Tecnologie …vietate ai minori…

Recenti statistiche elaborate da BusinessWeek, canale economico di Bloomberg, ci dicono che ogni secondo nel mondo poco più di 38mila persone guardino in rete contenuti pornografici, con relativo giro d’affari di circa tremila dollari

Una banale prova “casalinga” del fatto che il porno la fa da padrone nella rete possiamo eseguirla semplicemente noi stessi, digitando la parola sesso nel motore di ricerca google e ottenendo ben più di 64 milioni di risultati; certo non tutti legati alla pornografia, ma la gran parte sì. Potrebbe allora non stupirci del tutto quanto ci arriva da due professori della Victoria University di Wellington – nella lontana Nuova Zelandia – che predicono che in futuro nemmeno tanto lontano – ovvero all’incirca intorno al 2050 – quello che viene definito “il mestiere più vechio del mondo” verrà svolto solamente da robot artificiali.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Significherebbe che a quel punto la tecnologia diventerebbe padrona assoluta, nella mente e nel corpo, di quell’area così ambigua e oscura, ma così tremendamente umana, che è la pornografia e la prostituzione. I professori Ian Yeoman e Michelle Mars, in un articolo pubblicato con il titolo “Robot, Uomini e turismo sessuale”, spiegano questa teoria con il fatto che l’umanità si convincerà sempre di più dell’esigenza di eliminare le pericolose malattie che si trasmettono per via sessuale e che, grazie alle tecnologie sofisticate che permetteranno la costruzione di androidi sempre più simili agli umani e programmabili per qualsiasi “esigenza”, ciò avrà degli aspetti benefici anche da un punto di vista psicologico, perché attenuerebbe il senso di colpa che tale pratica induce: Insomma farlo con un robot non sarebbe (quasi) considerato tradimento del proprio partner.

Leggi anche:  Prassi di riferimento UNI, come progettare il cambiamento

La ciliegina sulla torta sarebbe anche di tipo economico, perché in tal modo sarebbe più facile il controllo delle autorità, che potrebbero gestire in modo efficace (e lucroso) l’intero servizio. Da un punto di vista meramente razionale tutto ciò potrebbe avere un senso, perché potrebbe aiutare a regolare una piaga, come quella della prostituzione, che sempre esisterà – a meno di non voler fare il classico struzzo che si immerge nella, ma allo stesso tempo mi viene da provare un brivido, come se stessimo lentamente e inesorabilmente andando verso un mondo molto più virtuale che reale, un mondo come quello previsto da “matrix” in cui l’umanità, nel bene e anche nel male, si riduce a un pugno di bit…a meno che in matrix non ci siamo già…chissà? Meditiamo, Gente, meditiamo…:-)

Tratto dall’editoriale della newsletter di DMO. Per iscriverti alla Newsletter registrati al portale cliccando qui

Se sei già registrato ma non ricevi la Newsletter, effettua il login, entra nel tuo profilo e seleziona l’opzione relativa alle Newsletter