Quando la lentezza non è un pregio


«I computer sono lenti, i consumi energetici elevati, nello studio c’è troppo rumore…». Si tratta di lamentele che un responsabile dei sistemi informativi è abituato a sentirsi ripetere ma che – nel caso dello studio LS Lexjus Sinacta – erano effettivamente fondate. La contemporanea presenza di trenta computer, infatti, non è ottimale in uno studio in cui le persone devono mantenere un elevato livello di concentrazione. Il problema principale, però, era dettato da un gestionale che – pur essendo uno dei più diffusi e apprezzati sul mercato – era gravato da successive aggiunte, colpevoli di rallentare ulteriormente l’intero sistema.

Emblematico, il fatto che un’elaborazione poteva richiedere anche 30 minuti, penalizzando il traffico dell’intera rete. La mancanza di sistema client/server e l’utilizzo di un database non ottimizzato, infine, influivano sull’efficienza.

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Alla luce delle evoluzioni tecnologiche, la scelta di un’architettura virtualizzata ha rappresentato, ovviamente, l’obiettivo da raggiungere, scegliendo le soluzioni più performanti e affidabili. I vantaggi della virtualizzazione sono ormai noti, ma per ottimizzare il tutto si rivela fondamentale l’esperienza nella scelta delle soluzioni architettoniche, così come dei prodotti adeguati. Per tale ragione, in primo luogo, è stato implementato un sistema NAS con dischi a stato solido a elevate prestazioni, il tutto in ambiente centralizzato. In questo modo, applicativi e dati sono accessibili ad altissima velocità, compensando così, eventuali carenze della piattaforma gestionale. Una simile scelta, ovviamente, ha reso possibile la sostituzione dei pc con thin client, eliminando il rumore e riducendo sensibilmente i consumi energetici. Basti pensare che, con gli UPS – precedentemente istallati – lo studio dispone, oggi, dell’energia sufficiente per lavorare quasi tre giorni. Non solo. Quando un utente si identifica può accedere solamente alle applicazioni e ai dati ai quali è abilitato, mentre eventuali aggiornamenti sono fatti direttamente sul server e, quindi, sono immediatamente disponibili a tutti gli utenti. Il risultato più eclatante di queste innovazioni riguarda la velocità di processo: un’elaborazione richiede, oggi, meno di un minuto – contro i trenta del passato – e senza influire sulle prestazioni dell’intero sistema.

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In una realtà in cui sono elaborati e conservati dati di tipo contabile e fiscale – però – la velocità non può essere l’unico parametro, ma è fondamentale garantire anche l’operatività e l’integrità di tutte le informazioni. Da qui, la scelta di ridondare in tempo reale tutti i dati su un secondo server – con le stesse caratteristiche del primo – in grado di subentrare, a fronte di qualunque guasto.

La scelta di utilizzare tecnologie innovative ha comportato, come comprensibile, anche un significativo investimento economico, dettato dalla volontà di disporre di soluzioni d’eccellenza. L’esperienza maturata negli anni – di contro – ha avuto un ruolo importante nell’identificare le soluzioni di sicurezza, bilanciando le esigenze economiche e quelle tecnologiche. Tutti i dati, infatti, sono duplicati su un server remoto, affidando a un software il compito di bilanciare le risorse per prevenire il rischio di interferire con le attività prioritarie. Inoltre, poiché si tratta di un backup di sicurezza – che teoricamente non dovrebbe mai entrare in funzione – abbiamo individuato un’apparecchiatura tradizionale e ampiamente collaudata, coniugando le esigenze di sicurezza e quelle di contenimento dei costi.

Nadir Milani, cio di 3 Ogres