Resilienza, rilevamento e ripristino in un’unica piattaforma di data storage. Dal backup alla protezione integrale per combinare costi, prestazioni e sostenibilità. Spostamento verso modelli as a Service, ma il cloud storage potrebbe diventare bersaglio di infezioni e malware

Consumiamo dati e li creiamo in modo esponenziale. Secondo le previsioni della società di ricerche tedesca Statista, entro il 2025, utilizzeremo 180 zettabyte di dati a livello globale. Questo significa che ciò che facciamo con i dati, il modo in cui li archiviamo e vi accediamo, è una parte di vitale importanza della strategia IT aziendale. Pertanto, una comprensione completa dell’approccio ottimale allo storage dei dati per qualsiasi azienda o organizzazione è essenziale, così come lo è anche garantire che sia adottata la giusta soluzione di storage per soddisfare le specifiche esigenze aziendali. L’aumento dei prezzi dell’energia e la crescente pressione per ridurre i costi operativi e le emissioni di carbonio spingono le aziende verso una revisione approfondita delle infrastrutture di storage.

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Le aziende leader nel settore del data storage stanno affrontando con determinazione le sfide crescenti legate alla sicurezza informatica e alla gestione delle risorse. Dell Technologies, con il suo portafoglio aggiornato, si concentra sulla cyber-resilienza e sull’efficienza energetica, mentre Pure Storage offre soluzioni innovative per il ripristino rapido dei dati e la gestione degli attacchi ransomware. Rubrik introduce l’assistente di AI generativa per la sicurezza dei dati, mentre Seeweb integra tecnologie AI nei suoi sistemi di storage per identificare e prevenire potenziali problemi. Trend Micro offre soluzioni complete di sicurezza per proteggere i dati e monitorare gli accessi, mentre Veeam Software si impegna a ridurre gli impatti degli attacchi ransomware e adottare l’AI per migliorare l’accesso alla documentazione tecnica. Queste strategie riflettono l’importanza crescente della sicurezza dei dati e dell’efficienza energetica nel panorama dell’offerta di data storage, con un occhio attento alla crescente complessità delle minacce informatiche e alla necessità di adottare approcci innovativi per affrontarle.

TENDENZE E PROSPETTIVE

Nell’attuale era delle trasformazioni digitali, i sistemi di data storage sono sempre più strategici. Di fatto, un’ampia gamma di innovazioni si sta facendo strada nel segmento, portando un cambiamento trasformativo nel modo in cui le aziende interagiscono, elaborano e gestiscono i dati per raggiungere i loro obiettivi strategici e tattici. È doveroso evidenziare che, sempre più in futuro, la convergenza di resilienza informatica, il rilevamento e il ripristino su una piattaforma di data storage integrata rappresenta uno dei trend del 2024 in sostituzione all’approccio – comunemente utilizzato in passato – di strumenti e tecnologie disparati che cercano di combattere gli attacchi informatici in silos. Ne consegue che molte organizzazioni opteranno per il consolidamento dello storage su un’unica piattaforma scalabile ad alta disponibilità e ad alte prestazioni, automazione e modelli di consumo flessibili e pay-as-you-go per le implementazioni di storage su cloud ibrido. Inoltre, secondo una recente ricerca di Gartner, a fronte di un’enorme quantità di dati generati ogni giorno, la necessità di soluzioni di storage scalabili sta aumentando in modo esponenziale. Si ritiene che, entro il 2025, il 50% dei data center globali utilizzerà tecnologie AI/ML per migliorare la propria efficienza. Inoltre, l’uso dell’AI nelle operazioni IT può produrre risultati significativamente migliori in termini di archiviazione, di implementazione e di monitoraggio dei dati. Inoltre, l’analisi guidata dall’AI può anche aiutare a eseguire analisi predittive; identificare in modo proattivo i rischi; eseguire meccanismi difensivi per garantire la sicurezza dei dati durante il processo di scalabilità.

