VEMlive 2025, sinergie digitali per crescere

VEMlive 2025, sinergie digitali per crescere
Stefano Bossi, CEO & GM di VEM sistemi

AI, quantum e infrastrutture: VEM sistemi riunisce esperti e partner per condividere strategie e visioni sulle tecnologie che definiranno la prossima fase della trasformazione digitale

Il PalaPanini di Modena, tempio del volley italiano, si è trasformato per un giorno nell’arena dell’innovazione digitale. È qui che si è tenuto “VEMlive 2025 – MOMENTUM: Complementi digitali di collaborazioni ecosistemiche”, l’appuntamento annuale firmato VEM Sistemi, che anche quest’anno ha catalizzato l’attenzione di imprese, partner tecnologici e operatori del settore ICT.

Dopo IMPACT (2023) e PULSE (2024), MOMENTUM segna l’evoluzione naturale nel percorso del gruppo: un’edizione dedicata alla spinta verso il futuro digitale, dove investimenti tecnologici e collaborazioni ecosistemiche diventano i veri acceleratori di stabilità, velocità e valore condiviso.

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La missione da compiere è dare slancio alle collaborazioni per costruire un ecosistema sempre più integrato tra clienti, partner tecnologici, istituzioni e associazioni datoriali. Con lo stile che contraddistingue l’azienda, VEMlive 2025 si conferma un’occasione unica per stimolare nuove sinergie, rafforzare il senso di comunità e promuovere l’innovazione.

MOMENTUM riassume molteplici significati: in inglese rappresenta lo slancio che segue un impulso, in latino indica un istante, in ambito finanziario è una strategia di investimento, mentre in fisica corrisponde alla quantità di moto.

L’agenda della giornata ha offerto un interessante e variegato percorso moderato da Alessandra Tropiano, giornalista di Sky. Ad aprire i lavori, Stefano Bossi, CEO & GM di VEM sistemi: “Negli ultimi anni tutto è diventato più complesso: tecnologia, geopolitica, società. Ma il futuro dell’innovazione si gioca sulla capacità di valorizzare le energie connesse di persone e organizzazioni. Ed è importante farlo in modo strutturato, evitando azioni frammentate che procedono disordinatamente tra automazione e digitalizzazione dei processi aziendali. In altre parole, ricordiamoci sempre di mettere la testa prima della tecnologia.”

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A seguire, l’intervento di Rita Cucchiara, professoressa di Ingegneria informatica e pioniera dell’intelligenza artificiale in Italia, che dal primo novembre guiderà l’Università di Modena e Reggio Emilia, una delle più antiche del mondo: «Le università sono istituzioni pubbliche che devono trasformarsi in luoghi dove la tradizione diventa innovazione». È questo l’auspicio della futura rettrice, che vede VEM in prima linea nella collaborazione con il mondo delle imprese.

La professoressa Paola Verrucchi, ricercatrice in Fisica dell’Istituto dei Sistemi ComplessiCNR e docente dell’Università di Firenze, ha approfondito le potenzialità del quantum computing e i suoi impatti sulla sicurezza e sulle reti ibride del futuro. «Il 2025 è l’anno in cui si celebrano i 100 anni della meccanica quantistica. Ma questo è solo l’inizio. Tutti siamo invitati a cogliere la bellezza del quantum, a fare in modo che la conoscenza non rimanga chiusa nelle aule universitarie ma rappresenti la rivoluzione del futuro».

Gianmatteo Manghi, CEO di Cisco Italia

Il viaggio è proseguito con Gianmatteo Manghi, CEO di Cisco Italia, e la sua visione su “The Internet of Agents”, dedicata all’intelligenza artificiale agentica, capace di operare in modo autonomo e ridefinire i paradigmi organizzativi. «L’AI esiste da 60 anni, ma oggi sta evolvendo verso l’AI agentica, ovvero gli agenti virtuali che possono comportarsi in modo non più deterministico, adattandosi a situazioni non sempre prevedibili» – ha spiegato Manghi. Il professor Gianluca Salviotti, associate professor of Practice in Information Systems & Digital Transformation di SDA Bocconi, ha sottolineato come, « La competizione non avvenga più tra singole imprese, ma tra ecosistemi di aziende che collaborano, interagiscono e co-evolvono.».

Un approfondimento su infrastrutture e strategie è stato al centro dell’intervento “Data Center Strategy: quando l’infrastruttura e le collaborazioni ecosistemiche abilitano l’evoluzione”, con Giuseppe Alibrandi, CTO di BPER, e Silvia Olchini, VP Secure Power Italy di Schneider Electric.

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In conclusione, Marco Bubani, innovation director di VEM sistemi, ha dato al tema una lettura più ampia del concetto di “momento”, evidenziando, in modo particolare, la piattaforma Glass, che rappresenta la nuova generazione del sistema di monitoraggio di VEM sistemi, nato con l’obiettivo di portare il controllo a un nuovo livello e di unificare le tecnologie presenti all’interno dell’infrastruttura, potenziando quattro pilastri strategici: user experience and interface, reporting, automation and artificial intelligence, observability.

Marco Bubani, innovation director di VEM sistemi

Nel pomeriggio, come da tradizione, si sono svolte le Breakout Sessions, che quest’anno hanno offerto nuove prospettive strategiche, alleanze e soluzioni, articolate lungo tre percorsi tematici: Cyber, Cloud e Future of Work. Tre momenti con un unico obiettivo, generare valore per il futuro insieme ai partner: Axis Communications, Cisco, Check Point, Cyber Guru, NetApp, Netwrix, Panduit, Radware, RedHat, RSA, Rubrik, TD Synnex, Trend Micro, Schneider Electric

La giornata si è conclusa con un momento di confronto con Stefano Bossi, che ha condiviso i risultati e la visione del gruppo: «Nel 2024, VEM sistemi ha registrato un fatturato di 94 milioni di euro. Un risultato positivo che ci spinge ad andare avanti nella nostra roadmap con rinnovato entusiasmo».