Vincenzo Zucchi Spa sceglie l’architettura Data Center di Cisco e NetApp

Il marchio storico del tessile italiano rilancia la sua vocazione internazionale grazie alla Converged Infrastructure “FlexPod” di Cisco e NetApp, ottenendo servizi più reattivi alle esigenze del business e riducendo i costi di gestione

Cisco è lieta di annunciare che Zucchi, uno dei brand italiani più noti a livello internazionale nella produzione di biancheria per la casa, ha adottato un’architettura Data Center basata su soluzioni Cisco e NetApp.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

In linea con una costante politica d’innovazione e per far fronte alle nuove necessità, il Gruppo si è reso protagonista di una revisione dell’architettura di rete e data center. Si tratta di esigenze all’ordine del giorno nelle nuove sfide che le aziende moderne devono cogliere in un mercato sempre più competitivo. In un processo di internalizzazione è importante avere alle proprie fondamenta sistemi e infrastrutture altamente flessibili in grado di seguire le imprese in tutte le fasi evolutive, consentendo riduzione dei costi operativi, economie di scala e diminuzione delle complessità gestionali.

In questo scenario emergono scelte come quelle di Zucchi: grazie a un’architettura Data Center basata su soluzioni Cisco e NetApp, l’azienda può ottenere maggiori prestazioni e una flessibilità senza confronti per fornire più velocemente servizi a supporto del business. A ciò si aggiunge un abbattimento dei costi di gestione che consente al management di concentrare le risorse finanziarie in investimenti volti a favorire lo sviluppo in altri mercati. “Dovevamo agire con la massima capacità reattiva e cercare allo stesso tempo di contenere i costi a causa del momento di flessione economica generale, che ha lambito anche la nostra attività”, sottolinea Maurizio Preatoni, CIO di Vincenzo Zucchi Spa. In questa importante fase di cambiamento, decisivo è stato l’apporto di Elmec, società partner Cisco specializzata in soluzioni integrate per la gestione di infrastrutture IT che ha supportato Zucchi in un progetto di successo sotto ogni punto di vista.

Leggi anche:  Almaviva acquisisce la brasiliana Magna con il contributo di SIMEST

Zucchi ha allestito un progetto per un arco temporale di cinque anni in modo da sfruttare tutta la scalabilità dell’investimento. L’architettura implementata comprende FlexPod Datacenter, una soluzione basata su tecnologia Cisco e NetApp per una combinazione di Unified Computing e virtualizzazione. FlexPod integra storage e networking in unico ambiente a elevata flessibilità, e consente ad aziende di ogni dimensione di utilizzare un’architettura Data Center di classe enterprise adattata su misura. Grazie a FlexPod le organizzazioni come Zucchi possono attivare servizi e utilizzare applicazioni business critical con la massima rapidità e flessibilità a costi ridotti di implementazione, gestione e consumo energetico. La base della soluzione FlexPod infatti comprende server Cisco Unified Computing System (UCS) e gli Switch Cisco Nexus, a cui si aggiungono i sistemi di storage unificato NetApp FAS. Un’architettura altamente scalabile che si adatta perfettamente a qualunque ambiente IT e mette a disposizione la migliore piattaforma di Data Center per ogni servizio a supporto del business.

Preatoni sostiene che i benefici della nuova infrastruttura si possono individuare innanzitutto nella rapidità di messa in funzione di nuovi servizi. “Per allestire un nuovo server o una nuova macchina virtuale su cui sviluppare un nuovo servizio eravamo costretti a fare richiesta al provider, con tempi di lavorazione che giungevano all’evasione della richiesta e alla conseguente attivazione del servizio in minimo due giorni lavorativi. Oggi è tutto pronto in un paio d’ore, con un risparmio di tempo di oltre il 95%”. Ma non è tutto. Il processo di definizione degli acquisti e della necessità di impiego dei vari materiali durava circa dieci ore, oggi meno di tre ore e mezza. “Prima veniva eseguito durante la notte interferendo con gli altri processi, oggi i tempi sono ridotti con un impatto sulla logistica che può ottimizzare la produttività per benefici a catena. Così come i tempi di uso della piattaforma di analisi dei dati, dalla decina di ore precedenti alle due attuali”.

Leggi anche:  Smeup arricchisce le proprie competenze con Cointa

Il monitoraggio dell’infrastruttura ora è a cura di Elmec, un rapporto che garantisce a Zucchi la continuità dei servizi. Il team IT di Zucchi ha invece al suo interno le competenze per gestire il Data Center e configurarne i servizi, per questo non sono sfuggiti i benefici in termini di scalabilità. La riduzione del numero di apparati genera anche un abbattimento dei costi energetici e, di conseguenza, un risparmio sui consumi e un occhio di riguardo per l’ambiente.

Sulla nuova architettura è stato migrato anche il server dedicato alla soluzione di ERP, con tempi di risposta notevolmente più rapidi tanto da consentire un downgrade dell’applicativo per un risparmio in costi di licenze senza confronti e con prestazioni migliori.

Avere alla base una piattaforma così flessibile consente a Zucchi di seguire tutte le evoluzioni del mercato con la massima elasticità. Rapidità di reazione a fronte di ogni necessità significa proprio questo.

La soddisfazione espressa da Zucchi sulla tecnologia Cisco e sulla forza consulenziale di Elmec conferma la validità dell’investimento, su misura delle esigenze dell’azienda e in grado di garantire una crescita senza limiti. La soluzione FlexPod è infatti in grado di migliorare la produttività anche nelle aziende di dimensioni medie e piccole, che possono adottare soluzioni di Data Center di tipo enterprise con la possibilità di implementare funzionalità e servizi gradualmente.