Uno studio tedesco spiega come il social network di Zuckerberg porti le persone a essere invidiose verso gli altri utenti e di conseguenza a essere insoddisfatti della propria vita
Secondo il Dipartimento di Sistemi Informativi del TU Darmstadt, Facebook provoca una vera e propria “spirale di invidia”. L’invidia nei confronti dei propri “amici” social porta gli utenti a impreziosire il proprio profilo digitale provocando l’attenzione negativa degli altri contatti.
La ricerca
Il responsabile del progetto di ricerca, la dottoressa Hanna Krasnova, ha spiegato che oltre un terzo degli intervistati ha provato frustrazione nell’uso di Facebook, il cui operato è stato recentemente criticato dal CEO di Google Larry Page, e un quinto ha provato invidia nei confronti dei suoi contatti “sebbene gli intervistati fossero riluttanti ad ammettere i propri sentimenti di invidia nell’accedere alle abbondanti notizie positive dei profili di apparente successo dei propri ‘amici’”.
L’invidia digitale cresce con il desiderio di apparire
Un uso spasmodico del social network quindi non solo può provocare un eccesso di autostima ma anche il suo esatto contrario, cioè un sentimento di insoddisfazione per la propria vita.“Gli utenti non particolarmente attivi nelle comunicazioni interpersonali sui social network, li utilizzano soprattutto come fonti di informazioni, ad esempio per la lettura di messaggi degli amici, controllando i feed delle notizie, o per la navigazione delle foto, e sono particolarmente soggetti a esperienze dolorose. L’invidia verso i propri amici di Facebook conduce a un circolo vizioso”, continua la Krasnova. La ricerca infatti mette in luce che coloro che provano sentimenti negativi nei confronti dei propri contatti sono portati a impreziosire il proprio profilo suscitando poi lo stesso sentimento negli altri. La causa principale che provoca questi sentimenti, secondo i dati raccolti, sembra siano le foto delle vacanze.