Il passaporto italiano è il secondo documento più falsificato al mondo

Il passaporto italiano è il secondo documento più falsificato al mondo

Onfido pubblica il nuovo rapporto 2024 sulle frodi di identità, rivelando un incredibile aumento delle frodi deepfake e altre tendenze e raccomandazioni in materia di sicurezza

Onfido, leader mondiale nell’autenticazione e nella verifica delle identità digitali, ha divulgato oggi i risultati del suo Identity Fraud Report 2024 e ha presentato il suo Fraud Lab, il primo laboratorio antifrode in grado di generare attacchi sintetici su vasta scala. Secondo il rapporto, l’incremento di 31 volte dei deepfake e di 5 volte delle identità falsificate digitalmente è attribuibile alla crescente disponibilità di strumenti di intelligenza artificiale di facile utilizzo. Questo scenario agevola i criminali nell’attuare attacchi sofisticati con maggiore facilità. In risposta a queste tendenze, Onfido ha lanciato il Fraud Lab, che, sfruttando la capacità di generare in massa attacchi sintetici, offre ai clienti una difesa contro le frodi più rapida e precisa tramite la sua Real Identity Platform. Questo approccio basato sull’intelligenza artificiale ha permesso di risparmiare oltre 3,9 miliardi di dollari in perdite.

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Il quinto Identity Fraud Report mette in luce il crescente ruolo dell’AI nell’esecuzione di frodi, con i truffatori che si affidano sempre più a strumenti online e all’AI generativa, come le app di deepfake. Le imprese stanno affrontando la sfida dei deepfake utilizzando la verifica biometrica alimentata dal deep learning per individuare la presenza di una persona reale, mantenendo così un deterrente efficace e dando vita a un confronto tra intelligenze artificiali. Anche le frodi “facili” o meno sofisticate hanno continuato a crescere quest’anno, registrando un aumento del 7,4% rispetto al 2022 e costituendo l’80,3% di tutti gli attacchi. Ciò indica una persistente tendenza a privilegiare la quantità rispetto alla qualità, con i truffatori che mirano al minimo sforzo e alla massima resa attraverso il lancio simultaneo di numerosi attacchi, grazie all’accesso sempre più ampio a strumenti automatizzati basati sull’intelligenza artificiale.

L’Identity Fraud Report di Onfido ha inoltre rivelato che:

  1. Le carte d’identità nazionali sono il bersaglio principale: nel 2023, i truffatori hanno preso di mira le carte d’identità nazionali più di qualsiasi altro documento, rappresentando il 46,8% di tutte le frodi documentali, seguite dai passaporti con il 26,7%. In Italia, la percentuale degli attacchi diretti alle carte d’identità quasi raddoppia, raggiungendo l’81% di tutte le frodi documentali. Questo trend è dovuto al fatto che non tutte le carte d’identità nazionali sono destinate ai viaggi internazionali e non rispettano le linee guida dell’Organizzazione Internazionale dell’Aviazione Civile (ICAO), rendendole meno protette e più vulnerabili alle frodi. Inoltre, in Italia vi sono ancora in circolazione versioni cartacee dei documenti d’identità. I documenti cartacei sono naturalmente più suscettibili a frodi, in quanto richiedono tecniche di stampa molto meno sofisticate: chiunque con una stampante può creare un documento falso.
  2. Il passaporto e la carta d’identità italiani sono tra i 10 documenti più presi di mira dai malintenzionati a livello globale. In particolare, il passaporto italiano è il secondo documento più preso di mira dai malintenzionati (15%) a livello globale, preceduto solo a quello indiano (18,8%).
  3. Attacchi scalabili contro i servizi finanziari: le frodi meno sofisticate hanno rappresentato il 79% degli attacchi contro i servizi finanziari. Utilizzando modelli facili e scalabili, i truffatori sono in grado di determinare cosa funziona prima di sfruttare quella falla per attaccare in massa. Questo approccio può anche distogliere l’attenzione delle organizzazioni da frodi più rare ma più avanzate.
  4. La biometria registra un tasso di frode notevolmente inferiore rispetto ai controlli basati solo sui documenti: la biometria continua a registrare un tasso di frode nettamente inferiore rispetto ai controlli basati sui soli documenti, che registrano un tasso di attacchi tre volte superiore. Ciò sottolinea l’efficacia della biometria come deterrente, specialmente nelle soluzioni che incorporano un elemento di “liveness”.
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“La convergenza di documenti d’identità autentici e a basso costo sul Dark Web con strumenti di intelligenza artificiale generativa più semplici e gratuiti, ha dato vita a un vero paradiso per i criminali”, ha affermato Simon Horswell, Senior Fraud Specialist di Onfido. “Creare attacchi convincenti su vasta scala con un semplice clic non è mai stato così facile per i malintenzionati, che sempre più frequentemente sfruttano l’AI per colpire in modo massivo. Si è instaurato un campo di battaglia tra intelligenze artificiali, dove solo un’AI difensiva addestrata sui più recenti vettori di attacco su scala può tenere il passo con l’evoluzione del panorama delle minacce.”

