NASTARTUP – A Napoli cresce l’ecosistema delle startup

Torna e cresce ancora l’appuntamento mensile per le startup Made in Naples: NAStartUp. Ecco alcuni numeri del fenomeno:

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Oltre 500 partecipanti alla Community, Operatori provenienti da 5 regioni italiane, 50 le proposte di pitch, oltre i 2000 contatti (solo in digitale) ricevuti dalle StartUp selezionate nei 2 eventi scorsi. Tutte le Startup selezionate hanno sviluppato rapporti commerciali e 2 di queste sono in chiusura di finanziamenti privati (seed e venture).

Questi sono solo alcuni parametri che certificano il successo di quest’iniziativa, NAStartUp è una palestra che sta diventando di fatto tra i migliori programmi di accelerazione dal basso per il Made in Naples ed il Made in Sud.

Il Prossimo appuntamento si terrà il giorno 8 Maggio alle ore 18 a Napoli a via Partenope,  12  presso il Vanilla Cafe’.

Tra le molte candidature pervenute sono state selezionate per presentarsi alla community le seguenti Nuove Idee/Imprese innovative:

StartUp Esploratori

  • Napoli@hoc – applicazione per smartphone e tablet che, grazie a un sistema di geolocalizzazione e di navigazione, consente al turista di visitare la città di Napoli in maniera nuova, intuitiva e innovativa

Qual è il prodotto/servizio innovativo che proponete?

Napoli@Hoc è un’applicazione per smartphone e tablet che, grazie a un sistema di geolocalizzazione e di navigazione, consente al turista di visitare la città di Napoli in maniera nuova, intuitiva e innovativa. Il turista può scegliere di girare liberamente per la città ed essere avvisato quando è prossimo a un sito di interesse, oppure intraprendere uno dei percorsi storici o enogastronomici suggeriti dall’app ed essere guidato nei vari punti di interesse. Bisogna immaginare i percorsi come linee di una rete metropolitana e i vari siti di interesse come le fermate: alcuni siti/fermate sono in comune a più percorsi e il turista può, in questi casi, scegliere se continuare lungo la propria “linea” oppure cambiarla come farebbe in uno snodo di qualunque metropolitana. Ogni sito di interesse è spiegato come lo “farebbe un napoletano”, quindi in maniera semplice e spesso aneddotica, ma allo stesso tempo sono fornite informazioni dettagliate e corrette come le “darebbero due archeologhe”.

Per ogni scheda informativa è previsto un approfondimento sul sito, gallerie multimediali e ulteriori informazioni.

Attraverso l’app è possibile inviare ai maggiori social network la propria posizione e condividere immagini e impressioni relative al luogo in cui si trova il turista.

  • DiveLikeapplicazione web che permette a tutti gli appassionati di creare il logbook digitale delle loro esperienze subacquee
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Qual’è la storia della vostra startup?

DiveLike nasce da un idea di uno dei soci fondatori, il siciliano Valerio Barbera, subacqueo ed oggi CTO del progetto.

Il giorno in cui Valerio conseguì il brevetto gli venne consegnato un quaderno ad anelli, in gergo chiamato logbook; un insieme di schede tecniche usate dai subacquei per registrare e tenere traccia di tutte le esperienze affrontate nel tempo. Valerio, informatico, con quelle schede cartacee non ha mai avuto un buon rapporto e così nasce l’idea di un ambiente web dedicato a questo.

Nel 2011 dopo la laurea,Valerio, insieme alla sua idea, si trasferisce a Napoli per un opportunità di lavoro e qui, in azienda, conosce Sebastiano Sicignano e Francesco Criscuolo, oggi rispettivamente amministratore delegato e responsabile marketing della società che cura il progetto DiveLike.

Iniziano così due anni trascorsi fianco a fianco, condividendo il sogno di costruire una realtà imprenditoriale tutta nostra, in cui impegnarci ed imparare, che ci traghettasse verso un futuro diverso, più adatto ai nostri desideri ed alle nostre aspettative, maturando la consapevolezza che DiveLike poteva offrirci questa opportunità.

Due anni di studio costatante su tutti gli aspetti che avrebbero potuto aiutarci nel compiere questo importante passo; marketing, comunicazione, preparazione tecnica, gestione aziendale, e soprattutto l’impegno nel migliorare noi stessi attraverso la formazione personale.

