Debutta Norton 2011


Uno show tra il serio e il faceto per mostrare quanto sia ancora sottovalutato il pericolo dei cyber criminali

Ma come è facile cadere nella rete! Ben il 65% degli utenti, nel mondo – e il 69% in Italia – dichiara infatti di aver subito una qualche forma di attacco online, per cui non stupisce che meno di un adulto su 10 si senta sicuro navigando in Internet. Sono alcuni dei dati che emergono dal “Norton Cybercrime Human Impact Report”, una ricerca commissionata da Symantec (www.symantec.it) e illustrata in occasione della presentazione dell’edizione 2011 della suite Norton (Norton Internet Security e Norton Antivirus 2011).

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

A commentare i dati è stata chiamata Geppi Cucciari, volto noto della televisione, che, con la sua verve, ha animato un vero e proprio Norton Show. Ma sono più vulnerabili gli uomini o le donne? Lo studio, che ha coinvolto oltre 7.000 persone in 14 Paesi, Italia inclusa, dice gli uomini. Per i cyber criminali, infatti, è più facile adescare un uomo piuttosto che una donna: attratti dal contenuto erotico di una e-mail o da promesse di facili guadagni gli uomini sono più propensi delle donne a condividere informazioni personali in rete. Se parliamo di shopping, però, il discorso cambia: in questo caso sono le donne, più degli uomini, a sottovalutare il rischio che comporta lasciare i dati della carta di credito su Internet. E la privacy? Anche se può sembrare strano, è emerso che “spettegolare” online piace più agli uomini che alle donne; quando si tratta di pubblicare foto di amici e conoscenti, anche se imbarazzanti, si scopre che il 29% degli uomini non si pone troppi problemi, mentre il 51% delle donne chiede il permesso prima di taggare i dati sui social network. In compenso l’incubo di essere screditati in rete accomuna uomini e donne, visto che il 45% degli intervistati pensa sia impossibile ripristinare completamente una reputazione una volta che sia stata compromessa. Forse è anche per questo che si preferisce mentire: ben il 41% del campione italiano, infatti, ha dichiarato di mentire in rete e il 29% di avere adottato una falsa identità. Si tratta di informazioni preziose, che servono a capire meglio la psicologia degli internauti al fine di fornire sistemi di protezione sempre più efficienti, visto che un attacco informatico costa in media 93 euro e richiede circa 36 giorni per essere estirpato completamente, almeno nel nostro Paese.

Leggi anche:  Twin transition, la doppia sfida delle PMI italiane

Altrove i dati possono essere un po’ diversi, ma la sostanza non cambia. Non cadere nella rete, però, è possibile. Innanzitutto bisogna seguire alcune semplici regole: assicurarsi che le password contengano sia lettere che numeri, modificandole di frequente; evitare di divulgare informazioni personali o finanziarie a meno che la richiesta non provenga da fonti note; diffidare delle pubblicità online; non consultare, aprire o lanciare in esecuzione allegati di posta elettronica di cui non si conosce la provenienza. E poi, naturalmente, dotarsi di una soluzione di security veramente efficace come la suite Norton, che, con l’edizione 2011, è diventata ancora più performante come testimonia, per esempio, il Norton Power Easer, un tool studiato per rilevare ed eliminare in maniera proattiva alcuni tipi di minacce emergenti particolarmente insidiose come i finti programmi antivirus e di scareware, reso disponibile gratuitamente.