ECS abilitatori di innovazione


Capace di integrare la gestione tecnologica dell’infrastruttura informatica e dell’intero ciclo di vita degli asset It con quella amministrativa ed economica

 

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Nell’era della globalizzazione per continuare a operare in contesti sempre più complessi e competitivi è necessario disporre di infrastrutture tecnologiche flessibili e performanti in grado di evolvere in base alle esigenze di business: più facile a dirsi che a farsi, visto che l’informatica è un generatore di notevoli problemi. «La soluzione esiste – assicura Nicola Barbi, direttore delegato di ECS Italia (www.ecs-group.com) – ed è rappresentata dall’esternalizzazione globale degli asset It lungo l’intero arco del loro ciclo di vita». L’importante, naturalmente, è affidarsi a un partner tecnologico di comprovata serietà e affidabilità in grado di dare adeguate garanzie in termini di competenze tecniche, stabilità strutturale e, naturalmente, prossimità geografica; proprio i tre capisaldi su cui si basa, da oltre trent’anni, il successo di ECS, multinazionale che in Italia vanta numeri di tutto rispetto: 14 filiali sparse su tutto il territorio nazionale, 1.700 clienti fidelizzati, uno staff di 230 persone e un fatturato 2009 di circa 545 milioni di euro, con un utile prima delle imposte di 12,4 milioni e un patrimonio di riserva di 62 milioni, una solidità finanziaria che pochi possono vantare, soprattutto in un contesto economico turbolento come quello attuale.

«Oggi le aziende, soprattutto quelle di dimensioni medio-grandi, sono alla ricerca di fornitori globali, in grado di aiutarli a far diventare l’infrastruttura It una vera e propria leva strategica di business, al di là dei singoli prodotti e servizi negoziati – precisa Manlio Gramegna, direttore commerciale di ECS Italia -; la nostra strategia va proprio in questa direzione, perché le competenze di cui disponiamo ci consentono di posizionarci come abilitatori dell’innovazione a tutto tondo».  

 

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Essere vicini ai clienti

ECS dunque può essere annoverata tra i tre principali player di mercato nel mondo dei servizi informatici. «Il nostro capitale più importante è rappresentato dalle risorse umane – assicura Gramegna -; lavoriamo in un ambiente piacevole, dinamico e allo stesso tempo sfidante, che rende possibile raggiungere obiettivi ambiziosi. I nostri team, skillati su tutte le piattaforme – Wintel, iSeries, Unix, mainframe, storage, networking, mobility, security – forniscono competenze di alto livello nei servizi di locazione evolutiva e di infrastruttura centralizzata e distribuita e una visione globale in ambito tecnologico e gestionale. Naturalmente il valore del singolo può esprimersi al meglio solo all’interno di un’organizzazione strutturata razionalmente, ed è per questo che abbiamo segmentato il mercato in tre macro-aree, seguite da altrettante divisioni commerciali. Uno dei plus che i nostri clienti ci riconoscono è la flessibilità unita alla prossimità: i nostri clienti hanno sempre una persona di riferimento dedicata, ogni richiesta o esigenza viene gestita considerando le specificità del cliente. Caratteristica che non sempre è riscontrabile in molti altri “colossi” dell’Information technology. Abbiamo innanzitutto una forza vendita diretta che interagisce con i clienti “istituzionali”, per i quali il rapporto senza intermediari con i fornitori di tecnologia rappresenta un must irrinunciabile. Vi è poi la direzione Large Account, focalizzata su aziende di grandi dimensioni che possono contare migliaia di postazioni di lavoro: in organizzazioni così complesse gli attori coinvolti nel governo degli asset It sono molteplici e la conoscenza circa la gestione e l’organizzazione dell’infrastruttura informatica interna è spesso frammentaria. Il corretto posizionamento della nostra offerta, integrato a un processo di accounting dedicato, ci ha permesso di ottenere risultati importanti, come, per esempio, l’acquisizione di clienti del calibro di Aci, Inpdap e Gruppo Allianz, solo per citarne alcuni. La terza direzione commerciale, infine, denominata Business Partner, cura le relazioni con realtà che trovano complementari i nostri servizi. Si tratta di attori di varia natura (vendor come SAP, system integrator, Var, …) che capiscono il valore della nostra proposizione e decidono di integrarla nella loro offerta, dando vita a un circolo virtuoso vantaggioso per tutti».

