Da GE Healthcare e UPMC University of Pittsburgh un nuovo sistema di imaging per la diagnostica patologica

Il sistema di imaging per la patologia digitale Omnyx presentato per la prima volta in Italia al Congresso di Anatomia Patologica SIAPEC

GE Healthcare presenta per la prima volta in Italia, al congresso triennale SIAPEC (26-30 Ottobre, Ergife Palace Hotel, Via Aurelia 619, Roma), Omnyx Integrated Digital Pathology, un sistema di imaging digitale sviluppato in collaborazione con l’UPMC, affiliato con l’Università di Pittsburgh, con l’obiettivo di promuovere l’utilizzo clinico routinario delle tecnologie digitali in patologia, attualmente impiegate per applicazioni di nicchia.

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“Omnyx permette di immaginare un futuro in cui l’analisi e il workflow delle immagini possano dare la possibilità ai medici patologi di prendere decisioni cliniche certe, permettendo una migliore cura del paziente,” ha dichiarato Stefano Valgimigli, GE Healthcare. “ Il nostro obiettivo è quello di fare leva sulle potenzialità dell’Information Technology per portare le informazioni del paziente al giusto patologo al momento giusto, per una corretta diagnosi.”

Omnyx ha creato una soluzione che consiste in scanner automatizzati progettati per operare all’interno di un laboratorio clinico, software per il workflow che permettano al laboratorio e ai medici patologi di effettuare le diagnosi in assenza di vetrini, integrazione con i sistemi informativi dei laboratori, un sistema backend per la gestione delle immagini e dei dati, con la necessaria autorizzazione regolamentare in quanto strumento medico.

In anatomia patologica c’è la necessità di condividere casi complessi con gli specialisti, spesso a distanza. Il trasporto fisico del materiale aumenta il rischio di danni o perdita di dati e potrebbe causare ritardo nella diagnosi. Omnyx, dato che i patologi potranno accedere agli stessi dati indipendentemente dall’area geografica in cui si trovano, potrà contribuire a raggiungere anche le aree remote o poco servite.

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Inoltre, Omnyx aiuterà i patologi a condividere i dati e confrontarsi con colleghi ed esperti del settore, interpretare i risultati utilizzando avanzati algoritmi. In questo modo sarà favorita una diagnosi migliore e più rapida, che supporterà le decisioni terapeutiche, aiutando ad ottimizzare il ciclo delle cure e mantenendo la semplicità di utilizzo cui i patologi erano abituati con il microscopio tradizionale.

In confronto all’approccio tradizionale, Omnyx potrebbe aiutare a ridurre i costi, dal momento che i clinici potranno evitare più facilmente eventuali ritardi e danni legati al trasporto dei dati, all’archiviazione e allo stoccaggio dei materiali.

Omnyx ha ricevuto il marchio CE IVD per l’uso clinico e la prima installazione al mondo è stata fatta all’inizio del 2013 ad Arau, Svizzera. OmnyxTM sarà commercializzato in Italia nel 2014.

“Siamo rimasti sorpresi dalla facilità di utilizzo di questo sistema, che offre nuove e numerose possibilità di accelerare e semplificare il workflow nella gestione dei dati dei pazienti” spiega il Professor Grobholz, Direttore del Dipartimento di Patologia, State Public Hospital, Aurau. “In breve tempo abbiamo iniziato ad adottarlo quotidianamente, e sono convinto che potrà rappresentare una nuova era nella patologia digitale, favorendo diagnosi più rapide e affidabili e un conseguente miglioramento della qualità delle cure”.