Gli agenti AI di Alterna, basati sull’ecosistema Microsoft, superano l’automazione tradizionale per incrementare ricavi, ottimizzare i costi e potenziare il capitale umano
L’intelligenza artificiale generativa è arrivata a un punto cruciale della sua storia. Secondo i dati dell’Osservatorio Artificial Intelligence del Politecnico di Milano, lo scorso anno il mercato italiano dell’AI è cresciuto del 58% rispetto al 2023 ma con un grosso interrogativo alla base: appena il 22% delle PMI italiane ha già adottato il nuovo paradigma generativo nei suoi processi. Un numero che potrebbe essere spiegato dalla difficoltà per le PMI di trovare una guida concreta all’integrazione di soluzioni di GenAI nei propri sistemi.
Alterna, parte del gruppo Altea Federation, invece di tuffarsi sin da subito nell’offrire una qualsiasi soluzione di AI, ha preferito lavorare monitorando il mercato, ascoltando le voci dei suoi clienti, per studiare al meglio percorsi di sviluppo dedicati ed economicamente sostenibili. «La velocità è nulla senza affidabilità» – spiega Giuseppe Mascoli, CEO di Alterna: «Ci siamo posti l’obiettivo di tradurre l’intelligenza artificiale in funzionalità di automazione di livello superiore integrando LLM, ML ed elaborazione del linguaggio naturale». In questo modo Alterna è arrivata a una sintesi tra intelligenza conversazionale e azione concreta, definita “agentic automation”, una leva che vuole guidare l’evoluzione aziendale della “agentic transformation”.
IL RUOLO CHIAVE DI ALTERNA
L’adozione degli agenti AI è giustificata da un insieme di benefici che toccano ogni aspetto della gestione aziendale. «L’investimento in questa direzione porta all’automazione dei processi ripetitivi e a una conseguente riduzione dei costi operativi» – prosegue il CEO di Alterna. «Al contempo, si ottiene un miglioramento sensibile dell’esperienza utente e una scalabilità immediata delle soluzioni adottate. A livello di gestione dati, gli agenti consentono l’analisi e la sintesi di grandi volumi di informazioni, supportando le decisioni. L’implementazione degli agenti assicura poi conformità e controllo delle operazioni, aiutando la forza vendita e il marketing, e garantendo una perfetta integrazione con i sistemi aziendali esistenti».
Alterna ha lavorato con Efficiento, altra costola di Altea Federation, per rafforzare il ruolo di partner Microsoft, trasformando l’AI in un elemento di valore per la crescita delle aziende italiane. L’offerta di Alterna si concretizza nello sviluppo di agenti AI progettati per affiancare le imprese su tre macro-pilastri: ricavi, efficienza e valorizzazione delle persone, con metriche e casi d’uso misurabili e tangibili.
I TRE PILASTRI DELL’AI AGENTICA
Il primo pillar è l’aumento dei ricavi – «dove l’agente funge da motore di crescita» – spiega Mascoli. «Esempi chiave sono il Sales Assistant, che analizza dati e documenti per suggerire i prodotti ideali al cliente e generare direttamente l’offerta in ERP, e gli agenti che raccolgono e integrano informazioni eterogenee per suggerire strategie efficaci di churn analysis e fidelizzazione. Questo si traduce in un miglioramento diretto dell’indice di up e cross selling e delle vendite per persona».
Il secondo pilastro è l’efficienza dei costi, che punta all’ottimizzazione operativa in ogni reparto. «Nel settore finance, il Bank Reconciliation interpreta i bonifici in entrata, riconosce fatture e partite contabili e chiude automaticamente la posizione». Altri agenti gestiscono le fatture passive con anomalie o creano workflow approvativi su ERP con linguaggio naturale. «Questa efficienza si riflette in una netta riduzione degli errori, una diminuzione del tempo di registrazione degli ordini e delle fatture, e una migliore gestione del tempo per le RDA». Nel caso di Snam Renovit, Alterna ha introdotto un agente automatizzato dedicato agli ordini passivi, che in appena tre mesi – come rileva Mascoli – ha generato efficienza operativa superiore del 30%, ottimizzando i flussi di lavoro interni.
Il terzo pilastro è il people empowerment, che ripensa i processi per valorizzare le persone. Mascoli sottolinea che, in un percorso di adozione dell’AI, è fondamentale trasmettere il senso autentico dell’innovazione: «Un agente intelligente non sostituisce le persone, ma le libera da attività ripetitive, favorendo un migliore work-life balance e restituendo tempo di qualità».


































