I dispositivi in azienda? Sempre più quelli personali

L’ultimo nato è l’iPad3, ma ci sono anche lo smartphone, l’ebook, il tablet, il portatile. Tutti connessi alle reti aziendali. E il Wi-Fi è in grado di sostenere questa convergenza?

L’annuncio dell’ultimo nato della casa di Cupertino riporta alla luce un dibattito che le aziende sono portate ad affrontare. E’ la questione dell’uso dei dispositivi mobili personali in azienda o connessi alle reti aziendali. Oltre alla questione della sicurezza l’aumentare del numero di terminali per dipendente corrisponde a una richiesta sempre maggiore di connettività.

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L’innovativo supporto 4G (seppur limitato), la migliore risoluzione dello schermo, capacità fotografiche ancor più all’avanguardia rendono l’ultimo iPad il nuovo oggetto del desiderio. L’immissione di questo nuovo prodotto, inoltre, aumenterà le vendite del dispositivo stesso ma contribuirà anche a incrementare l’intero mercato dei tablet. Una recente indagine di JP Morgan indica che i tablet raggiungeranno quota 99,3 milioni solo nel 2012: il dilemma per le aziende se consentire l’uso di questi dispositivi personali è ormai superato, la vera questione ora è come gestire questo enorme numero di device connessi alle reti enterprise.

“L’eco generato dall’annuncio del nuovo iPad avrà un effetto immediato sulle vendite dei tablet, sia per Apple che per i suoi competitor. Questi device sempre connessi hanno reso il concetto di “always on” una condizione da cui non si può più prescindere e stanno mettendo sotto forte pressioni le esistenti reti Wi-Fi, non solo perché – come nel caso dell’iPad la scelta della rete Wi-Fi è la più conveniente – ma anche perché ormai molti device come gli smarphone non sono collegabili via cavo” ha affermato Michele Paparella, Managing Director di Ruckus Wireless in Italia.

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Secondo gli ultimi dati di una ricerca di Accenture un dipendente su quattro usa app e device personali per migliorare il proprio lavoro. Questo comporta un sovraccarico delle reti, in particolare quelle wireless.

“Il concetto di ubiquitous connectivity è entrato a far parte della nostra quotidianità. Sia che ci troviamo in un bar, in un centro commerciale o in ufficio ci si aspetta di avere a disposizione una connessione Wi-Fi funzionante e affidabile. L’entrata in azienda poi, di tecnologie precedentemente considerate solo consumer – come per esempio l’iPad che in numerosi casi ha sostituito i PC – non fa che incrementare il bisogno di connettività per i dipendenti. Molte aziende, a oggi, non sono ancora pronte a far fronte a questa situazione con strumenti e soluzioni Wi-Fi adeguate. Stimiamo che entro la fine dell’anno, il dipendente tipo disporrà di tre dispositivi mobili e connessi. Questo porta le aziende a dover potenziare le loro infrastrutture con sistemi affidabili, sicuri e semplici da implementare” ha concluso Paparella.