Il ruolo di ESG e intelligenza artificiale nella transizione sostenibile delle imprese
Con l’introduzione della Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), oltre 50.000 imprese in Europa e più di 6.000 in Italia saranno obbligate a redigere un bilancio di sostenibilità, rendendo centrale la trasparenza su aspetti ambientali, sociali e di governance (ESG). La direttiva, approvata nel 2022 dal Consiglio Europeo, è rivolta principalmente a grandi aziende con più di 250 dipendenti e un fatturato superiore a 50 milioni di euro, così come a società quotate sui mercati regolamentati.
Anche le imprese non europee che operano nell’UE dovranno adeguarsi, se raggiungono un fatturato netto di almeno 150 milioni di euro. La CSRD mira a trasformare la gestione aziendale attraverso l’obbligo di rendicontare non solo i dati finanziari, ma anche quelli relativi agli impatti ESG, adottando criteri standard definiti dall’European Financial Reporting Advisory Group (EFRAG). Questo cambiamento rappresenta una sfida per le aziende, ma apre anche la strada a una maggiore responsabilità e sostenibilità.
Per rispondere a queste esigenze, le tecnologie digitali offrono strumenti efficaci per la raccolta e l’analisi dei dati ESG. Soluzioni tecnologiche avanzate permettono di monitorare in tempo reale le emissioni di carbonio, il consumo di risorse e altri parametri legati alla sostenibilità, facilitando la conformità normativa e migliorando la qualità delle decisioni aziendali.
L’intelligenza artificiale (AI) gioca un ruolo chiave in questo processo, integrando i dati ESG con le informazioni aziendali per anticipare rischi e opportunità, ottimizzare i processi e automatizzare la reportistica. Questa sinergia tra AI ed ESG rappresenta uno dei trend più importanti per il futuro delle imprese. Da un lato, l’AI introduce soluzioni innovative che aumentano l’efficienza operativa; dall’altro, i principi ESG orientano queste innovazioni verso obiettivi sostenibili e responsabili, rispondendo alle nuove normative e alle crescenti aspettative di consumatori e investitori.
Questo cambiamento non coinvolge solo le grandi imprese obbligate dalla CSRD, ma anche le PMI che, per la loro appartenenza a specifiche filiere o per esigenze di trasparenza richieste dal sistema finanziario, sono chiamate a rivedere il loro approccio alla sostenibilità. L’adozione di standard ESG non è più solo una questione di compliance normativa, ma diventa un elemento fondamentale per la competitività e la resilienza aziendale.
In questo contesto, la capacità di misurare e gestire le performance non finanziarie offre un vantaggio competitivo e aiuta le imprese a rispondere meglio alle sfide di un mondo sempre più interconnesso. Le tecnologie digitali e l’intelligenza artificiale stanno giocando un ruolo decisivo in questa trasformazione, aiutando le aziende a costruire un futuro più sostenibile, in cui l’innovazione non sia solo al servizio del profitto, ma anche del bene comune, rispondendo alle esigenze della società e del pianeta.