A SIA-SSB la gestione della Centrale di Allarme Interbancaria di Banca d’Italia

SIA-SSBsi è aggiudicata il bando di gara indetto dalla Banca d’Italia per la gestione della Centrale di Allarme Interbancaria (CAI), l’archivio informatizzato degli assegni bancari e postali e delle carte di pagamento irregolari.

Il valore totale dell’appalto, di durata quinquennale con eventuale proroga triennale della Concessione, è di 23.174.800 euro.

L’offerta di SIA-SSB è stata selezionata per le elevate caratteristiche tecnico-qualitative e per le migliori condizioni economiche rispetto alle altre società concorrenti.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

SIA-SSB gestirà l’intero sistema informatico della sezione centrale della CAI, di cui la Banca d’Italia è titolare, nonché le interconnessioni tra questa e le sezioni remote (archivi locali) che risiedono presso gli enti tenuti alla segnalazione (banche, Poste Italiane, intermediari finanziari vigilati emittenti carte di pagamento, prefetture per il tramite del Ministero dell’Interno, Autorità Giudiziaria per il tramite del Ministero della Giustizia).

Sono inoltre previste nuove funzionalità tra cui l’apertura ad altre infrastrutture di rete, attualmente disponibili, ammesse a partecipare al “Sistema per la trasmissione telematica di dati” (SITRAD) ed il rafforzamento delle procedure di “disaster recovery”.

La Centrale di Allarme Interbancaria scambierà dati con le sezioni remote tramite la Rete Nazionale Interbancaria (RNI) secondo gli attuali standard. Quotidianamente gli enti segnalanti saranno tenuti ad inviare a SIA-SSB le informazioni pertinenti ai diversi strumenti di pagamento irregolari e ricevono dalla medesima società le conferme e le relative divulgazioni.

La Centrale di Allarme Interbancaria della Banca d’Italia, istituita per legge in seguito alla depenalizzazione di una serie di reati minori tra cui l’emissione di assegni senza provvista o autorizzazione, fornisce un servizio di interesse generale finalizzato ad assicurare il regolare funzionamento del sistema dei pagamenti.

Leggi anche:  La Banca 3D interattiva

Esso contiene le generalità dei soggetti:

– che hanno emesso assegni bancari e postali senza autorizzazione o presentati al pagamento senza provvista, cioè senza che vi fossero fondi necessari per far fronte al pagamento dell’assegno;

– a cui sia stata revocata l’autorizzazione all’utilizzo di carte di credito e di debito a causa del mancato pagamento delle somme relative alle transazioni o ai prelievi effettuati con le suddette carte.

L’iscrizione in archivio dei soggetti che hanno tratto assegni senza autorizzazione o provvista determina l’applicazione della cosiddetta “revoca di sistema”, che comporta il divieto, per la durata di 6 mesi, di emettere assegni e di stipulare nuove convenzioni di assegno presso il sistema bancario e postale.

L’iscrizione in archivio dei soggetti a cui sia stata revocata l’autorizzazione all’utilizzo di carte di credito e di debito dura 2 anni ma non comporta l’impossibilità di ottenere il rilascio di altre carte: tale scelta è lasciata ai singoli emittenti.

Nella Centrale di Allarme Interbancaria confluiscono anche le informazioni relative alle sanzioni amministrative e penali applicate rispettivamente dai Prefetti e dall’Autorità Giudiziaria per l’emissione di assegni bancari e postali senza l’autorizzazione o senza provvista.

Nella CAI sono inoltre presenti i dati anonimi identificativi degli assegni bancari e postali e delle carte di pagamento “a rischio” (ad esempio, sottratti o smarriti oppure bloccati per altri motivi).