Agli inizi del 2014 DiveLike è praticamente pronto, così lasciamo l’azienda e oggi dedichiamo tutto il nostro tempo nella buona riuscita di questa scommessa.

  • NetSpeed –  Soluzione di ECO-LOCAL  E-COMMERCE

Proponiamo un servizio di eco-local e-commerce, ossia mettiamo in rete i commercianti dei vari quartieri/circoscrizioni, fornendo loro la possibilità di avere un negozio virtuale, una vetrina attraverso cui vendere i loro prodotti, a miglior prezzo, in un’ampia fascia oraria, sollevandoli dai costi fissi e dalla consegna, a nostro carico, e permettendo loro di raggiungere tutte le fasce di utenza possibile, anche i diversamente abili. Offriamo quindi alla cittadinanza tutta la possibilità di poter acquistare i prodotti necessari dal loro commerciante di fiducia, ma consegnando a domicilio e su appuntamento, attraverso numero verde e sito internet  effettuando la consegna a domicilio in bicicletta a pedalata assistita.

StartUp Viaggiatori

  • Volumeetil social network per conoscere gente nuova più grande al mondo che hanno i tuoi stessi interessi musicali. 
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Qual è il prodotto/servizio innovativo che proponete?

Volumeet è una piattaforma che permette ai fan di tenere traccia di tutta la propria vita musicale, sia offline , che online! L’idea è quella di creare le proprie collezioni musicali di tutti gli artisti preferiti, sia con il materiale collezionato nella propria vita, come biglietti dei concerti, poster, magliette, album e rarità sia tenendo traccia degli ascolti, da Spotify e Deezer, video guardati, post condivisi sui social network e tanto altro.

Cosa state cercando in questo momento?

Un venture capital e tante persone volenterose di intraprendere un progetto che può decollare. E’ stato tutto autofinanziato e per perfezionarlo siamo usciti molto fuori budget e tempo. Abbiamo bisogno di un supporto che oltre a mettere ossigeno nelle casse della società dia anche un supporto tecnico per tutto quello che riguarda la parte di marketing e comunicazione.

  • IgoOnun’app che si propone di dar vita all’autostop digitale, creando una comunità di cittadini che, aiutati dalla tecnologia, siano in grado di scambiare informazioni e prendere decisioni intelligenti, rapide e nell’interesse dell’intera comunità. 

Qual è la storia della vs. startup?

L’idea di iGoOn nasce nel 2012, quando Claudio propone una prima versione del progetto(CA.PO.NE. – CAr POoling NEtwork) ad una call4ideas, vincendo la partecipazione al Silicon Valley Study Tour. A partire da Settembre 2012, per circa un anno Claudio di dedica ad una lunga analisi del prodotto e partecipa a vari eventi per Startup. Alla fine del 2013, si aggiungono al team Max e Stefano, due vecchi amici dell’università molto motivati a lavorare per un progetto innovativo. A Dicembre dello stesso anno, iGoOn partecipa e vince allo Startup weekend di Napoli, durante il quale si aggiungono al team Alessia e Giuseppe (Gip). La collaborazione si concretizza immediatamente dopo l’evento, quando il team inizia a progettare e sviluppare il software. A Marzo si aggiunge al gruppo anche Luigi, collega ed amico di Stefano, che completa il team di sviluppo con le sue conoscenze in ambito Android. 

Attualmente il gruppo è al lavoro per rilasciare una prima versione beta entro Giugno e per raccogliere fondi tramite VC, incubatori e bandi pubblici.

I criteri utilizzati per la scelta sono stati: originalità idea, capacità espositiva, scalabilità e mercato potenziale.

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Pitch Social Host

Luca Simeone  – Associazione Napoli Pedala – http://www.napolibikefestival.it, Bike Tour

Napoli Bike Festival, fare cultura sostenibile con la bici

Andare in bici a Napoli è un’esperienza unica, perché regala scorci sorprendenti che è possibile assaporare solo se in città ti sposti su due ruote. In questo momento c’è così tanto interesse sulla mobilità sostenibile, che da quest’anno abbiamo realizzato anche uno spin off del festival che il Napoli Bike Tour con cui offriamo pacchetti ciclo-turistici.. Anche Bike Tour Napoli nasce dal basso, ovvero da quel bisogno di colmare un vuoto. Dal festival al turismo, infatti, il passo è stato breve perché a Napoli non esistevano tour dedicati alla bici, nonostante le tante bellezze del territorio. Chiunque ama pedalare e’ dei nostri