BioDigitalValley e la Regione Valle D’Aosta insieme per la ricerca bioinformatica

"Quando il progetto di ricerca è serio, convincente e stimolante, creare un network di soggetti che agiscono sia da innovatori che da ricettori di innovazione è semplice e di successo". Con queste parole Paolo Consoli, Amministratore di BioDigitalValley, ha aperto oggi la tavola rotonda che si è tenuta al Forte di Bard in Valle d’Aosta sul tema della ricerca e innovazione in ambito bioinformatico.

Il riferimento è al progetto IMAGE, che BioDigitalValley sta sviluppando grazie al contributo della Regione Valle d’Aosta e in collaborazione con la facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell’Università degli Studi di Milano e con una rosa di partner scientifici di eccellenza, tra cui spicca l’Istituto per la Ricerca sul Cancro di Candiolo.

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"Il progetto IMAGE, ha spiegato il dott. Enrico Bucci, Direttore Scientifico di BioDigitalValley, punta ad indagare la possibilità di effettuare nuove scoperte scientifiche in ambito biofarmaceutico mediante l’identificazione, la catalogazione e l’analisi statistica delle immagini pubblicate negli articoli scientifici e collegate ad una determinata patologia o biomolecola.

Lo scopo è quello di identificare nuovi potenziali marcatori proteici di malattie di interesse, soprattutto in ambito oncologico e neurodegenerativo." L’ambito di ricerca del progetto IMAGE è quello della bioinformatica, la disciplina che deriva dalla fusione delle tecnologie dell’informazione con la biomedicina e che costituisce il settore di attività di BioDigitalValley.

BioDigitalValley nasce nel 2008 come start up del Gruppo RGI, leader da vent’anni nel settore ICT per il mondo Finance, per dedicarsi all’ideazione e sviluppo di nuove soluzioni informatiche per la ricerca biologica, farmaceutica e in ambito eHealth. La società oggi conta una decina di ricercatori e da marzo si è insediata presso la Pepiniere d’entreprises di Pont Saint Martin in Valle d’Aosta.

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"La scelta di investire su progetti di questo genere, ha detto l’Assessore regionale alle Attività Produttive Ennio Pastoret, è particolarmente interessante per la Valle D’Aosta, che da sempre punta a valorizzare sul territorio le aziende ad alta innovazione.

Inoltre la nostra posizione è strategica per la biomedicina perché si colloca al confine di due poli biotecnologici molto forti in Europa e nel mondo, quali la Francia e la Svizzera, con le quali potremmo intraprendere collaborazioni di respiro internazionale".