Stress 2.0

Cos’è lo stress? Scientificamente è la sindrome di adattamento alle sollecitazioni, ovvero la reazione che ognuno di noi ha davanti alle difficoltà. In tale contesto spesso riteniamo che lo stress sia uno stato negativo, perché è sinonimo di incapacità – o come minimo di sforzo – nell’affrontare i molteplici problemi del nostro vivere quotidiano, anche se in dote “omeopatiche” è proprio lo stress che invece ci permette di fronteggiarle, ma tant’è, ormai nella vira moderna è come minimo retorico dire che siamo tutti stressati e che ciò spesso conduce a vere e proprie malattie di tipo somatico: dalla difficoltà di digestione, all’ipertensione, e finanche alla temuta depressione. Ecco, allora, che anche la tecnologia cerca di affrontare questo tema di grande attualità e una società americana – la Neumitra – sta cercando proprio ora fondi per sviluppare in produzione una sua idea, dopo averne realizzato un primo prototipo funzionante: un misuratore individuale di stress.

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In sintesi si tratterebbe di un dispositivo simile a un orologio da polso e dotato di opportuni sensori che misurano istantaneamente alcuni stati del nostro fisico che vengono inviati allo smartphone che, munito di opportuna app, è allora in grado di valutare il nostro valore di stress, avvisandoci al superamento di una certa soglia e proponendoci allora un breve riposo oppure altra attività amena, in modo da rientrare in breve in uno stato di benessere e riaffrontare con rinnovato piglio l’agone del mondo. Il tutto è cosa bellissima, ma mi domando cosa potremmo fare se venissimo avvertiti in un momento molto delicato, ad esempio davanti a un cliente importante nel momento culminante di una vendita, oppure mentre siamo davanti a un superiore in un discorso delicato. Avvisiamo educatamente e facciamo un pisolino o ascoltiamo una musica soave? Forse il nostro stress si ridurrebbe, ma temo che quello del nostro cliente o superiore, almeno nei nostri confronti, si alzerebbe invece esponenzialmente, o no? Così ci vorrà solo un attimo affinché il nostro “orologio antistress” ci avvisi che si sta nuovamente e precipitosamente rientrando in zona rossa.

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Forse sarebbe bene che fossimo allora tutti dotati di tali dispositivi, però connessi in rete in modo da valutare non solo il nostro livello di stress, ma, in particolare quello di chi ci sta dinnanzi. In ogni caso, ci ricorda Charles Darwin, le specie che resistono al tempo non sono quelle più intelligenti e nemmeno quelle più forti, ma quelle che resistono meglio al cambiamento, in altre parole allo stress…… Meditiamo, Gente, meditiamo…:-)

Tratto dall’editoriale della newsletter di DMO. Per iscriverti alla Newsletter registrati al portale cliccando qui

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