Secondo Allied Market Research lo Storage as a Service (STaaS) crescerà del 28,2% tra il 2024 e il 2032. Di fatto, questa tendenza all’archiviazione dei dati è destinata a rimodellare il mercato. Gli analisti di IDC prevedono l’emergere di nuovi servizi incentrati su piattaforme cloud ibride e partnership collaborative per una distribuzione sicura e integrata. Entro il 2028, i consumi Storage as a Service (STaaS) avranno sostituito un notevole 35% delle spese in conto capitale (CapEx) per lo storage aziendale, rispetto a un misero 10% del 2023, a sottolineare la crescente necessità di soluzioni di archiviazione dei dati flessibili ed efficienti in termini di costi. Stando ai dati della ricerca Data Protection Trend Reports 2023 di Veeam, l’85% delle aziende ha subito attacchi di tipo ransomware l’anno scorso, e l’84% è stata costretta a versare riscatti, subendo perdite finanziarie rilevanti. Di fronte a questa realtà, è imperativo per le organizzazioni dare priorità all’adozione di strategie preventive contro il ransomware, soprattutto considerando l’aumento della sofisticazione di tali attacchi. Ciò implica la necessità di adottare un approccio proattivo alla cybersecurity. In risposta a questa esigenza, è prevedibile che, in futuro, i principali attori nel settore del data storage offriranno alle imprese soluzioni sempre più avanzate per l’identificazione e la mitigazione degli attacchi di ransomware.

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STORAGE VERDE

Nel 2024, a fronte dell’escalation dei prezzi dell’energia e della pressione per ridurre sia i costi operativi sia le emissioni di carbonio, gli analisti prevedono un aumento delle revisioni infrastrutturali in termini di storage aziendale, puntando a identificare e a eliminare inefficienze e sprechi. L’aspetto della sostenibilità del data storage sta guadagnando un’attenzione senza precedenti. Il settore, concentrandosi su soluzioni di storage a basse emissioni, non solo sta affrontando la tematica dell’impatto ambientale, ma sta anche aprendo la strada a soluzioni di data storage più efficienti dal punto di vista energetico e meno costosi. È doveroso evidenziare che, man mano che le organizzazioni diventano più attente all’ambiente, l’adozione di pratiche di data storage “ecologiche” diventa una parte cruciale della responsabilità sociale d’impresa. Pertanto, assisteremo all’evoluzione verso lo storage verde, caratterizzato da sistemi ad alta capacità che occupano meno spazio e da soluzioni software-defined che ottimizzano l’uso dello storage riducendo il sovra-dimensionamento. Inoltre, parte del green storage riguarderà la gestione dei dati come parte di una strategia del ciclo di vita dei dati per una maggiore agilità e una migliore conformità agli standard di sostenibilità. Ancora, nell’ambito di più ampie iniziative di Green IT, il data storage sarà oggetto di un maggiore controllo nel 2024 per aumentare l’efficienza e la conservazione. Ne consegue che le organizzazioni si rivolgeranno sempre più all’intelligenza artificiale per ottimizzare la capacità di storage e semplificare la gestione, con conseguente maggiore efficienza.

Secondo le proiezioni di Gartner, entro il 2025 l’implementazione dell’intelligenza artificiale e del machine learning nei data center aumenterà fino al 30%, promettendo di rivoluzionare l’efficienza operativa. Questa previsione riflette una tendenza significativa verso l’adozione di tecnologie avanzate per ottimizzare le operazioni di gestione dei dati. Non solo l’AI e ML saranno impiegati per migliorare l’efficienza dei data center, ma verranno anche utilizzati per ottimizzare il raffreddamento. Questo sviluppo rappresenta una risposta alle crescenti sfide ambientali e di sostenibilità, poiché l’industria del data center si sforza di ridurre l’impatto ambientale delle proprie operazioni. In particolare, l’adozione diffusa di sistemi di raffreddamento ad acqua nei data center, che ospitano i sistemi di data storage critici, sta spingendo le aziende verso una nuova sfida: diventare “water positive”. Questo implica l’impegno a reintegrare più acqua di quella che viene consumata, un obiettivo ambizioso che richiede un approccio innovativo alla gestione delle risorse idriche. In questa scenario, il concetto di Green IT sta emergendo come una forza trainante nel settore dello storage dei dati aziendali. Gli amministratori dello storage sono chiamati a ripensare il futuro del data storage, considerando non solo le esigenze di prestazioni e scalabilità, ma anche gli impatti ambientali delle loro decisioni.

