Tecnologia indossabile per ciechi, in futuro vedranno grazie alla lingua

Tecnologia indossabile per ciechi, in futuro vedranno grazie alla lingua

Si chiama BrainPort v100 il dispositivo simile all’apparenza a un paio di occhiali, che consentirà ai ciechi di vedere grazie ad una simulazione visiva prodotta usando la lingua

Il dispositivo, prodotto dall’azienda americana Wicab sfruttando le potenzialità della cosiddetta “weareable technology”, consente agli ipovedenti una visione simulata, generata da stimoli sensoriali che partono dalla lingua dei soggetti che lo utilizzano. Si tratta di un paio di occhiali dotati videocamera e di un sensore intraorale che traduce le immagini visualizzate dai sensori in stimoli elettrici che sollecitano la lingua, trasmettendo a chi li indossa delle sensazioni specifiche, interpretate in modo univoco un po’ come per il linguaggio Braille. Di recente anche la startup italiana Horus Technology ha creato un sistema di assistenza vocale che descrive a ciechi e ipovedenti l’ambiente che li circonda ed è nata persino un’app chiamata “Be My Eyes”, sviluppata da un team danese per supportare nelle attività quotidiane i non vedenti.

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Dalla lingua alla visione del mondo

BrainPort v100 produce una serie di codici tattili quando nel campo visivo entrano immagini, permettendo agli ipovedenti di associare la sensazione prodotta sulla loro lingua alla presenza di determinati oggetti. Solo grazie a questa traduzione di sensazioni sarà possibile capire se di fronte si ha una persona, un cane, un’auto o un semaforo.

Approvato dalla Food and Drug Administration (Fda), il dispositivo potrà essere commercializzato ora, dopo una lunga serie di test su pazienti totalmente ciechi, che sono stati in grado di riconoscere gli oggetti mostrati loro con una percentuale di successo pari al 69%.
Grazie a questi occhiali hi-tech i ciechi potranno acquisire una maggior indipendenza, potendo interpretare correttamente l’ambiente che li circonda.

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