Fondazione CUOA. Al centro della formazione e dell’innovazione

Giovanni Polesello, CIO della Fondazione CUOADa oltre cinquanta anni, Fondazione CUOA forma la nuova classe manageriale e imprenditoriale. E’ la prima business school del Nordest, una tra le più importanti in Italia e si propone con percorsi di formazione in grado di rispondere alle nuove sfide professionali

 

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La Fondazione CUOA (Centro Universitario di Organizzazione Aziendale) è una scuola di management, che svolge attività di formazione e sviluppo della cultura imprenditoriale e decisionale: è oggi tra le prime business school in Italia. Il punto di forza del CUOA (www.cuoa.it) è l’attenzione costante al valore delle persone, al ruolo delle istituzioni nazionali e internazionali, alla dimensione etica di ogni azione economica, all’importanza del merito nella vita economica e sociale. Il CUOA è un “incubatore” d’idee, in cui sono anticipate le esigenze e orientate le tendenze, grazie a una costante attività di monitoraggio degli scenari e a un’attenta ricerca sui temi “hot” del management, grazie all’ascolto diretto di professionisti, manager e imprenditori, in una collaborazione stretta e continua. Ma quali sono le nuove sfide che i top manager devono affrontare? Abbiamo girato la domanda a Giovanni Polesello, chief information officer della Fondazione CUOA.

Data Manager: Qual è il contesto in cui opera il CUOA?

Giovanni Polesello: Il CUOA è un centro di eccellenza per lo sviluppo dell’imprenditorialità, uno dei tratti distintivi dell’economia del Nordest. Progetta e realizza iniziative formative, di approfondimento e di ricerca dedicate agli imprenditori, agli amministratori e ai soci d’imprese. Organizza seminari e percorsi formativi strutturati sulla gestione dell’impresa e dei processi d’internazionalizzazione. Sviluppa attività ad hoc su specifiche esigenze del cliente, a seguito delle quali è elaborato un progetto realizzabile sia in sedi esterne, sia nella sede del CUOA. Oggi, l’economia globale chiede alle imprese maggiore efficacia e competitività. In questo scenario, le tecnologie dell’informazione e della comunicazione sono essenziali come fattori abilitanti di qualsiasi strategia aziendale. Saper selezionare e utilizzare le soluzioni tecnologiche di successo diventa decisivo per lo sviluppo del business aziendale. È necessario coniugare strategia ed execution, business e tecnologia, favorendo una comunicazione efficace tra questi mondi, che troppo spesso parlano tra loro con linguaggi differenti. Fondazione CUOA si pone l’obiettivo di valorizzare l’ICT, quale fattore di sviluppo strategico e organizzativo delle imprese, attraverso iniziative specifiche come il Forum ICT e il corso ICT Management. Il Forum Ict (www.forumict.it) rappresenta un luogo fisico e virtuale di incontro, confronto, scambio di idee e di esperienze tra tutti i soggetti coinvolti nella diffusione, nello sviluppo e nell’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione per la crescita del sistema imprenditoriale. ICT Management invece è un corso di livello executive part-time per lo sviluppo delle competenze tecniche e manageriali.

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Come sono organizzati i sistemi informativi della Fondazione?

La Fondazione CUOA presenta complessità diverse rispetto a una tipica azienda di produzione o di servizi. Tutte le funzioni dell’azienda – compreso la divisione IT – lavorano al servizio del cliente finale, che nel nostro caso sono manager e professionisti, dando molta importanza all’aspetto social in tutte le sue declinazioni. L’ufficio sistemi informativi in questo periodo è composto di due unità interne e si avvale di consulenze esterne a supporto degli utenti, ma soprattutto, si fa promotore d’iniziative progettuali, che hanno come fattore comune l’innovazione e la sperimentazione delle migliori tecnologie sul mercato a servizio del mondo della formazione. Il CUOA è strutturato secondo logiche lean e questi principi sono applicati anche nell’ufficio sistemi informativi.

Quali sono i principali progetti realizzati e quelli futuri?

Ci sono molti progetti attivi. In particolare il CUOA si sta concentrando sul tema delle ICT, attraverso il Forum ICT, promuovendo convegni di approfondimento sui temi più importanti del settore. L’obiettivo è di rafforzare sempre più il ruolo del CUOA come punto di riferimento delle ICT del Nordest, sensibilizzando gli imprenditori e i manager a valorizzare il ruolo dell’IT all’interno delle aziende.

