Smascherata la censura

Si chiama “Italia Taglia” il progetto promosso dalla Cineteca di Bologna volto a recuperare tutti i frammenti di film che subirono la censura. In questo modo sarà possibile rileggere il cinema italiano dal punto di vista dei tagli che subì. Ma l’obbiettivo più grande del progetto è quello di ricostruire la storia della censura. Il tutto sarà disponibile on-line!

L’arte è eterna. Lo dicono i poeti e gli artisti. Eppure esiste un’invenzione umana, chiamata censura, che ha il potere di distruggerla e gettarla nell’oblio. Sulla scia di questa considerazione, nell’epoca del tutto è possibile, un gruppo della Cineteca di Bologna ha inaugurato il progetto “Italia Taglia”, volto a ricostruire il destino di tutti quei frammenti di film andati perduti dal 1913 in poi a causa della censura.
Strano come ciò che avrebbe dovuto sparire per sempre riemerga oggi proprio dagli archivi del Dipartimento dello Spettacolo, su cui puntigliosamente erano stati segnalati i pezzi inquisiti . Così, grazie a questo ritrovamento, sarà possibile rileggere la storia del cinema italiano sotto il profilo dei tagli che dovette subire.
Come una nemesi storica verso la società del secolo scorso, il materiale censurato sarà disponibile proprio nel luogo in cui la parola censura sembra ormai bandita. Su internet, a partire dal 16 luglio, potrà essere visionato il materiale raccolto dalla Cineteca di Bologna consultando il sito www.italiataglia.it. I dati riguarderanno circa 30 000 pellicole e copriranno le annate dal 1913 al 1944.

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Il progetto sui film censurati fa parte di un disegno ancora più grande. L’archiviazione del materiale censurato mira a ricostruire la storia della “revisione cinematografica” (così si chiama la censura dei film), i suoi metodi, gli obbiettivi e le finalità. Questa ricostruzione però si sta rivelando più complessa della precedente perché necessita di documentazione cartacea quale visti di censura, chilometriche pratiche burocratiche e all’occorrenza pratiche giudiziarie. La difficoltà di tale ricerca è confermata dall’aiuto che è stato chiesto all’Università, in particolare a quella di Bologna e a quella di Padova. Entrambe creeranno gruppi di lavoro che si occuperanno del problema e che avranno come finalità l’assegnazione di alcune tesi di laurea sui materiali acquisiti e conservati nell’ambito del progetto.

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