Dopo la realizzazione del primo monitor cardiaco iniettabile, è stato approntato un dispositivo ottico per diagnosticare in soli 15 secondi la fibrillazione atriale, con l’ausilio di una telecamera e di un software dedicato, capace di leggere il volto dei soggetti a rischio
Il progetto e la sua realizzazione sono il frutto di anni di ricerca da parte di un team della University of Rochester School of Medicine and Dentistry, in collaborazione con Xerox.
L’idea nasce dall’osservazione sul paziente in fibrillazione atriale, di alcuni lievi segni specifici, legati all’alterazione della microcircolazione periferica dovuta alla disomogeneità del ritmo cardiaco.
Sono osservabili sui volti dei soggetti anche minuscole variazioni cromatiche, dovute ai cambiamenti irregolari del flusso sanguigno, non percepibili ad occhio nudo, ma individuabili grazie a comuni dispositivi ottici.
In questi casi, in cui si rilevino variazioni repentine di colore, si sospetta che il paziente soffra di aritmia.
Una diagnosi in 15 secondi
La tecnologia ottica messa a punto dai ricercatori americani, ha portato ad individuare eventuali alterazioni in un tempo medio di quindici secondi, con un margine di errore simile a quello ottenuto con l’impiego di un elettrocardiogramma dinamico, l’esame che finora si considera più affidabile per diagnosticare questa patologia.
La dimostrazione della validità di questo sistema arriva da uno studio pilota pubblicato online sulla rivista Heart Rhythm.
Lo strumento necessita tuttavia di ulteriori perfezionamenti, volti ad affinare il suo livello di attendibilità, grazie all’uso di lenti sempre più sofisticate in grado di trasformare quesot esame nel più avveneristico e preciso sistema per diagnosticare l’aritmia cardiaca.
