La maggior parte dei disservizi deriva da congestione, attacchi informatici ed errori di configurazione. Ma i responsabili IT sono convinti che un’infrastruttura adeguata possa proteggere le performance e generare valore futuro
Secondo i dati italiani del Cisco Networking Research 2025, è in atto un’importante trasformazione delle reti aziendali. Con la diffusione dell’IA, degli agenti e dei carichi di lavoro, il modo di lavorare sta cambiando e genera un traffico di rete caratterizzato da maggiore velocità, dinamicità, sensibilità alla latenza e complessità.
Se consideriamo poi l’ubiquità dei dispositivi connessi, l’esigenza di continuità operativa 24/7 e l’intensificarsi delle minacce informatiche, i cambiamenti in atto stanno spingendo l’infrastruttura ad adattarsi ed evolvere. Il risultato è che i responsabili IT stanno ridefinendo la loro visione di rete: la rete che realizziamo oggi determinerà ciò che un’azienda sarà in futuro.
6 segnali che evidenziano il cambiamento in Italia e nel mondo
- La rete è diventata una priorità strategica: secondo il 96% degli intervistati (97% a livello globale) per implementare soluzioni di AI, IoT e cloud è necessario modernizzare la rete. L’83% dei responsabili IT(91% il dato globale) prevede di aumentare la quota del budget complessivo destinata alle infrastrutture di rete.
- La sicurezza della rete è fondamentale: peril 98% (in linea con il dato globale), la sicurezza di rete è importante per le attività e la crescita dell’azienda; per il 53% (61% il dato globale) è cruciale. Secondo il 94% degli intervistati (in linea con il dato globale), una rete migliorata rafforzerà la loro sicurezza.
- L’IA aumenta la richiesta di reti resilienti: il 96% dei responsabili IT (in linea con il dato globale) ritiene fondamentale disporre di una rete IT resiliente, in un contesto in cui il 68% (77% il dato globale) ha affrontato gravi disservizi – dovuti principalmente alla congestione, agli attacchi informatici e a errori di configurazione. Un grave disservizio all’anno per azienda costa, a livello globale, fino a 160 miliardi di dollari.
- I leader IT puntano sull’IA per far crescere i ricavi: secondo il 58% (55% il dato globale) l’impatto maggiore sui ricavi di una rete modernizzata arriverà dall’adozione di strumenti di intelligenza artificiale capaci di automatizzare e personalizzare l’esperienza dei clienti – offrendo esperienze più rapide e su misura, in grado di rafforzare la fidelizzazione e stimolare la crescita.
- L’IA sta ridefinendo l’infrastruttura IT: il 76% dei responsabili IT (71% il dato globale) afferma che i data center attuali non soddisfano pienamente le esigenze dell’IA, mentre l’87% (88% il dato globale) prevede di ampliare la capacità – on-premise, nel cloud o in entrambi gli ambienti.
- I leader IT vogliono rendere più intelligenti le reti: in Italia tutti gli intervistati (98% il dato globale) ritengono che reti automatizzate e basate sull’IA siano essenziali per la crescita futura. Nonostante questo, solo il 32% (41% a livello globale) ha già implementato funzionalità intelligenti come segmentazione, visibilità e controllo, necessarie per rendere la rete realmente adattiva.
“L’IA sta rivoluzionando ogni cosa, e l’infrastruttura è al centro di questa trasformazione. La rete ha alimentato ogni ondata di trasformazione digitale, accelerando la convergenza di IoT, cloud, lavoro ibrido e contribuendo a contrastare le crescenti minacce alla sicurezza», ha dichiarato Chintan Patel, CTO e Vice President Solutions Engineering di Cisco EMEA. «I responsabili IT sanno bene che la rete che creano oggi determinerà ciò che sarà l’azienda di domani. Chi agirà ora sarà tra i leader nell’era dell’AI”.
La rete è valore: un’infrastruttura moderna per stimolare crescita e risparmi
In Italia, i responsabili IT stanno già generando valore tangibile per il business dell’azienda grazie alle reti esistenti, principalmente migliorando l’esperienza dei clienti (52% il dato italiano e 55% quello globale), aumentando l’efficienza (34% il dato italiano e 52% quello globale) e favorendo l’innovazione (42% il dato italiano e 51% quello globale). Tuttavia, gran parte di questo valore è a rischio, se resta ancorato a un’infrastruttura non progettata per l’AI o per la scalabilità in tempo reale. Per realizzare la piena crescita e raccogliere i risparmi attesi, i responsabili IT hanno individuato importanti lacune da colmare: sistemi a silos o solo parzialmente integrati (58% dato sia italiano che globale), implementazioni incomplete (57% il dato italiano e 51% quello globale) e una gestione ancora troppo manuale (42% il dato italiano e 48% quello globale). Investire in reti più intelligenti, sicure e adattive è oggi una scelta strategica. L’88% dei responsabili IT (89% a livello globale) ritiene che una rete migliorata possa generare direttamente nuovi ricavi, mentre il 92% (93% a livello globale) si aspetta risparmi significativi – grazie a operazioni più intelligenti, meno disservizi e una minore richiesta energetica.
La C-suite si affida ai leader IT e ai partner per guidare la trasformazione architetturale
Il Cisco’s 2025 AI Briefing condotto a livello globale, mostra come i CEO siano pienamente allineati con i leader IT sull’importanza dell’infrastruttura nell’era dell’intelligenza artificiale. Il 97% sta ampliando l’utilizzo dell’AI e il 78% si affida al CIO o al CTO per le decisioni relative agli investimenti. Ma c’è anche consapevolezza del rischio: il 74% ritiene che infrastrutture obsolete stiano già frenando la crescita.
In un momento in cui le reti aziendali stanno affrontando un profondo cambiamento architetturale, il top management sostiene i propri leader tecnologici nel guidare questa trasformazione a partire dalla rete – e il 96% è convinto che partnership affidabili saranno un fattore chiave per il successo.
Questo studio globale si basa su un’indagine condotta su un campione di 8.065 leader senior in ambito IT e business, responsabili della strategia e dell’infrastruttura di rete in organizzazioni con almeno 250 dipendenti. Lo studio è stato realizzato a dicembre 2024 in 30 mercati, incluso quello italiano, da Sandpiper Research & Insights per conto di Cisco.