Business più agile, il CIO in prima linea

Business più agile, il CIO in prima linea

I CIO svolgono un ruolo chiave nel ridefinire l’architettura IT, potenziare i team e sviluppare competenze agili per raggiungere gli obiettivi strategici, garantendo flessibilità e tempi di risposta più rapidi

Quali sono i vantaggi dell’agilità operativa per la trasformazione digitale? Quali le principali sfide che il CIO affronta nel rendere la sua organizzazione IT più agile? Quali sono le metodologie e le pratiche che utilizza per implementare l’agilità operativa nella sua organizzazione IT? Quali sono i risultati che ha ottenuto o si aspetta di ottenere dall’agilità operativa?

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Abbiamo sottoposto questa “raffica di interrogativi” ad alcuni CIO italiani, interpellati in un sondaggio estivo “flash”. Dalle risposte raccolte, è emerso che, per abbracciare l’agilità operativa e accelerare la trasformazione digitale, i CIO devono adottare un approccio strategico che si fonda su tre sfide principali: risposta rapida alle esigenze di mercato, modernizzazione dei sistemi legacy e trasformazione dei sistemi IT team cross-funzionali autonomi.

Vantaggi dell’agilità operativa

L’agilità operativa permette alle organizzazioni di rispondere rapidamente alle mutevoli esigenze del mercato e di migliorare l’efficienza operativa. In molti casi, le aziende hanno registrato un significativo miglioramento nella gestione delle operazioni, grazie all’integrazione di tecnologie come l’IoT e l’AI. Queste tecnologie permettono di ottimizzare i processi produttivi, ridurre i costi operativi e accelerare l’innovazione. Un’organizzazione agile è in grado di introdurre nuovi prodotti e servizi in tempi più rapidi, migliorando l’esperienza del cliente e aumentando la capacità di ottenere un vantaggio competitivo sostenibile.

Implementazione dell’agilità

L’adozione di metodologie agili richiede un profondo cambiamento nella mentalità aziendale: è necessario passare da strutture gerarchiche e rigide a modelli organizzativi più flessibili e collaborativi. Questo cambiamento implica una maggiore trasparenza, responsabilizzazione e un approccio focalizzato sul cliente, ma non tutte le organizzazioni sono pronte o disposte a fare questo passo. Molte aziende dipendono ancora da sistemi monolitici e obsoleti che non sono facilmente compatibili con le metodologie agili. La transizione verso un’architettura IT più flessibile, come quella basata su microservizi, richiede un investimento significativo in termini di tempo e risorse. Inoltre, le difficoltà nell’integrazione di nuove tecnologie con i sistemi esistenti, e la necessità di una gestione più snella dei dati, rappresentano ulteriori ostacoli da superare.

Metodologie e pratiche

Per affrontare queste sfide, molte organizzazioni adottano metodologie agili come Scrum, Kanban, e in alcuni casi il Framework SAFe (Scaled Agile Framework), che facilita l’applicazione delle pratiche agili su larga scala. Queste metodologie incoraggiano un approccio iterativo allo sviluppo di progetti, riducendo i cicli di feedback e permettendo di correggere rapidamente la rotta.

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I team cross-funzionali autonomi, in cui i membri provengono da diversi dipartimenti, hanno il potere decisionale per risolvere problemi in modo indipendente. Questo modello operativo favorisce la collaborazione e accelera l’esecuzione dei progetti. Inoltre, l’adozione di pratiche DevOps consente di ridurre i tempi di rilascio del software e migliorare la qualità delle soluzioni implementate.

McKinsey mette in evidenzia l’impatto dell’agilità operativa. Nel settore bancario, la trasformazione agile del sistema front-end ha ridotto di quattro volte il volume delle chiamate mensili ai contact center. Nel settore delle telecomunicazioni, l’implementazione di soluzioni speech-to-text sta agevolando l’automazione e la digitalizzazione del servizio clienti e delle operazioni di back-office. Inoltre, la migrazione al cloud privato sta contribuendo a ridurre significativamente i costi di gestione di database e sistemi IT.