Starlink lancia le prime “torri cellulari nello Spazio”

La Russia userebbe Starlink per pilotare droni in Ucraina

Presto inizieranno i test sul campo insieme a T-Mobile per offrire connessione voce e dati

SpaceX ha lanciato i primi sei satelliti che forniranno trasmissioni cellulari per i clienti di T-Mobile e altri operatori negli Stati Uniti. L’azienda ha dichiarato di aver spedito in orbita complessivamente 21 satelliti, inclusi “i primi sei satelliti con funzionalità Direct to Cell che consentono agli operatori di rete mobile di fornire accesso globale e senza interruzioni a SMS, chiamate e navigazione ovunque”. I satelliti Starlink dispongono di un modem avanzato che agisce come una torre di telefonia mobile nello Spazio, eliminando le zone morte con un’integrazione di rete simile a quella di roaming standard. Oltre a T-Mobile negli Stati Uniti, diversi operatori di altri paesi hanno aderito all’utilizzo dei satelliti direct-to-cell. SpaceX ha affermato che gli altri vettori sono Rogers in Canada, KDDI in Giappone, Optus in Australia, One NZ in Nuova Zelanda, Salt in Svizzera ed Entel in Cile e Perù.

I satelliti in orbita terrestre bassa funzioneranno con telefoni LTE standard, a differenza dei servizi precedenti che richiedevano dispositivi appositamente costruiti per l’uso satellitare. Entro il 2025, dovrebbe essere resa disponibile anche una connessione direct-to-cell verso device IoT. La partnership di SpaceX con T-Mobile è stata annunciata nell’agosto 2022. All’epoca, Musk aveva affermato la volontà di voler lanciare un servizio sperimentale prima della fine del 2023. Varie vicissitudini hanno poi fatto slittare la data di qualche settimana. T-Mobile ha osservato che il lancio è “il primo di molti. Inizialmente il servizio inizierà con i messaggi di testo, nei prossimi anni seguirà la copertura vocale e dati” ha sottolineato un portavoce dell’operatore.

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