L’Università di Cambridge difende l’umanità dalle macchine

SAS investe 1 miliardo di dollari in Intelligenza Artificiale

L’ateneo britannico propone l’istituzione di un Centro Studi sul Rischio Esistenziale per prevenire le minacce alla sopravvivenza dell’uomo: intelligenza artificiale, guerre nucleari, biotecnologie e cambiamenti climatici

Di solito a difendere l’umanità ci pensano i supereroi, ma visto che in giro non se ne vedono, ci pensa l’università di Cambridge. I ricercatori dell’ateneo nel Regno Unito propongono  l’istituzione di un Centro Studi sul Rischio Esistenziale (CSER).

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Il CSER dovrebbe avere il compito di valutare quale impatto potrebbero avere sull’esistenza dell’uomo fattori di rischio come il biotech e le nanotecnologie, cambiamenti climatici estremi, guerre termonucleari e la nascita dell’intelligenza artificiale.

Prevenire un futuro come Matrix e Terminator

La fantascienza ha spesso giocato sul rapporto uomo-macchina. In queste storie gli esseri artificiali, resisi conto di non dover più dipendere dall’uomo, cercavano di sopraffarlo. Visto che la tecnologia sta facendo passi da gigante in materia di intelligenza artificiale, gli scienziati del CSER temono che nel futuro le macchine possano entrare in conflitto per la sopravvivenza con l’uomo, e vincere.

Nei prossimi anni probabilmente si vedrà la nascita di una “intelligenza generale artificiale” (AGI), capace di programmare e costruire macchine tutta da sola. Tra l’uomo e la AGI potrebbe instaurarsi una sorta di competizione per lo sfruttamento delle risorse, dice il filosofo e co-fondatore di CSER Huw Price, nella stessa maniera in cui i gorilla e gli umani si contendono il territorio in questo momento.

Price ha spiegato come non sia l’uomo a essere ostile nei confronti del gorilla, ma la sua mancanza di interesse nei confronti delle esigenze di qualunque specie e lo sfruttamento intensivo delle risorse solo a suo vantaggio porterà l’animale all’estinzione. La stessa cosa potrebbe avvenire fra le AGI e l’uomo, e certamente nessuno vuole fare la fine del gorilla.

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