Un progetto importante – in fase di chiusura – è la migrazione al nuovo sistema ERP e CRM, con l’introduzione di moduli per la business intelligence. L’integrazione di questi sistemi è molto importante per il tipo di attività erogata dalla Fondazione, perché il CUOA vive sulle relazioni e i contatti che si sono sviluppati negli anni devono poter essere gestiti e analizzati su strutture solide e portabili. Entro la fine dell’estate andremo a rilasciare la nuova versione del sito istituzionale, secondo criteri più attuali e orientati al mondo social. Per il futuro, abbiamo in previsione lo sviluppo di una multipiattaforma web con la possibilità di offrire ai nostri clienti servizi multimediali di e-learning. Una sorta di “CUOA virtuale”, che dovrebbe accompagnare studenti e imprenditori nel percorso formativo e anche oltre. Un villaggio virtuale con aree riservate, pubbliche e on demand e totale integrazione con tutti i principali social networking per offrire opportunità di crescita, di formazione, ma anche di business a imprenditori, studenti e al CUOA stesso.

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Inoltre, partendo dal presupposto che l’informazione e la comunicazione saranno sempre più video-oriented, abbiamo pensato a un progetto di multimedialità, che prevede l’introduzione di un sistema audio video 2D e 3D con software per la gestione dei palinsesti all’interno della sede (una splendida villa del Settecento – ndr) e l’informatizzazione delle aule con sistemi di e-board, permettendo agli studenti di interagire con il docente utilizzando tablet e pc o di seguire le lezioni in video streaming.

Stiamo dedicando sempre maggiore attenzione al mondo social, tema molto sentito dalla direzione didattica della Fondazione, che vedrà la futura integrazione con il CRM per ottenere informazioni in tempi brevissimi.

Inoltre, partendo dal presupposto che l’arte – soprattutto in un momento di crisi – stimola le menti creative e l’Italia in questo momento ne ha molto bisogno, vorrei segnalare un progetto culturale che stiamo sviluppando e che tende la mano all’arte contemporanea, in particolar modo alla street art e a tutte quelle forme artistiche che utilizzano la tecnologia come strumento di espressione.

Il ruolo del CIO si è evoluto molto negli ultimi anni. Che cosa dobbiamo aspettarci per il futuro?

Siamo in una fase di cambiamenti e questo vale anche per i CIO. Dal mio punto di vista, il CIO sarà sempre più una figura in staff alla direzione aziendale. Questo perché il business è sempre più orientato a sistemi di e-business. I dati lo confermano. Sarà il CIO a proporre nuove strategie e – in qualche modo – a rendere partecipe il board dell’innovazione necessaria per incrementare il business.

Credo che l’era del CIO inteso solo come service sia terminata. I CIO devono diventare gestori di nuove idee e opportunità.

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Quali sono i trend tecnologici su cui puntare nel futuro prossimo?

Seguo con molta attenzione gli sviluppi delle nuove tecnologie. In realtà, dimensione consumer e dimensione business sono sempre più sovrapponibili. Questo fenomeno – a mio avviso – rende e renderà più facile l’approccio alle tecnologie in ambito aziendale, superando anche il gap generazionale.

La sfida sarà quella di ottenere informazioni in tempo reale e in qualsiasi momento.

Potrei citare come esempio l’introduzione dei Google Glass negli USA, una sorta d’integrazione uomo/macchina che sta già avendo sperimentazioni anche in ambito medico.

Queste tecnologie avranno un’esplosione nei prossimi anni non appena ci sarà un livellamento dei prezzi lato consumer. Mi aspetto quindi un utilizzo iperbolico delle immagini e dei video per cui sarà frequente vedere vetrine digitali, o strutture con digital signage per l’advertising, la promozione e l’informazione nei servizi pubblici come aereoporti, stazioni e così via.

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Giovanni Polesello STORY

Giovanni Polesello, CIO della Fondazione CUOA, ha un background di diciotto anni di attività nel mondo IT, come analista e responsabile dei sistemi informativi in aziende italiane e multinazionali straniere. In questi anni, ha portato a termine molti progetti: cambi di sistemi, start-up di un centro logistico, start-up di nuove fabbriche in Asia (Cina), start-up di sistemi di retail per oltre 300 negozi in Italia e la realizzazione di un data center. L’innovazione continua e il forte orientamento al problem-solving sono i suoi punti di forza principali, oltre al coordinamento delle risorse umane, la gestione e motivazione di team di lavoro finalizzati al conseguimento di progetti e obiettivi specifici. Negli anni, ha dedicato molta attenzione alla ricerca di nuove soluzioni tecnologiche con particolare attenzione al mercato Americano e Nord europeo.