iCub: il robot badante nelle case italiane tra 2 anni

robot e lavoro

L’Istituto Italiano di Tecnologia è pronto a lanciare il suo robot badante sul mercato entro 2 anni. Le varie macchine saranno connesse al cloud per scambiarsi informazioni

Diversi istituti di ricerca in tutto il mondo stanno sviluppando robot da compagnia in grado supportare l’uomo nelle attività quotidiani. Anche in Italia sono state realizzate soluzioni di questo tipo. A Roma è in corso di sperimentazione Giraffplus, un sistema per l’assistenza agli anziani creato nell’ambito di un progetto europeo, e anche la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa (Robot-Era) e l’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova stanno testando delle macchine intelligenti ideate per lo stesso scopo. L’Iit, in particolare, è convinto di poter mettere sul mercato il suo robot iCub entro 2 anni.

I robot badanti del futuro: economici e connessi al cloud

Secondo Giorgio Metta, Direttore di iClub Facility dell’Istituto Italiano di Tecnologia, non manca molto al giorno in cui i robot badanti saranno la normalità nelle nostre case. Attualmente il costo per sostenere ed acquistare iCub è di 250mila ma l’obiettivo è realizzare soluzioni sempre più economiche al fine di rendere questa tecnologia disponibile ad una più larga fetta di pubblico. Dal punto di vista tecnico, il robot badante si evolverà per essere sempre più autonomo e soprattutto gestibile tramite smartphone. Inoltre, i vari robot saranno interconnessi tra loro nel cloud per scambiarsi informazioni. Un progetto simile, chiamato RoboEarth, è stato finanziato dall’Unione Europea.

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L’avvento dell’intelligenza artificiale, tanto temuta dal patron di Tesla Elon Musk e dallo scienziato Stephen Hawkings, si fa sempre più vicino.

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