SAP customer experience: come valorizzare la relazione tra azienda e cliente

SAP customer experience: come valorizzare la relazione tra azienda e cliente

Hiteco accompagna le imprese nel loro percorso di trasformazione digitale, mettendo al centro partnership di valore

Quando si tratta di trasformazione digitale, è difficile oggi escludere qualche settore dai rapidi cambiamenti che la tecnologia ha messo in atto. Negli anni della pandemia, e in questi che stiamo vivendo, alcuni segmenti di business hanno compiuto dei balzi quantistici in quanto a innovazione. Questo è vero soprattutto per la logistica, per l’organizzazione nel mondo del retail e, in generale, per tutte quelle attività di produzione che grazie a piattaforme di nuova generazione possono contare su una gestione ottimizzata e puntuale dei flussi, per evitare gli sprechi e massimizzare i risultati. Un campo d’azione che vede come protagonista Hiteco, parte del Competence Center Business Solutions di Impresoft Group, capofila dei progetti SAP Business One.

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L’obiettivo dell’azienda, che è SAP Gold Partner, è quello di supportare i suoi clienti in quello che spesso è un percorso complicato di digitalizzazione, in particolare per la vasta offerta che vi è attualmente in quanto a soluzioni, non sempre rispondenti ai reali bisogni di un’impresa che intraprende il proprio digital journey. Quella di Hiteco è un’esperienza trentennale, nella progettazione e implementazione di soluzioni ICT e servizi di Consulenza ad alto valore aggiunto, orientati soprattutto alle PMI.

«Rispetto al passato, quando i clienti semplicemente “acquistavano” un prodotto, oggi quello che si ricerca è l’adozione di soluzioni più ampie, che vengano inserite all’interno di un ecosistema» ci racconta Pietro Di Cino, Responsabile dell’Area Progetti SAP B1 di Hiteco. «Dal nostro punto di vista, come azienda non smettiamo mai di imparare, anche dalle esigenze che emergono da parte dei clienti. Diventiamo dei veri e propri business partner, che possano guidare le organizzazioni in modo continuativo lungo tutto il viaggio di trasformazione digitale».

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Come ricorda il manager, oggi solo il 7% delle PMI italiane è indicata come esclusivamente “analogica”. Questo vuol dire che il resto è ampiamente “digitale”? «Forse no» continua «ma di certo c’è una consapevolezza maggiore sulle potenzialità offerte da soluzioni avanzate. Non a caso, gli interlocutori attuali non sono solo tecnici o informatici ma anche amministratori, che desiderano approcciarsi ad un ERP, nello specifico SAP, per svecchiare vecchi metodi, con benefici a 360 gradi». Indicazioni legislative, quando si tratta di PA, ma anche allineamento alle ultime tendenze di mercato, tra le motivazioni che spingono le imprese a cercare nuovi metodi di intervento. «Oramai, progetti di implementazione tecnologica non sono più appannaggio di singole divisioni aziendali. Oggi si formano team fluidi e veloci per rendere efficace un progetto di cambiamento gestionale».

La personalizzazione è una delle peculiarità su cui Hiteco punta maggiormente, per verticalizzare le soluzioni proposte. «La conoscenza dei processi e la nostra esperienza ci hanno permesso di sviluppare, nel tempo, soluzioni verticali che si basano su SAP Business One ma che presentano una forte caratteristica di customizzazione. Ad esempio, in ambito trasporti e logistica, dalla raccolta degli ordini di trasporto alla fatturazione mensile, pianificazione dei viaggi o gestione delle merci, ogni singolo ambito toccato trae vantaggio dal sapiente mix tra consulenza e tecnologia.

Collaborazione longeva

In uno scenario, sia pubblico che privato, in cui si cerca sempre più di ottimizzare e massimizzare nel breve periodo la spesa IT, la figura di un fornitore come Hiteco diventa essenziale, anche per «dettare i tempi del cambiamento» sottolinea Di Cino. «La digitalizzazione della PA è per noi un volano di crescita, che bisogna saper gestire. Si tratta di una crescita condivisa perché aiutiamo tutti i nostri clienti a superare il gap informatico, con la duplice funzione di permettere a noi di allenare le menti al problem solving e ai clienti di ripensare i processi interni, seguendo attività a maggiore valore aggiunto». Questo fa innescare anche un più solido rapporto fiduciario tra fornitore e cliente, che punta molto più di prima sulla durata della collaborazione e non solo sull’adozione “one-shot” di una piattaforma. «Ciò implica una formazione incessante, da parte nostra, un restare sempre aggiornati e pronti a rispondere ad ogni necessità di quello che per noi non è solo un cliente, ma un partner con cui intraprendere un percorso di evoluzione continua».

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