Intel spinge gli sviluppatori a realizzare app con l’IA

Il 71% del settore media adotta l'AI per la gestione dei contenuti al fine di incrementare efficienza e personalizzazione

In previsione dei nuovi chip Core Ultra, il gruppo lancia l’AI PC Acceleration Program

A cosa servono i processori basati sull’intelligenza artificiale senza app che ne traggano il massimo vantaggio? Questa sembra essere la domanda che Intel si è posta ultimamente. La società ha dunque annunciato una nuova iniziativa, l’AI PC Acceleration Program, che ha lo scopo di aiutare gli sviluppatori a creare nuove funzionalità basate sull’intelligenza artificiale che sfruttino i prossimi chip mobili Core Ultra. Questi processori, che dovrebbero arrivare sul mercato il 14 dicembre, sono noti per essere i primi dell’azienda a includere un’unità di elaborazione neurale (NPU). Proprio come una GPU velocizza le attività di gioco, una NPU accelera i carichi di lavoro dell’intelligenza artificiale, come la funzionalità di sfocatura dello sfondo nelle videocall. Tuttavia, una NPU da sola non spingerà le persone ad acquistare nuovi notebook. Ciò di cui Intel ha bisogno sono ragioni convincenti che spingano a usare di più l’accelerazione dell’intelligenza artificiale. Ecco allora i primi aderenti all’iniziativa, di certo non nomi nuovi: Audacity, Adobe, BlackMagic, Webex e Zoom. 

Nell’ambito del programma, Intel metterà in contatto gli sviluppatori con toolkit di intelligenza artificiale come OpenVINO, risorse di progettazione e assistenza di marketing.”Noi di Audacity siamo entusiasti di collaborare con Intel per contribuire a portare strumenti di intelligenza artificiale potenti, aperti e, soprattutto, gratuiti a un pubblico di massa di utenti di PC AI”, ha affermato in una nota Martin Keary, responsabile del prodotto di Audacity. “Con il tempo, ci aspettiamo che questo tipo di iniziative producano un nuovo tipo di ambiente creativo per musicisti, podcaster e audiofili, un degno successore degli strumenti audio tradizionali che hanno caratterizzato gli ultimi 20 anni”.

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Questa non è la prima volta che Intel cerca di spingere gli sviluppatori a creare nuove funzionalità di intelligenza artificiale, ha riferito a Engadget, Robert Hallock, direttore senior della tecnologia client e del performance marketing di Intel. Hallock osserva che il frutto della spinta dell’intelligenza artificiale di Intel non sarà limitato solo alle NPU dell’azienda: dovrebbero anche funzionare su hardware di AMD e Apple senza sforzi aggiuntivi. Guardando al futuro, si aspetta che le NPU diventino un componente comune in tutti i processori per PC, rendendole qualcosa su cui gli sviluppatori potranno fare ancora più affidamento. Questi punteranno ancora sulle CPU per lavori sensibili alla latenza, mentre i giochi e il rendering 3D punteranno direttamente sulla potenza della GPU.