STORAGE RESILIENTE

L’impatto delle cyber minacce e di una ridotta disponibilità delle risorse è una delle grandi sfide per le organizzazioni che necessitano di storage ad alte prestazioni, sicuro e facilmente gestibile. Nel 2023, Dell Technologies ha annunciato numerosi aggiornamenti al portafoglio storage in due aree strategiche per le aziende e, precisamente: la cyber-resilienza (necessaria a proteggere e salvaguardare i dati ovunque si trovino) e l’efficienza (in grado di ridurre i costi operativi e l’impatto energetico). In particolare, Gianluca Colombo, SPS senior manager Western Region di Dell Technologies evidenzia che nelle soluzioni PowerStore sono state introdotte innovazioni software-driven con funzionalità che accelerano l’adozione di modelli di sicurezza Zero Trust e accrescono la cyber-resilienza, eliminando il rischio di perdite di dati a causa di guasti o disastri onsite. Inoltre le soluzioni PowerScale sono in grado di garantire, in modo veloce e sicuro, l’accesso ai dati per trasformarli nelle potenzialità offerte dalla AI e dalla GenAI, consentendo di ottenere prestazioni più elevate per sfruttare le applicazioni AI avanzate.

Pure Storage ha introdotto sul mercato le soluzioni Snapshot SafeModeed e Rapid Recovery in grado di gestire attacchi ransomware o qualsiasi altro tipo di malfunzionamento. Inoltre, la nuova piattaforma Evergreen//One STaaS (il primo SLA del settore per il ripristino da ransomware) – secondo quanto afferma Umberto Galtarossa, partner technical manager di Pure Storage – garantisce un ambiente storage sicuro con un bundle di servizi tecnici e professionali per il recovery a seguito di un attacco in maniera rapida, semplice e sicura, su scala. In termini di servizi innovativi l’azienda, lo scorso ottobre 2023, ha introdotto sul mercato la soluzione di Disaster Recovery as a Service Pure Protect, in grado di ridurre drasticamente – come sottolinea Galtarossa – la complessità, i costi, i tempi di ripristino e le interruzioni di business a seguito di disastri e attacchi informatici. «Con Pure Protect, le aziende possono disporre di ambienti sicuri con più punti di ripristino per recuperare copie pulite dei propri dati vSphere on-premises, su AWS EC2 native, indipendentemente dall’infrastruttura storage sottostante, garantendo al contempo che i data center rimangano isolati per qualsiasi potenziale indagine».

Dal report State of Data Security di Rubrik Zero Labs emerge che i dati di un’organizzazione sono aumentati in media del 42% negli ultimi 18 mesi. «Questa esplosione implica che le aziende debbano dare un focus ancora più importante sulla sicurezza dei dati e sulla resilienza cyber» – spiega Giampiero Petrosi, regional vice president sales engineering Southern Europe di Rubrik. Recentemente Rubrik ha introdotto Ruby, l’assistente di AI generativa per Rubrik Security Cloud progettato per accelerare il rilevamento, il ripristino e la resilienza informatica. «Questa soluzione – continua Giampiero Petrosi – è in grado di aiutare i clienti «indipendentemente dal loro livello di competenza informatica, attraverso un processo di risposta guidato che consente loro di esplorare, comprendere e rispondere a un incidente, con l’obiettivo finale di ripristinare più rapidamente le operazioni aziendali critiche».

