Oracle conquista Sun

Con la nuova acquisizione da 7,4 miliardi di dollari la società di Larry Ellison mette le mani sul patrimonio software di Scott McNealy ed estende le competenze sulla componente server e data center. Il profilo che più le si avvicina è ora quello di Ibm. Quest’ultima, nel giro di sole due settimane, cambia ruolo e da possibile acquirente diventa il concorrente numero uno della nuova compagine Sun-Oracle.

L’acquisizione di Sun da parte di Oracle ribalta completamente lo scenario dell’industria dell’Information Technology. Si concretizza il matrimonio di due tra le maggiori aziende della Silicon Valley cresciute l’una accanto all’altra nel corso degli anni ottanta. Scott McNealy e Larry Ellison hanno condiviso nel tempo l’elitario predominio dei sistemi Unix e sono sempre stati personaggi animati dalla creazione di un’alternativa al mercato mainstream Ibm-Microsoft. Il cartello Oracle-Sun potrebbe prefigurare l’inizio di un nuovo percorso originale nell’universo dell’IT è Sun potrà avvalersi di una rinnovata stabilità finanziaria. Probabilmente le trattative che hanno portato alla chiusura positiva dell’operazione avevano seguito un binario parallelo a quelle intercorse con Ibm, difficile altrimenti spiegarsi la rapidità con cui si è arrivati all’approvazione definitiva da parte dei rispettivi consigli di amministrazione.

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Ma chi l’avrebbe mai detto? Una software house si compra una server company. In alternativa a Ibm i più davano come credibile un’acquisizione da parte di Cisco, ma le sorprese vanno oltre le logiche più razionali Le grandi acqusizioni di Oracle erano state finora mirate al mondo delle applicazioni e del middleware complementare alla propria offerta, tra queste PeopleSoft, Jde, Siebel, Hyperion e Bea Systems. La novità con l’acquisizione di Sun, al di là del valore del patrimonio Java e MySql, è l’estensione verso la componente hardware. Dal punto di vista ingegneristico sulla parte server, di sistema operativo e di competenze architetturali, Sun è tra le società più innovative con potenzialità di sviluppo nell’ambito dei data center e del cloud computing.

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Non solo ma su questo terreno, oltre al valore strategico del sistema operativo Unix Solaris e dei processori Sparc, Sun potrebbe estendere la propria expertize sul fronte delle piattaforme Intel. Da questo punto di vista Oracle potrebbe disporre di capacità di integrazione molto diversificate, utili per adattarsi ai più diversi ambienti di computing. Di fatto questa operazione stabilisce una volta ancora che il motore del mercato è il software mentre l’hardware diventa la componente sulla quale agganciare la visione strategica evolutiva. Oracle diventa un’azienda globale ed il profilo che più le si avvicina è ora quello di Ibm. Quest’ultima, nel giro di sole due settimane, cambia ruolo e da possibile acquirente diventa il concorrente numero uno della nuova compagine Sun-Oracle.