Canon, il futuro della stampa è AI-driven

Canon, il futuro della stampa è AI-driven

Dal cloud all’AI, con ImageFORCE Canon disegna la nuova frontiera delle stampanti sicure in un ecosistema integrato che ottimizza sicurezza, esperienza utente e manutenzione preditiva

Come ogni prodotto, anche le stampanti si sono evolute nel tempo. Conosciamo la stampante come dispositivo hardware, puramente legato a produzione di contenuti e scansione. Negli anni, il settore è andato avanti, vivendo almeno due fasi cruciali. La prima riguarda l’avvento del cloud, e dunque il “dialogo” tra stampante e rete. Poi quella odierna, in cui intelligenza artificiale e sicurezza informatica aprono a nuovi utilizzi dei dispositivi di stampa e, dunque, a ulteriori rischi nella gestione e manipolazione del dato.

«Le stampanti odierne sono macchine “intelligenti” che in quanto tali vanno monitorate e ottimizzate per far sì che rappresentino un valore per l’azienda anche dal punto di vista della protezione del dato» – spiega Simone Bodini, product business developer di Canon Italia.

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L’ECOSISTEMA IMAGEFORCE

A ottobre del 2024, il gruppo svela imageFORCE, la nuova piattaforma che crea un innovativo ecosistema di fatto composto di hardware, software e servizi. «Scegliere una stampante non è solo più una questione di velocità di produzione» – prosegue il manager. «Basti pensare a ciò che ha voluto dire il GDPR per gli uffici che stampano fogli, con informazioni sensibili». La stampante oggi non è più un semplice dispositivo periferico: «Riceve e invia dati sensibili che vanno protetti non solo da intrusioni esterne, ma anche da usi impropri all’interno dell’azienda». Per questo l’accesso è riservato a utenti autorizzati, le attività vengono tracciate in tempo reale e le code di stampa spariscono: in questo modo si evita che documenti riservati finiscano per errore nelle mani sbagliate. «Con imageFORCE – sottolinea Bodini – abbiamo pensato a un vero e proprio ecosistema di stampa e scansione. Canon non produce e offre solo stampanti ma anche software e servizi. Questo rende esponenziale la forza e l’efficacia dei dispositivi».

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«Di solito, i vendor aggiornano la loro piattaforma tecnologica ogni sei o otto anni» – spiega Bodini. «Quando lo fanno, cercano un vero e proprio salto generazionale. Qui si inserisce imageFORCE per rispondere a nuovi bisogni e anticipare in certi casi il futuro». Con il primo lancio Canon ha portato a bordo delle stampanti la tecnologia OLED, propria delle fotocamere mirrorless professionali del brand. «Ed è grazie a ciò che si è alzata l’asticella della produzione di contenuti in ufficio, con una qualità prima difficile da raggiungere» – afferma Bodini. «Con l’arrivo dell’AI, la gamma integra chip collegati alle componenti della stampante che raccolgono le statistiche di utilizzo con due finalità: da un lato migliorare la sicurezza, dall’altro anticipare i guasti grazie alla manutenzione predittiva. Così si evitano danni imprevisti e si prolunga il ciclo di vita della stampante, con ulteriori benefici in termini di ottimizzazione di TCO».

SICUREZZA A 360 GRADI

Sul fronte sicurezza, la piattaforma può suggerire un profilo personalizzato, calibrato sulle esigenze specifiche di ciascun utente. «Si tratta di un kit che viene attivato per dare al consumatore l’utilizzo migliore in base a sei profili differenti, che vanno dal livello base a quello massimo di protezione» – spiega Bodini.

Il punto è garantire che anche chi non è esperto nella gestione dei parametri di una stampante possa contare su impostazioni automatiche, riducendo il rischio di vulnerabilità. E non è tutto: Canon ha sviluppato quello che definisce un approccio “360 security”, un insieme di soluzioni delineato su tre contesti: l’ambiente di rete, l’accesso al dispositivo e la sicurezza documentale. «Questo approccio aiuta a centralizzare alcuni processi e a raggiungere la conformità normativa anche aggiungendo pacchetti specifici nel corso del tempo, per accompagnare la crescita dell’azienda».

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In un anno, imageFORCE ha compiuto molti passi avanti. «Abbiamo dato alla stampante la capacità di monitorare il suo stato: riconosce gli spostamenti, i cambi di utilizzatore e segnala gli aggiornamenti necessari per difendersi dalle minacce cyber. Il futuro del printing sarà sempre più guidato dall’AI, con un’esperienza utente semplice ma completa. La stampante non è più una periferica ferma tra due scrivanie ma un asset centrale nei processi di gestione sicura dei dati».