Anche i cloud provider, come Seeweb, si stanno adoperando per offrire al cliente una qualità di servizio di gestione dei dati basata sulla garanzia di massima qualità del servizio. A tal proposito, il CTO Fabio Fedele evidenzia come l’azienda offra un approccio «più modulare» – che consente di – «gestire più accuratamente la posizione dei dati, per esempio mantenendo backup su data center diversi e/o multipli» – rispetto alle normali piattaforme integrate, e rendendo  – «più complicata la manomissione, grazie alla possibilità di utilizzare software altamente affidabili e sicuri come Tivoli Spectrum Protect o Veeam. Inoltre, questo approccio fornisce ai clienti una visione chiara della situazione dal punto di vista del billing». Tutte le piattaforme di storage enterprise di Seeweb sono state integrate con sistemi basati su AI da diversi anni. Grazie alle capacità predittive dell’AI – afferma Fabio Fedele – «è possibile individuare prontamente e in molti casi prevedere potenziali problemi o colli di bottiglia nelle nostre infrastrutture di storage». Un approccio proattivo che permette, di fatto, sia di intervenire tempestivamente per risolvere eventuali criticità sia di aiutare a ottimizzare le prestazioni complessive dei sistemi di Seeweb.

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In termini di offerta Storage as a Service, i prodotti Object Storage e Scale Out Filer sono disponibili come servizi gestiti, offrendo ai clienti la flessibilità e la scalabilità necessarie per gestire i loro dati in modo efficiente e affidabile. I prodotti di computing, quale il Cloud Server, sono progettati per garantire una scalabilità virtualmente infinita per lo storage. «Questo consente ai nostri clienti – aggiunge Fabio Fedele – di adattare le risorse di archiviazione alle loro esigenze in continua evoluzione garantendo al contempo prestazioni elevate e una gestione semplificata». Inoltre, le soluzioni più dedicate, come Virtual Private Cloud (VPC), permettono ai clienti di variare a piacere le risorse di storage grazie a sistemi enterprise ad alte prestazioni e di grande capacità offerte dall’azienda.

Per Alessio Agnello, technical director Trend Micro Italia, la protezione dello storage, in particolare quella del dato, rimane un processo necessario per la strategia di sicurezza di un’organizzazione. «L’adozione di un approccio multilivello, necessario alla cybersecurity moderna, permette ai responsabili di sicurezza di garantire una security a tutto tondo, partendo dal dato stesso». Trend Micro, che fornisce sistemi di security completi integrando tecnologie proprie e di terze parti, è in grado di offrire una serie di soluzioni per semplificare la protezione dei sistemi più tradizionali di storage, monitorando la movimentazione di file e dati oltre ad offrire soluzioni di cloud storage per la verifica degli accessi e la compliance tra le applicazioni e il dato.

Negli ultimi mesi Veeam Software ha rilasciato diverse soluzioni in termini di cybersecurity ed evoluzione della piattaforma di data storage. «La nostra risposta al ransomware rappresenta lo sviluppo più interessante, con l’obiettivo di ridurre al minimo gli impatti di un attacco, identificando le minacce direttamente durante il processo di backup ed evitando la re-infezione tramite il tracciamento delle malware e l’utilizzo delle regole YARA» – spiega Alessio Di Benedetto, technical sales director Southern EMEA di Veeam Software. Le funzionalità di backup per lo storage basato su oggetti sono particolarmente interessanti, così come l’aumentata protezione degli ambienti cloud forniti dai principali provider come AWS, Azure e Google. Queste nuove caratteristiche includono miglioramenti significativi nella continuità operativa e nella gestione delle situazioni di emergenza. Inoltre, Veeam ha iniziato a impiegare l’AI per migliorare l’accesso alla documentazione tecnica, fornendo un vero e proprio assistente GPT.

