La Silicon Valley bloccata dalla proteste per il caro affitti

I cittadini di San Francisco protestano contro il caro affitti causato dalla presenza nella Silicon Valley di colossi del web e dell’hitech

Da due settimane la Silicon Valley, in cui anche Baidu ha aperto un proprio ufficio, è invasa da comuni cittadini arrabbiati come molte città italiane. Gli abitanti di San Francisco bloccano sistematicamente i bus-navetta che ogni giorno trasportano i dipendenti di Apple, che permette di regalare libri con iBookstore, e delle altre aziende hitech dalle loro abitazioni al posto di lavoro. La protesta nasce dal caro affitti che ha colpito la zona proprio a causa di queste grandi società.

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Poco spazio e gli affitti si impennano

Negli USA per definire il fenomeno che ha scatenato l’ira dei cittadini si parla di “tech-boom gentrification”. Nella Silicon Valley hanno sede quasi tutte le maggiori aziende di hitech ma lo spazio non basta per tutte. Negli anni, a causa della continua crescita di queste società, gli alloggi sono diventati troppo alti per i comuni cittadini e la cosa non fa che peggiorare. A tutto ciò si aggiunge il fatto che il traffico risulta sempre più congestionato.

Al momento, il problema strutturale della Silicon Vally, il polo tecnologico più importante al mondo, non è risolvibile a meno di un cambiamento di proporzioni epiche. Il giornalista e blogger Matthew Yglesias ha proposto di spostare tutti big dell’hitech dalla San Francisco Bay Area a Cleveland, in Ohio. Secondo l’esperto, la zona prescelta garantirebbe più spazio vitale per queste aziende senza perdere in capitale umano e in investimenti.

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