Dalle energie rinnovabili ai progetti per talenti neurodivergenti, fino agli hackathon universitari: trasformazione digitale e responsabilità sociale possono crescere insieme
I dati del Rapporto ASviS 2025 confermano che le aziende più orientate agli obiettivi dell’Agenda 2030 raggiungono livelli più elevati di produttività, fidelizzazione dei talenti e resilienza. E questa è la linea di DXC Technology, fornitore leader di servizi tecnologici a livello globale. «La sostenibilità è molto importante per noi», spiega Nicola Mangia, leader del mercato italiano di DXC Technology. «In ogni Paese in cui operiamo, la sostenibilità è parte integrante della cultura aziendale. Significa attenzione all’ambiente, ma anche rispetto per le persone: benessere, inclusione e reale conciliazione vita-lavoro fanno ormai parte del nostro modello operativo».
L’ENERGIA DELLE PERSONE
DXC Technology aiuta i clienti a spostare i carichi di lavoro su data center e piattaforme più efficienti che sfruttano l’energia rinnovabile riducendo al contempo l’impatto ambientale. «Questa scelta – osserva Mangia – si traduce in effetti immediati dal punto di vista del conto economico». DXC Technology si impegna a coinvolgere il più possibile le persone. «La vera innovazione non esclude, ma migliora la vita di quante più persone possibili, abbattendo barriere e disuguaglianze».
Un caso emblematico è il progetto “DXC Dandelion”, lanciato dall’azienda nel 2014 in Australia, con l’obiettivo di valorizzare i talenti delle persone neurodivergenti nel settore ICT, in particolare gli individui nello spettro autistico, con ADHD o dislessia. Inclusione e performance possono andare di pari passo: secondo DXC, i team che accolgono i partecipanti al programma vedono miglioramenti significativi in termini di produttività, collaborazione e qualità del lavoro. Nel 2024, in occasione del decimo anniversario del progetto, l’Italia ha deciso di implementare il “DXC Dandelion”, che ad oggi ha creato circa 350 posti di lavoro qualificati in sette Paesi.
DIFFERENZE DI POTENZIALE
L’impegno di DXC Technology si riflette nella realizzazione di progetti su larga scala. «Vogliamo che l’innovazione digitale sia inclusiva: ogni persona deve poter accedere ai servizi, indipendentemente dal suo livello di competenza», sottolinea Mangia. «I chatbot e gli assistenti avanzati hanno il vantaggio di velocizzare molto l’inclusione, personalizzando le soluzioni in base alle singole esigenze». DXC Technology supporta il Ministero della Cultura nei progetti PNRR per la digitalizzazione e la formazione, nell’ambito dei bandi Consip Data Management e SAC2. L’obiettivo: innovare le infrastrutture e gli archivi per proteggere e valorizzare il patrimonio culturale italiano attraverso tecnologie cloud, AI e data analytics. «Il nostro obiettivo è creare soluzioni che entrino a far parte della società».
La parità di genere è anche un percorso a lungo termine, che richiede consapevolezza e continuità. In questa direzione si inserisce il progetto con la Foundation for Digital Sustainability, nato per affrontare un tema complesso come quello dei disturbi alimentari tra i giovani. «È un modo per andare oltre la dimensione operativa quotidiana – spiega Mangia – e costruire una cultura aziendale più empatica e inclusiva, capace di valorizzare le persone nella loro interezza».
FORMAZIONE E LAVORO
DXC si propone di dialogare con i giovani del mondo universitario, costruendo un collegamento diretto tra formazione e lavoro attraverso diverse accademie. Con l’Università Federico II di Napoli, DXC ha sviluppato progetti legati alla filiera sanitaria locale, coinvolgendo gli studenti per creare competenze multilivello e trasversali. Il 28 e 29 ottobre, insieme all’Università LUM di Bari, DXC ha organizzato un hackathon dedicato alla sostenibilità digitale, per favorire lo sviluppo di soluzioni innovative. «Il modello organizzativo vincente è quello che crea comunità» – afferma Mangia. «Tutti siedono attorno allo stesso tavolo, con ruoli diversi ma ugualmente protagonisti della vita aziendale: solo così è possibile mettere in pratica i valori di inclusione che promuoviamo».


































