario che è estremamente parcellizzato» – spiega Alessio Panella, che in AniCura è ICT director Cluster South per Italia, Penisola Iberica e Andorra. «Il programma di trasformazione digitale avviato quattro anni fa, è il più grande mai messo in atto dall’organizzazione e ha coinvolto oltre quattromila utenti finali e più di cento cliniche». Il progetto consiste nella ridefinizione in ottica digitale di tutte le attività di AniCura, con l’obiettivo comune di migliorare la qualità del servizio ai clienti. Durante l’implementazione del programma di cambiamento, AniCura ha identificato alcuni casi d’uso che sono stati successivamente trasformati in innovazioni concrete, come, per esempio, il sistema informativo di laboratorio e la refertazione vocale.

Leggi anche:  Per Equinix l’AI sarà una forza trainante

«Quando siamo partiti, avevamo in mente di digitalizzare il CUP e la cartella clinica elettronica, successivamente integrandoli, e infine arricchendoli, per fornire a veterinari, pazienti e clienti una serie di strumenti che hanno segnato un nuovo inizio nella medicina veterinaria». Un esempio è il tool di  “speech-to-text”, cioè la possibilità per i medici di parlare in un microfono, anche nelle sale operatorie, e vedere automaticamente trascritto il proprio resoconto. «È servito un anno per addestrare il software. Oggi, abbiamo 19 discipline cliniche coperte dal vocabolario del referto vocale».

DIAGNOSTICA DATA-DRIVEN

Attualmente, 25 delle 37 cliniche AniCura sono full stack digital, cioè hanno CUP, cartella clinica, diagnostica per immagini e sistema informativo di laboratorio, refertazione vocale completamente integrati a supporto del processo end-to-end. Questo vuol dire ridurre al minimo gli errori di processo e nella documentazione clinica. Ogni fase del processo è indipendente dall’operatore, che viene delegato a compiti di più alto valore aggiunto. «I pet non possono comunicare il loro stato di salute, nel nostro linguaggio» – afferma Panella. «La diagnostica procede principalmente sull’analisi dei sintomi e sulle informazioni cliniche raccolte. In questo senso, la medicina veterinaria è veramente data-driven. Con un sistema informativo integrato, gli esami sono caricati nella cartella digitale del “paziente”, a disposizione degli operatori e pronti per essere analizzati risparmiando tempo e minimizzando gli errori di interfaccia. Abbiamo campionato otto cliniche full stack digital, riscontrando un risparmio di 1.500 ore uomo, minori tempi di attesa per i pet e i clienti e una percentuale di errore minima, pari a meno dello 0,5%».

Leggi anche:  Accessi più veloci e sicuri negli aeroporti di Roma con gli eGates Minsait

Professionalità e soddisfazione sono un mantra per AniCura, che propone questionari periodici sia ai clienti che al personale. «La medicina veterinaria è un campo aperto a nuove sfide, in cui l’innovazione tecnologica può svolgere un ruolo predominante» – spiega Panella. «Non si tratta solo seguire il cambiamento, ma di promuoverlo per tradurre in azioni concrete ciò che la tecnologia ci mette a disposizione. Lo facciamo ponendo al centro il benessere animale. Questa è la nostra missione».