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STORAGE STRATEGICO

La scelta di una soluzione di storage più adatta alle esigenze dell’organizzazione può influenzare significativamente l’efficienza operativa, la sicurezza dei dati e la capacità di innovare. Individuare la soluzione di data storage è un passo fondamentale nella strategia di sicurezza che diventa scelta strategica di business e può fare la differenza tra successo e fallimento. Gianluca Colombo di Dell Technologies consiglia l’aggiornamento regolare dei sistemi di storage per fronteggiare la crescente domanda di dati e ridurre la complessità gestionale. Le moderne infrastrutture di storage offrono funzioni avanzate di protezione, come la crittografia dei dati, per mitigare il rischio di perdite. «Innanzitutto – spiega Colombo – è importante che le organizzazioni aggiornino regolarmente i sistemi di storage, per fronteggiare l’aumento della domanda dei dati, eliminando le infrastrutture obsolete, più soggette a guasti, che causano interruzioni e tempi di inattività. Le moderne infrastrutture di storage possono ridurre i silos di dati e la complessità della loro gestione, oltre a prevedere funzioni avanzate di protezione per garantirne la sicurezza. La crittografia dei dati aggiunge un ulteriore livello di protezione, riducendo il rischio di perdita. In secondo luogo, è bene che le aziende scelgano soluzioni di storage software-defined in grado di garantire maggiore agilità, resilienza, scalabilità ed efficienza dei costi».

Alessio Agnello di Trend Micro mette in guardia sull’importanza di una corretta strategia di protezione dei dati durante la migrazione al cloud, con particolare attenzione alla configurazione, alla privacy dei dati e alla sicurezza. «Identificare una corretta strategia di protezione dei dati può essere un ostacolo per le organizzazioni che adottano o pianificano una migrazione al cloud» – spiega Agnello. «Le sfide principali riguardano una corretta configurazione, la data privacy, la compliance e la sicurezza del dato. Gli analisti prevedono che il cloud storage sarà il vettore più diffuso di infezioni e malware, per questo motivo è necessario affidarsi a soluzioni che permettano l’integrazione con sistemi in grado di analizzare il dato in transito e verificarne l’integrità, prima che questo raggiunga l’utente finale».

Alessio Di Benedetto di Veeam Software evidenzia come i criteri di selezione dello storage siano cambiati e per questo è essenziale pianificare a lungo termine, considerando sia le funzionalità di integrazione che la sicurezza per evitare i rischi di lock-in sia hardware sia cloud. «I criteri di selezione dello storage contrappongo il modello on-premises rispetto al modello cloud» – spiega Di Benedetto. Per il modello on-premise – «i fattori di scelta più importanti sono quelli tradizionali legati ai costi, alle prestazioni, ai tempi e alla tipologia di supporto» – mentre per quanto riguarda il cloud, si privilegeranno, come criteri di selezione – «i livelli di servizio e la sicurezza di accesso e di segregazione multitenancy».

IL SEMPLICE BACKUP NON BASTA

Nel 2024 si prevede un incremento della sicurezza informatica per lo storage aziendale, guidato dalla convergenza di resilienza, rilevamento e ripristino in un’unica piattaforma di data storage. Questa evoluzione è necessaria poiché il semplice backup non basta più a proteggere i sistemi di storage, ora bersagli principali di attacchi ransomware e malware avanzati che provocano gravi perdite economiche. L’aumento esponenziale degli attacchi informatici, con previsioni di crescita del crimine informatico da 8 a oltre 10 trilioni di dollari dal 2023 al 2025, e il record di quasi 500 milioni di attacchi ransomware nell’ultimo anno, sottolineano l’urgenza di questa tendenza. Pertanto, integrare resilienza, rilevamento e ripristino significa non solo prevenire gli attacchi ma anche garantire un recupero rapido dei dati in caso di violazioni, riducendo al minimo i tempi di inattività e i danni finanziari. Questo approccio proattivo alla sicurezza dello storage aziendale mira a creare un ambiente capace di resistere e adattarsi alle minacce informatiche in evoluzione. Trascurare di adottare una strategia di sicurezza informatica integrata per lo storage dei dati nel 2024 potrebbe esporre le aziende a gravi rischi, mettendo in pericolo la loro operatività e reputazione. Investire in soluzioni di storage sicure e integrate rappresenta, quindi, una decisione strategica essenziale per la resilienza e il successo a lungo termine delle organizzazioni nell’era digitale.


Smeup: Sicurezza dei dati