Data virtualization, il motore della sanità data-driven

Claudio Beltrami direttore IT di Azienda Zero - Andrea Zinno data evangelist di Denodo - Maurizio Novello CEO di Miriade

Con Denodo e Miriade nasce il Sistema Unico Direzionale che integra in tempo reale i dati sanitari del Veneto, garantendo sicurezza, compliance e governance. Azienda Zero guida l’evoluzione verso una sanità più connessa e trasparente

La data virtualization cambia il paradigma informativo del sistema sanitario veneto, rendendo i dati accessibili, sicuri e condivisi. Denodo, società di primo piano nel settore del data management, e Miriade, realtà specializzata in soluzioni cloud, data management e intelligenza artificiale, hanno affiancato Azienda Zero nell’implementazione del progetto SUD – Sistema Unico Direzionale.

La sinergia non si è limitata all’implementazione tecnologica: hanno guidato le persone, trasferito competenze e consolidato best practice, creando un layer logico unificato di accesso ai dati che ha permesso di trasformare i dati in una piattaforma strategica immediatamente utilizzabile, senza la complessità e i costi di spostare grandi volumi di informazioni.

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Il percorso di trasformazione digitale avviato da Azienda Zero segna infatti un cambio di paradigma nella gestione dei dati sanitari: grazie alla data virtualization di Denodo e al supporto di Miriade, il progetto ha integrato tutte le aziende sanitarie del Veneto, garantendo coerenza, tempestività e sicurezza dei dati.

«Il nostro approccio introduce un elemento innovativo: non nasce da un’indicazione specifica, ma dalla volontà di innovare, acquisire maggiore capacità di controllo, introducendo anche concetti di sicurezza e governance» – spiega Stefano Nicola, dirigente amministrativo Controllo di Gestione di Azienda Zero. «Con il passare del tempo ci siamo resi conto che a cambiare è stata soprattutto la quantità dei dati e la loro eterogeneità. Se avessimo continuato a operare come in passato, quando si utilizzavano tabelle e documenti di testo per lo scambio dei dati, oggi non saremmo in grado di gestire i flussi informativi praticamente in streaming».

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Nata nel 2017, Azienda Zero è una realtà giovane ma con radici solide, che eredita direttamente dalla Regione Veneto le funzioni che oggi presidia, a supporto dell’evoluzione digitale e organizzativa del sistema sanitario regionale. Da sempre, svolge funzioni di coordinamento e monitoraggio dei dati e dei processi, garantendo il debito informativo verso il sistema centrale e nazionale.

«Nel progetto specifico – spiega Claudio Beltrami, direttore IT di Azienda Zero – abbiamo integrato la data virtualization con le esigenze operative, trasformando le idee in soluzioni concrete. Questo percorso sta creando una nuova consapevolezza a livello organizzativo, contribuendo a far crescere la cultura dei dati».

DAL DATO STATICO AL DATO VIVO

La criticità di partenza era legata al fatto che Azienda Zero collabora come ente intermedio con tutte le strutture e le aziende sanitarie del Veneto. «I dati sono strutturati e incardinati nei sistemi gestionali delle aziende, quindi distribuiti. Quando è emersa l’esigenza di disporre di dati coerenti e sempre aggiornati, abbiamo progettato un modello che non sposta le informazioni ma le mantiene nelle loro sorgenti originali, consentendo al contempo di accedere al loro valore in modo unificato» – racconta Beltrami.

La data virtualization ha accelerato l’approccio logico al dato, anche sotto il profilo della compliance: «Poiché i dati rimangono nelle sorgenti originarie, si riduce il rischio di duplicazioni. Gli aspetti di privacy e sicurezza vengono comunque gestiti in modo centralizzato, assicurando un alto grado di protezione». Beltrami descrive il progetto come la risposta concreta alla necessità di superare i limiti del modello tradizionale di gestione dei dati sanitari, basato su flussi mensili.

