Trenton dà valore alla genitorialità in azienda

Trenton dà valore alla genitorialità in azienda
Carlotta Giovetti

Trenton fa un grande passo in avanti verso l’Industria 6.0, dando valore alla genitorialità. Dopo la parità di genere, l’azienda di Frassinoro investe nelle competenze dei neo-genitori con un progetto unico di video-pillole e consulenze. 

Le aziende metalmeccaniche come la modenese Trenton sono microcosmi che esemplificano in tutto e per tutto la società in cui viviamo.

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Trenton conta 115 addetti, di cui 1/3 sono genitori: madre e padri con figli bambini o adolescenti, al pari quindi di doveri, responsabilità ed anche qualità che solo l’essere genitori rende evidenti, e può addirittura far migliorare, per essere poi applicate, come nuove competenze, anche sul lavoro.

Un valore aggiunto che non è passato inosservato a Carlotta Giovetti (nella foto), la determinata Ceo di Trenton che ha deciso di dare base e supporto a queste nuove competenze che, i genitori-lavoratori, nemmeno sanno di avere.

Con consulenze di esperti: che valorizzano i saperi dei genitori, li rendono evidenti, e stimolano all’applicazione produttiva, non solo in famiglia ma anche in azienda. Perché molto della nostra società attuale, parte proprio dal luogo di lavoro. L’imprenditore, in questo senso, ha grande responsabilità anche nei confronti della società.

E‘ su queste basi che si fonda anche l’Industria 6.0 che porta un passo avanti ancora ‘l’uomo al centro’: un uomo o donna che sia, lavoratore, che sta bene nella azienda dove lavora e dove trascorre la maggior parte del suo tempo.

Per questo: dopo la parità di genere, l’azienda di Frassinoro investe nelle competenze dei neo-genitori con un progetto unico di video-pillole e consulenze. 

Dopo aver ottenuto la prestigiosa Certificazione per la Parità di Genere, Trenton Spa, azienda emiliana specializzata nella produzione ed esportazione di meccanica ad alta tecnologia, compie un passo ulteriore e innovativo: sostenere concretamente la genitorialità trasformando l’esperienza con i figli in preziose soft skill aziendali.

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Carlotta Giovetti (nella foto), amministratore delegato di Trenton, prosegue nell’impegno per garantire un ambiente di lavoro equo, inclusivo e rispettoso.

“Abbiamo già una formazione specifica e delle brochure informative,” spiega l’AD Giovetti, “ma ci siamo chiesti: concretamente, cosa possiamo fare? Volevamo fare qualcosa che coinvolgesse davvero le persone. Siamo partiti dal concetto che molte competenze utili nel lavoro nascono proprio dall’esperienza con i figli.”

Il cuore del nuovo progetto sono delle micro-pillole video, divise per età e per argomento, pensate per fare emergere nei genitori la consapevolezza delle nuove capacità acquisite con la nascita dei figli. L’obiettivo è riscoprire i lati del carattere che, potenziati dalla complessa esperienza genitoriale, possono essere impiegati con successo nel lavoro e nelle relazioni con i colleghi.

Per dare concretezza e autorevolezza al progetto, Trenton ha coinvolto due esperte altamente qualificate:  Rosaria Di Puorto, ostetrica all’Ausl di Modena, autrice e docente SMECHIMAI Unimore (per la dottoressa Lara Arduini)  e la coach e avvocato Elena Cuppini mediatore familiare e family life coach

“È un vero percorso di consapevolezza,” prosegue Giovetti, “per far comprendere e riconoscere capacità spesso sottovalutate. I neogenitori tendono a pensarsi inadeguati, confrontandosi negativamente con gli altri. Vogliamo invece valorizzare qualità come: pazienza e cura, attenzione al dettaglio, pianificazione, responsabilità ed empatia.
Osserva l’AD. “Ci sono dietro doti organizzative e relazionali molto potenti che impattano sulla logistica e sulla gestione del tempo.”

Il progetto non si ferma ai neonati. Per i genitori di adolescenti sono previste tre pillole video specificamente dedicate alla gestione dei conflitti, (al posto di negoziazione) e alla mediazione, la creazione di un rapporto di fiducia e libertà, onestà e autenticità.

Tutte queste competenze risulteranno estremamente utili anche al lavoro quando le persone ne prendono consapevolezza e imparano ad usarle anche nei rapporti con i colleghi, i clienti, la dirigenza.

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“In questi momenti cruciali, i genitori diventano veri e propri mediatori, divisi tra l’istinto di protezione e la necessità di concedere autonomia,” spiega Giovetti. Lavorare in squadra, in sostanza, si impara anche gestendo le dinamiche familiari: gestire la relazione con i nonni, con la scuola, con gli insegnanti o con altri genitori è a tutti gli effetti un lavoro di coordinamento e comunicazione. “Se pensiamo ai reparti di un’azienda,” osserva l’AD, “vediamo che queste competenze tornano utilissime nella logistica, nella qualità, nel commerciale e, naturalmente, nella comunicazione aziendale.” Le prime video-pillole sono già in produzione e verranno rilasciate nei prossimi mesi. Ma il supporto di Trenton va oltre i contenuti digitali. L’azienda ha messo a disposizione di tutto il personale due ore gratuite di consulenza, anche da remoto, con le professioniste coinvolte nel progetto. Il servizio, interamente pagato da Trenton, è aperto anche ai consorti dei dipendenti, riconoscendo il valore della co-genitorialità. Dopo queste due ore, chi lo desidera potrà proseguire il percorso in autonomia, forte di una maggiore consapevolezza e delle risorse messe a disposizione dall’azienda.