La mobilità, infrastruttura portante del sistema Paese

La mobilità come infrastruttura digitale del futuro

Dalle ferrovie ai porti, dalle piattaforme digitali ai sistemi di sicurezza avanzati. Con oltre 2.500 progetti nel mondo, Indra Group punta all’Italia per estendere la sua visione di smart mobility

In Italia, il Gruppo Indra è riconosciuto soprattutto attraverso il brand Minsait. Ma la sua identità va oltre il perimetro di una tech company. Indra è un ecosistema globale, con divisioni che spaziano dalla difesa al controllo del traffico aereo, dallo spazio alla mobilità, un settore che sta ridefinendo se stesso grazie a piattaforme digitali, dati condivisi e modelli di governance aperta.

«La mobilità rappresenta una delle infrastrutture più importanti e decisive per il futuro» – spiega Erminio Polito, CEO di Indra Group Italia. «Non si tratta solo di strade o binari, ma di architetture digitali complesse, in cui l’integrazione dei dati, l’intelligenza artificiale e l’interoperabilità consentono la circolazione di persone e mezzi. È un settore strategico che incide sulla qualità della vita urbana e sulla competitività di aziende e territori». Secondo Polito, le infrastrutture della mobilità sono a tutti gli effetti infrastrutture critiche, al pari di quelle energetiche. «È fondamentale proteggerle e al contempo garantire la sicurezza delle persone che le utilizzano. Non si tratta solo di modernizzare i trasporti, ma di trasformare la mobilità in un’esperienza di viaggio efficiente e sostenibile».

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MOBILITÀ SICURA E GREEN

A livello globale, Indra è una realtà affermata. «Oggi abbiamo all’attivo quasi 2.500 progetti in 50 paesi e 100 città. Ogni giorno gestiamo la mobilità di 78 milioni di persone. Grazie alle nostre soluzioni, contribuiamo alla riduzione di circa 10 milioni di tonnellate di CO2 all’anno, contribuendo alla sicurezza degli utenti grazie a sistemi avanzati di protezione». Indra fornisce consulenza strategica, progettazione dei sistemi e soluzioni verticali, fino alla gestione delle operations.

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«Nel mondo ferroviario la nostra soluzione In-Mova Rail, un sistema di Traffic Management System per la pianificazione e il controllo delle reti, gestisce quasi 30mila km di linee, di cui quattromila ad alta velocità. È adottata in Europa, America Latina e Asia. Operiamo su progetti strategici di segnalamento ferroviario, il cuore della rete ferroviaria, in Spagna, Arabia Saudita, in Lituania e in Irlanda» – spiega Polito.

Indra è presente anche nel trasporto urbano e interurbano. «In Irlanda, abbiamo realizzato una piattaforma digitale integrata che unifica bus, tram e ferrovie. A Brisbane, in Australia, gestiamo sistemi di supporto di bordo per veicoli elettrici a batteria, mentre a Barcellona siamo protagonisti del progetto T-Mobilitat, la mobilità as a Service, che consente ai cittadini di pianificare, pagare e utilizzare i mezzi di trasporto su un’unica piattaforma. A Riad abbiamo implementato un sistema di ticketing integrato per la rete metropolitana, una delle più estese del Golfo, che serve un milione di passeggeri al giorno».

INFRASTRUTTURE SMART

Un’altra area strategica è quella del traffico stradale. «Con la nostra piattaforma In-Mova Traffic gestiamo circa 20mila km di strade» – continua Polito. «Siamo stati tra i primi a sviluppare sistemi di pedaggio free flow, senza barriere fisiche, già adottati in America Latina e negli USA. Inoltre, lavoriamo su progetti di connessione veicolo-infrastruttura, in partnership con Audi e Qualcomm, per sistemi connected-vehicle-to-everything. Queste tecnologie permettono ai veicoli di dialogare con l’infrastruttura, ricevere informazioni sul traffico ed effettuare pagamenti. Il mercato italiano ha ormai raggiunto una maturità che consente di avviare progetti di questo tipo, in un ecosistema dove infrastrutture e reti intelligenti sono già realtà». Indra opera in oltre 80 aeroporti e 50 porti nel mondo, tra cui Helsinki (Finlandia) e Valparaíso, (Cile), con soluzioni per la gestione dei flussi, la digitalizzazione dell’esperienza dei passeggeri e la sicurezza logistica.

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«Sono competenze che intendiamo valorizzare anche nel mercato italiano» – afferma Polito. Indra ha partecipato al forum sull’innovazione digitale ComoLake 2025, nella sessione dedicata alla mobilità, a conferma dell’attenzione che riserva alla trasformazione digitale di questo settore. L’azienda è impegnata in diversi progetti italiani di smart mobility, tra cui una soluzione per la sicurezza dei passaggi a livello, basata su sensori 3D e radar. «Oggi, in Italia si contano più di cinquemila passaggi a livello, di cui la maggior parte non eliminabili per vincoli urbanistici, geografia o costi. Qui sicurezza e tecnologia devono evolvere insieme, non separatamente» – afferma Polito.