Durante la pandemia è stata cruciale la trasmissione tempestiva dei dati, dimostrando l’urgenza di disporre di dati aggiornati in tempo reale. Da qui la decisione di ripensare l’intero processo, con l’obiettivo di ridurre il carico operativo delle aziende sanitarie e valorizzare l’attività di analisi. Il nuovo approccio, fondato sulla data virtualization, ha consentito di collegare in modo dinamico i diversi sistemi informativi e i data warehouse delle aziende, senza spostare fisicamente i dati, ma rendendoli accessibili in modo coerente, rapido e centralizzato. Partito come iniziativa pilota su quattro aziende sanitarie, il progetto ha rapidamente ampliato il proprio raggio d’azione, fino a coinvolgere tutte le dodici strutture della rete veneta e la stessa Azienda Zero. «Abbiamo iniziato dalla diagnostica per immagini, per accompagnare le aziende sanitarie in questo cambio di paradigma» – spiega Beltrami.

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«Oggi, grazie alla nuova piattaforma, Azienda Zero può avere consapevolezza e governare le policy di sicurezza nella trasmissione dei dati, oltre che monitorare in modo immediato i volumi di produzione radiologica di tutto il Veneto nel pieno rispetto della titolarità e della sovranità del dato di ciascun ente. Il sistema consente di generare report dinamici sia per le singole aziende – che possono confrontare le proprie performance con quelle delle altre – sia per la Regione, che ottiene in questo modo una visione integrata e aggiornata degli andamenti produttivi e delle attività in corso».

IL DATO DIVENTA PATRIMONIO COMUNE

«Compliance, condivisione e accessibilità dei dati rappresentano il cuore stesso del data management» – spiega Andrea Zinno, data evangelist di Denodo. «Si tratta di concetti comuni a tutti i settori, ma che nel mondo pubblico e sanitario assumono un valore ancora più strategico». Ma l’interoperabilità rappresenta anche una sfida culturale: «Democratizzare i dati significa assumersi diritti, doveri e responsabilità» – afferma Zinno. «La condivisione autentica nasce quando ciascuno riconosce il proprio ruolo: ricevere e fornire dati in piena accountability».

Denodo mette a disposizione un modello logico di integrazione dei dati che esiste ormai da 25 anni, un paradigma che consente di condividere informazioni fra soggetti legalmente diversi, come Azienda Zero e le 12 aziende sanitarie del Veneto, rispettando policy e sicurezza. «Il modello semantico offre un linguaggio comune per una data-driven transformation armonica. Denodo fornisce il motore, ma serve qualcuno che lo azioni come Miriade» – sottolinea Zinno.

Maurizio Novello, CEO di Miriade, racconta che la prima fase del progetto è stata tutta dedicata a comprendere necessità e requisiti, analizzando i punti critici e definendo obiettivi concreti a breve e lungo termine. «Abbiamo armonizzato la soluzione con la cultura e le tecnologie dell’azienda, creando uno strumento capace di risolvere problemi immediati e, al contempo, di supportare esigenze future. Individuata la tecnologia, siamo passati alla fase operativa, implementando la soluzione, accompagnando le persone e assicurando un utilizzo efficace e consapevole».

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L’implementazione incrementale ha permesso di trasferire competenze operative e culturali alle aziende per rendere lo strumento patrimonio di tutti gli utilizzatori. Avviato nel 2022 con il disegno della progettualità e divenuto operativo nel 2023, il progetto SUD – Sistema Unico Direzionale di Azienda Zero ha coinvolto progressivamente tutte le aziende sanitarie venete fino al 2024. Oggi il progetto si evolve verso una data platform scalabile, aperta alla data virtualization e alle logiche di intelligenza artificiale, che non solo abilita nuovi casi d’uso, ma supporta anche la governance intelligente dei flussi, individuando anomalie, ottimizzando la gestione e semplificando il lavoro umano. Una piattaforma che evolve insieme al sistema sanitario, ponendo il dato al centro delle decisioni.