L’Europa userà l’IA per rilevare anomalie su asteroidi e pianeti

La missione è guidata dalla Germania con il lancio di Sonate-2

È pronto per il lancio un satellite tedesco che testerà in orbita nuove tecnologie di intelligenza artificiale per il rilevamento automatico di anomalie su pianeti e asteroidi. Sonate-2 è un cubesat di sei unità, un tipo di nanosatellite non più grande di una scatola da scarpe. È stato progettato e costruito da un team guidato dall’ingegnere aerospaziale Professor Hakan Kayal della Julius-Maximilians-Universität (JMU) Würzburg in Germania. Secondo Kayal, progetti di questo tipo sono piuttosto rari: “Ciò che rende unico la nostra missione è che l’intelligenza artificiale viene addestrata a bordo. Normalmente, questa formazione viene effettuata sulla Terra con computer potenti. Supponiamo che in futuro un piccolo satellite debba indagare su un nuovo asteroide nel sistema solare”, ha spiegato Kayal. “Non può essere addestrato per questo compito sul campo, perché l’oggetto dell’indagine è in gran parte sconosciuto”. Negli scenari tipici, ciò significherebbe che i dati raccolti dallo Spazio dovrebbero essere rispediti sulla Terra e quindi utilizzati per addestrare l’IA da remoto, il che è un processo lungo per le missioni a lunga distanza. Ma un livello più elevato di autonomia supportato dall’intelligenza artificiale a bordo rende tutto più efficiente.

Il team testerà inizialmente Sonate-2 nell’orbita terrestre. Per aiutare ad addestrare l’intelligenza artificiale, il satellite è dotato di quattro telecamere che forniranno immagini specifiche. Il modello apprenderà innanzitutto i modelli geometrici convenzionali sulla superficie terrestre, in modo da poter individuare autonomamente le anomalie. La missione testerà anche una serie di altre piccole tecnologie satellitari, tra cui un sistema per il rilevamento e la registrazione automatica dei fulmini e un sistema di propulsione elettrica. In mancanza di un progetto europeo, Sonate-2 decollerà a bordo di un razzo SpaceX nel marzo 2024 e dovrebbe essere operativo per almeno un anno. Il progetto è finanziato dal Ministero federale degli affari economici tedesco con 2,6 milioni di euro. Recentemente hanno preso piede i lanci di nanosatelliti come banco di prova di nuove tecnologie, con l’obiettivo di far avanzare sistemi intelligenti da utilizzare sia nello Spazio che a terra. Questi includono Menut di Open Cosmos, con la missione di monitorare e combattere l’impatto dei cambiamenti climatici sul nostro pianeta e ESTCube-2 dell’Estonia, incaricato di implementare la tecnologia dei freni al plasma per deorbitare i satelliti più velocemente e ridurre i detriti spaziali.

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