Data centre: in Europa è possibile un risparmio energetico per 300 milioni di Euro l’anno

Grazie al proprio programma di efficienza energetica, Colt riduce di un quinto il consumo annuale di energia in tutti i data centre europei

Colt annuncia di aver ridotto i consumi energetici del 18% nei propri data centre europei. Questo risultato è stato ottenuto grazie al programma continuativo di efficienza energetica in atto dal 2010 che, nel corso di tre anni, ha portato a un risparmio annuale di energia elettrica di 43 gigawatt/ore (GWh), equivalente a una riduzione dell’impatto ambientale di CO2 di 15.000 tonnellate, oltre al risparmio – sempre su base annuale – di 4 milioni di Euro di costi energetici1.

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Si stima che il consumo di energia elettrica dei data centre europei raggiungerà 104.000 GWh (104 TWh) entro il 2020, dai 60 TWh attuali: la richiesta di una maggiore efficienza energetica che minimizzi sia l’impatto ambientale che il consumo di energia risulta quindi inderogabile. Attualmente questo rappresenta un costo considerevole per tutto il settore poiché incide per il 30-50% sui costi operativi dei data centre.

Obiettivo: riduzione nell’utilizzo annuale dell’energia elettrica del 5% 

Sulla base dei risultati raggiunti negli ultimi tre anni, Colt ritiene che, senza investimenti capitali significativi, per tipologie omogenee di data centre, una iniziale riduzione nell’utilizzo annuale dell’energia elettrica del 5% (3TWh) sia un obiettivo minimo realistico in Europa, considerato che i data centre in questa regione hanno un’età media di oltre nove anni. Una riduzione dei consumi di questa portata ridurrebbe l’impatto ambientale da CO2 di oltre 1,2 milioni di tonnellate e consentirebbe un risparmio annuale di oltre 300 milioni di Euro a livello di costi operativi. Questo produrrebbe un impatto ambientale equivalente alla riduzione del consumo totale annuale di elettricità di 1milione e 70 mila utenze domestiche in Italia, una volta e mezzo il numero delle utenze domestiche della città di Milano.

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L’impegno di Colt nel risparmio energetico

Colt ha aderito al Codice di Condotta dell’Unione Europea sull’Efficienza Energetica dei Data Centre e ha istituito un programma di efficienza energetica che interessa complessivamente uno spazio di 30.000m2 in tutta Europa, compresi due date centre in Italia. Il programma da principio era rivolto specificamente ai padiglioni preposti alla conservazione dei dati e riguardava progetti selezionati per portare efficienza energetica, e quindi significativi risparmi, in un periodo di tempo relativamente breve. Questi progetti hanno rappresentato la maggior parte del 10% del risparmio che Colt ha ottenuto in tutta Europa nel corso dei primi dodici mesi del programma (2010).

Nel corso del secondo e del terzo anno, Colt ha ottenuto una ulteriore riduzione dei consumi dell’8% – con contributi significativi provenienti da progetti infrastrutturali. Questi progetti, che hanno richiesto un maggiore investimento, sono stati selezionati sulla base di singoli casi aziendali; ognuno di essi ha portato validi benefici ambientali e risparmi nei costi operativi nell’arco di vita residua delle apparecchiature installate. I progetti infrastrutturali hanno compreso il rinnovamento delle unità di raffreddamento, degli impianti di refrigerazione e dei gruppi di continuità (UPS).

Ian Dixon, Vice President Operations, Colt, ha affermato: “Dal punto di vista ambientale e dei costi, Colt ha dimostrato che si può ottenere un sostanziale risparmio energetico migliorando l’efficienza all’interno dei singoli padiglioni dedicati ai dati, così come nell’intera infrastruttura dei data centre, sia dentro che fuori. La nostra esperienza conferma che buona parte di tale risparmio deriva da una serie di semplici interventi capaci di apportare rendimenti consistenti entro un periodo di tempo che va da dodici a diciotto mesi. Visto il profilo per età e stato delle sedi dei data center in Europa non c’è ragione per cui le riduzioni dei consumi non possano essere replicate su larga scala nell’intero settore”.

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“Nell’attuale contesto economico le aziende cercano di ridurre i costi e di raggiungere una maggiore efficienza. Peraltro, tra molti attori del settore dei data centre c’è la convinzione che per creare efficienze energetiche si debbano effettuare investimenti ingenti. Non crediamo che sia così. Colt ha ottenuto la maggior parte del risparmio dal 2010 ad oggi grazie ad iniziative all’interno dei padiglioni dedicati ai dati che hanno richiesto investimenti minimi, quali interventi per la gestione del flusso d’aria potenziato, installazione di sistemi di misurazione più accurati e restrizione degli intervalli di tolleranza per la temperatura dell’aria di raffreddamento e umidità”.

Ian Dixon sottolinea che gli investimenti infrastrutturali per le aziende con data centre obsoleti possono offrire rendimenti decrescenti e diventa più forte la giustificazione economica per il trasferimento in un nuovo data center, in particolare laddove le aziende possono pianificare gli investimenti per allinearsi con i progetti di consolidamento dell’infrastruttura IT. In questo caso, i fattori chiave da considerare in fase di progettazione per garantire la massima efficienza del data center nel corso di tutta l’esistenza sono l’efficienza delle attività e la flessibilità in termini di alimentazione, raffreddamento e spazio.