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Un’offerta globale per l’It Governance

ECS è una società completamente indipendente dai produttori di hardware e di software in grado di prendere in carico la gestione di sistemi informativi sviluppati su qualunque piattaforma, dai grandi mainframe ai sistemi mid-range: la locazione è concepita in modo dinamico ed evolutivo tesa a garantire alle aziende la disponibilità di apparecchiature informatiche sempre in linea con le esigenze del business; asset management inteso come controllo e ottimizzazione del parco installato; servizi tecnologici – erogati anche in outsourcing totale o parziale – per assicurare la disponibilità dei sistemi, garantirne il funzionamento e la sicurezza.

«La locazione operativa, da cui tutto ha avuto inizio, si sta rivelando una scelta vincente per un numero crescente di aziende di tutte le dimensioni perché consente di evitare l’immobilizzo dei capitali aziendali, di ottimizzare il rinnovo tecnologico in base alle necessità e di pianificare gli investimenti It in maniera molto più flessibile – dice ancora Barbi -; oggi, però, i clienti vogliono di più e noi, grazie al know how maturato in oltre tre decenni di attività, siamo in grado di proporre soluzioni che prevedono una piena integrazione tra servizi di locazione informatica e servizi tecnologici attraverso un approccio consulenziale: server consolidation, virtualizzazione, business continuity e, a tendere, gestione degli asset in una logica di cloud computing, solo per citarne alcune».

Per consolidare il proprio posizionamento nell’ambito dei servizi It, ECS ha da tempo avviato anche una strategia di crescita per linee esterne che, nel 2008, l’ha portata ad acquisire il Remote Delivery Centre di EDS, un centro per l’erogazione di servizi di monitoraggio e amministrazione remota in ambiente iSeries-AS/400 per tutta l’Europa, il quale distribuisce soluzioni di business continuity a 167 centri di elaborazione in 35 Paesi, con 120mila utenti serviti. Un’iniziativa che ha consentito a ECS di potenziare e migliorare l’offerta di gestione remota dei server per i propri 12mila clienti attivi in Europa, il 20% dei quali utilizza proprio sistemi iSeries. È dello scorso maggio, inoltre, l’ufficializzazione dell’acquisizione della svizzera Ficorent, società indipendente specializzata nella locazione evolutiva degli asset It, un’operazione che ha rafforzato il posizionamento della società sul mercato della Confederazione Elvetica e ne ha riaffermato la leadership a livello europeo.

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La bolletta informatica è ormai una realtà

Sintetizzando, si può dire che ECS è in grado di gestire tutto il ciclo di vita degli asset It di una azienda, dalla progettazione e definizione dell’architettura di sistema alla business continuity fino ad arrivare alla dismissione e sostituzione degli apparati diventati obsoleti, servizi che possono essere erogati in modalità tradizionale o in outsourcing, totale o parziale. «L’importante – concludono Barbi e Gramegna – è consentire ai clienti di scegliere. Grazie a nuovi paradigmi tecnologici, quali la virtualizzazione e il cloud computing, oggi l’It può veramente essere considerata un’utility, alla stregua della luce o del gas. Un servizio erogato da un unico operatore che si fa carico di tutto il processo – approvvigionamento, manutenzione e gestione – emettendo periodicamente una fattura omnicomprensiva, che a noi piace chiamare “bolletta informatica”, la quale accorpa tutte le spese correlate alla fornitura. E si sa, quando un’azienda riduce il numero dei fornitori, diminuiscono anche le complessità e i costi, soprattutto quelli nascosti».