“Back to the Future”, la Tagetik Conference 2012 coniuga cultura e tecnologia con 600 partecipanti provenienti da 30 Paesi
Una serie di film di successo, come sono stati quelli che hanno condiviso il titolo “Ritorno al futuro”, di Robert Zemeckis non poteva che essere un degno cappello a un evento che ha riunito circa 600 partecipanti nella suggestiva cerchia delle mura di Lucca. L’occasione era l’incontro annuale con partner e clienti organizzato da Tagetik (www.tagetik.com/it), azienda multinazionale attiva con successo nel mercato delle soluzioni software business performance management (BPM) per la gestione delle performance aziendali, che ha proprio a Lucca il quartier generale.
UN ANNO DI SUCCESSI
Dando il benvenuto ai partecipanti, che nel 2012 sono stati 600, provenienti da 30 Paesi di tutto il mondo, con una presenza estera superiore al 60%, il president & chief executive officer di Tagetik, Pierluigi Pierallini, ha messo qualche pietra miliare che ha segnato lo sviluppo di questa azienda a partire dal lancio del nuovo nome, derivante dalla mitologia etrusca, scelto quattro anni fa. «Quattro anni fa eravamo Gruppo Servizi – oggi – siamo Tagetik e tutti i cfo del mondo sanno chi è Tagetik. Questo è un grande risultato». Tra l’altro, l’espansione all’estero è proseguita a passo veloce, con l’apertura di uffici e filiali in varie parti del mondo e il potenziamento di quelli già esistenti. «Negli Stati Uniti, per esempio – conferma Manuel Vellutini, executive vice president, chief operating officer (coo) di Tagetik – stiamo raddoppiando il fatturato, anno su anno, e nel 2011 abbiamo raggiunto il break-even. Oggi, negli USA abbiamo 40 clienti e 30 addetti che lavorano per noi». Anche in altri Paesi, Tagetik ha fatto breccia, come in Germania, dove ha conquistato clienti del calibro di Henkel (presente attraverso il suo corporate director finance, tra gli speaker) e Metro, in Olanda e in Francia, con Sncf (le ferrovie francesi). «Tagetik ha una presenza in 50 Paesi di tutto il mondo – ha precisato Vellutini – con più di 25mila utenti». Il software Tagetik è stato scelto e implementato da aziende con oltre 15 miliardi di euro di fatturato e circa 50mila dipendenti, sconfiggendo concorrenti più blasonati.
DAL QUADRANTE MAGICO AL CIELO
Tra le altre conquiste da assegnare al management Tagetik c’è sicuramente quella di essere entrati (ed essere riusciti a restare, ormai da quattro anni) nel Quadrante Magico Gartner per le applicazioni corporate performance management (CPM), insieme a colossi del calibro di Oracle, IBM, SAP. Tagetik è stata collocata tra i “visionari” – cioè – quelle aziende che per completezza della vision e capacità di eseguire la propria strategia sono in grado di ottenere risultati particolarmente positivi. «Gli analisti confermano che Tagetik travasa cultura, attraverso il proprio software – ha commentato Pierallini. «Prendiamo la cultura dell’innovazione, la mettiamo nel software e la portiamo ai clienti. Questo è il vero valore della nostra azienda». Un’altra importante tappa nello sviluppo di Tagetik è stata la partnership con Microsoft, culminata nel 2011 nella vittoria del primo premio come migliore independent software vendor (ISV) dell’anno dell’azienda di Redmond. «Grazie a questa partnership, avremo un importante aiuto per entrare in nuovi mercati, come la Cina».
Anche riguardo alle nuove tecnologie Tagetik si sta muovendo con sicurezza, a partire dal cloud computing. Spiega, infatti, Vellutini: «Il cloud è un trend di mercato di cui non si può fare a meno. All’inizio era più una questione di moda, mentre negli ultimi due o tre mesi, abbiamo visto una domanda crescente, quindi spesso capita di fare una doppia offerta (tradizionale, on-premise e cloud, ndr) e oggi abbiamo diversi clienti sul cloud». Infine, Tagetik è integrato in modo naturale in Microsoft SharePoint, tanto che il cliente può usarlo senza nemmeno accorgersene. «Il nostro scopo è tornare a parlare di quello che interessa realmente alle aziende: i processi».
«Noi siamo come Tiramolla, il personaggio dei fumetti – conclude Pierallini – perché abbiamo i piedi ben piantati sul terreno, ma la testa è oltre le nuvole».