In soli sei mesi, il Fraud Lab di Onfido ha contribuito a migliorare i tassi di rilevamento delle frodi sui documenti di 5 volte e sulla biometria di 9 volte. Il suo team di esperti, tra cui ex agenti di polizia e di frontiera, raccoglie e categorizza dati, valutando le performance di rilevamento delle frodi rispetto a molteplici vettori di attacco su soluzioni di verifica sia documentale che biometrica. L’addestramento dei modelli di intelligenza artificiale per ottenere prestazioni ottimali è una sfida quando si dispone solo di pochi nuovi casi di attacco. Pertanto, il team analizza gli uno o due campioni che individua, etichettando i segnali chiave. L’ambiente forense unico del laboratorio consente agli esperti di ricreare derivati sintetici, come documenti 3D o deepfake, in quantità sufficiente per generare set di dati validi per l’addestramento e la valutazione. Il laboratorio offre anche la possibilità di analizzare l’anatomia dei circuiti di frode globali, consentendo a Onfido di individuare e bloccare oltre 267 frodi fino a oggi.

“Un modello di apprendimento automatico richiede circa 3.000 esempi di frode per un addestramento efficace. Ottenere tali quantità in un breve lasso di tempo era praticamente impossibile, esponendo così le aziende a rischi”, ha dichiarato Vincent Guillevic, Head of Fraud Lab di Onfido. “Il Fraud Lab consente agli specialisti delle frodi di analizzare i dati in tempo reale per individuare i modelli di frode e le tendenze emergenti, permettendoci di creare fino a 10.000 ID sintetici in soli 30 minuti, in modo tale da poter addestrare e confrontare i nostri algoritmi in modo rapido ed economico. Il risultato è una prevenzione delle frodi di prima categoria.”

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I falsi digitali e le video frodi sono in rapido sviluppo

Con la crescente accessibilità degli strumenti di intelligenza artificiale, la produzione di immagini digitalmente manipolate è diventata sempre più rapida ed economica. Secondo l’Identity Fraud Report, nel 2023 le falsificazioni di documenti digitali sono aumentate del 18%, registrando un numero cinque volte superiore rispetto al 2021. Nel frattempo, le contraffazioni fisiche sono diminuite del 17%.

Secondo Gartner, “nonostante l’AI generativa non sia una novità, l’ampia diffusione degli strumenti che ne fanno uso e la crescente consapevolezza del pubblico sulle sue capacità hanno registrato un notevole incremento”.

Il rapporto di Onfido ha inoltre rivelato che il vettore di attacco di gran lunga più utilizzato per falsificare un controllo biometrico è l’invio di un “video di un video” visualizzato su uno schermo, rappresentando oltre l’80% degli attacchi. Le video frodi, in particolare, sono aumentate di quasi quattro volte rispetto all’anno precedente, sottolineando l’uso crescente di tecniche come i deepfake o i meno convincenti cheapfake.

Altrove, i truffatori hanno intensificato le frodi biometriche, con tassi medi che si sono raddoppiati rispetto al 2022. Nel contempo, le frodi documentali nel complesso si sono stabilizzate a livelli prepandemici, poiché i malintenzionati utilizzano sempre più frequentemente documenti autentici ottenuti sul Dark Web per eludere i controlli di verifica e si affidano all’intelligenza artificiale per sostituire il volto nelle scansioni biometriche.