Le nuove soluzioni di HP per la produttività aziendale

L'AI rimodellerà il panorama italiano della cybersecurity nel 2024

Intervista a Giampiero Savorelli, PC Category Director di HP Italy che ci racconta il futuro del mobile computing in ambito professionale

 

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Le nuove tecnologie e i componenti introdotti dai più grandi produttori hi-tech hanno permesso ai brand principali di rinnovare forme e contenuti dei loro dispositivi. Tra questi c’è anche HP che ha presentato di recente il refresh di nuove gamme, rivolte sia al mondo consumer che business. Le novità più interessanti arrivano dal comparto PC, desktop e notebook, che godono delle principali innovazioni hardware e software. HP ha lanciato anche nuove stampanti LaserJet, che offrono maggiori protezioni con funzioni di auto ripristino di livelli della sicurezza a partire dal BIOS.

Per capire in che modo HP abbracci il futuro del computing, abbiamo fatto due chiacchiere con Giampiero Savorelli, PC Category Director di HP Italy. «Il 2015 per i PC è stato un anno strano, positivo e negativo allo stesso tempo. Positivo perché, nonostante un’evidente crisi del settore, abbiamo avvertito una certa crescita nel comparto B2B nel segmento di mercato definito mobility (tablet e 2-in-1), ancora piccolo rispetto a quello dei PC ma che raddoppia trimestre su trimestre. La causa è anche un po’ la flessione delle vendite di desktop PC, seppur rinnovati in design e funzioni grazie all’arrivo di Windows 10».

I convertibili

Secondo quanto espresso da HP, le soddisfazioni maggiori arrivano dai cosiddetti detachable, nel cui settore l’azienda è leader. «È un trend reale quello che vede le grandi compagnie migrare dai notebook classici ai 2-in-1, con un aumento della domanda di innovazione in tale categoria e conseguente offerta ampliata di prodotti. E da gennaio lanceremo device che rinnovano la gamma, tra cui un modello costruito per essere leggero e potente allo stesso tempo e una nuova flotta di tablet».

Leggi anche:  Da Brother una nuova gamma di soluzioni

Il nuovo EliteBook

Gli obiettivi di HP sono molteplici; non solo computer e tavolette per la massa o il mondo enterprise ma anche oggetti più “spinti”, posizionati nella fascia altissima di mercato. «Nel 2016 vogliamo ottenere quote rilevanti nella fetta considerata premium – prosegue Savorelli – che comprende dispositivi oltre i 900 euro. Nonostante una certa dominanza, abbiamo notevoli spazi di miglioramento che sfrutteremo sia con attività specifiche che con l’introduzione di nuovi modelli, a partire da novembre, dotati dei recenti processori Intel Skylake. Ad esempio l’EliteBook 705 G3, con tecnologia AMD A12, che integra per la prima volta su un notebook dedicato al business una porta USB di Tipo-C. Ma non solo: l’EliteBook 705 arriva con una serie di standard militari per la protezione dei dati e delle informazioni personali, sia da attacchi hacker che problemi software interni». La serie HP EliteBook 705 G3 AMD-based è disponibile a prezzi che partono da 599 euro.

Il time to market

Un vantaggio strutturale sfruttato da HP è quello di proporre soluzioni che integrano, poco tempo dopo il lancio, le nuove componenti rese disponibili dai fornitori, come i processori Skylake.

«Il time-to-market per noi è primario. Accogliamo subito le tecnologie più recenti perché crediamo che gli utenti non debbano aspettare per utilizzare le ultime innovazioni. Riusciamo a farlo tenendo i costi bassi e le performance elevate, due paradigmi che i clienti business considerano fondamentali».

Il design, la sicurezza, la collaborazione

Sono tre i punti cardine del rinnovamento introdotto da HP nel settore computer. «Puntiamo su un nuovo approccio che faccia della leggerezza e velocità delle caratteristiche fondamentali per alcuni device, come gli EliteBook e i nuovi all-in-one, che oggi si rivolgono a un pubblico più vasto ed esigente» – ci dice Savorelli. «Il tutto senza escludere opzioni di sicurezza avanzate come HP Sure Start, la prima protezione a livello di BIOS con funzione di auto ripristino, disponibile per tutto il nuovo portfolio Elite, compresi i desktop e gli AiO».

Leggi anche:  Schneider Electric presenta APC Smart-UPS Ultra

L’ultimo elemento è la collaborazione: «Si tratta di un tema molto sentito all’estero ma che cresce di importanza anche in Italia. Conference call e riunioni virtuali sono esigenze concrete a cui i nostri prodotti danno seguito con una serie di implementazioni tali da restituire la migliore esperienza di connettività possibile». A tal riguardo citiamo il nuovo HP Collaboration PC G2 con Intel Unite Software che permette di effettuare meeting via Skype veloci e intuitivi con audio-conferenze e condivisione di documenti».

I nuovi tower

Altra novità sono i desktop compatti: «I desktop Mini rispondono alle esigenze di produttività aziendale, riducendo gli spazi occupati da un tower ma senza sacrificare le performance – conclude Savorelli –. Abbiamo lavorato su come ottimizzare l’ecosistema per ottenere le massime performance, con processori Intel Core o APU AMD di sesta generazione. La memoria DDR4, standard per i desktop Intel-based, garantisce una maggiore efficienza energetica e prestazioni migliori. EliteDesk 800 Desktop Mini offre inoltre un’ulteriore flessibilità grazie a una CPU 65W Intel-based per applicazioni che richiedono una potenza di elaborazione più elevata di quella di un desktop tradizionale». EliteDesk 705 Desktop Mini AMD-based sarà disponibile da novembre a partire da 399 euro; la serie HP EliteDesk 800 Intel-based parte da 630 euro.